Questo regime alimentare - molto diffuso tra gli sportivi, in particolare fra quanti praticano bodybuilding - è davvero efficace per perdere i chili in eccesso o per mantenere il peso forma? Lo abbiamo chiesto a Rosalba Giacco e a Beatrice De Giulio dell’Istituto di scienze dell’alimentazione del Cnr
Salute
Per capire meglio in cosa consistono e cosa determinano le Inversioni cromosomiche, provocate dalla rottura del cromosoma in due punti e dal reinserimento invertito del segmento del Dna compreso tra le due fratture, abbiamo interpellato Matilde Valeria Ursini e Francesca Fusco, ricercatrici dell'Istituto di genetica e biofisica "Adriano Buzzati Traverso" del Cnr
Olivier Sibony, in “Stai per commettere un terribile errore”, edito da Raffaello Cortina, analizza i “bias inconsci” con l’approccio del nudging. Ma in cosa consiste? In sostanza, nel diventare l’architetto dei propri processi decisionali. I dirigenti dovrebbero assumersi la responsabilità della decisione finale, ma anche orchestrare un processo in team, combinando umiltà personale e determinazione professionale. Come nell’episodio delle sirene…
Dai primi modelli proposti da Jenner e Pasteur, questi strumenti di prevenzione medica si sono molto evoluti, arrivando a una sorta di rivoluzione con la "reverse vaccinology", basata non sull'isolamento e la coltura dell'agente patogeno ma sul suo studio a partire dalla sequenza genica. Di questo e di altre importanti ricadute della "scienza inversa dei vaccini", parla il direttore dell'Istituto di farmacologia traslazionale del Cnr
È su questo principio che si basa il progetto realizzato dal medico Antonio Maglio, che lo porta a dare vita a Roma, nel 1960, alla prima Paralimpiade. La vicenda è narrata nella fiction tv “A muso duro”, visibile su RaiPlay
Vivere a lungo è un obiettivo importante, che molte persone riescono a raggiungere nel nostro Paese, dove i centenari sono infatti numerosi. Ma altrettanto importante è condurre la vecchiaia in buona salute, una condizione che invece in Italia non è altrettanto diffusa. Con Michela Matteoli, direttore dell’Istituto di neuroscienze del Cnr, vediamo quali sono i fattori che contribuiscono a danneggiare il nostro benessere e cosa fare per contrastarli
Vasco Rossi la voleva spericolata, la maggior parte di noi invece libera dalle patologie che affliggono l'esistenza umana. Alla scienza e alla medicina chiediamo cure sempre risolutive e immediate, dimenticando che ammalarsi fa parte della nostra evoluzione e che la ricerca ha bisogno di tempo, finanziamenti e di poter esprimere incertezze. Ne parliamo con Andrea Grignolio ricercatore del Centro Interdipartimentale per l’Etica e l’Integrità nella Ricerca (CID-Ethics) del Cnr e divulgatore scientifico
Barbara Gallavotti è una delle figure più note della divulgazione italiana. In “Confini invisibili” propone una disamina storica scientifica del mondo dei microbi di cui ci interessavamo poco, fino alla pandemia, e che invece si contano in “mille miliardi di specie. Tanto per dare un’idea, gli insetti potrebbero essere 10 milioni di specie, i pesci meno di 35.000 e i mammiferi meno di 7.000”
Margherita Rimi ne “Il popolo dei bambini” (Marietti) parla di una “civiltà dell’infanzia” che va compresa facendo leva anche sugli studi recenti di epigenetica, sulle ricerche nel campo della neuroscienza e sulla scoperta dei neuroni specchio
Ettore Ruberti ne “L’evoluzione dell’evoluzionismo” (Lillit Books) parte da Charles Darwin per ricordar l’apertura di nuovi filoni di ricerca come l’epigenetica e l’insegnamento che la vita ha avuto un’unica origine, dunque l’evoluzione è un fatto oggettivo, che non significa necessariamente miglioramento. Ma la suddivisione dei viventi è ancora uno degli argomenti più delicati e controversi, grazie soprattutto al progresso delle conoscenze biologiche che ha consentito di identificare centinaia di migliaia di nuove specie
Ad appartenere a questo gruppo sanguigno, che ancora non si sa come sia comparso sulla Terra, è solo il 15% della popolazione mondiale. Ha un ruolo importante quando occorre effettuare una trasfusione perché è compatibile con tutti i tipi di sangue. Giuseppe Sconocchia dell’Istituto di farmacologia traslazionale del Cnr di Roma ne illustra le caratteristiche
Dallo sviluppo al “less is more”, dall'aumento al low profile, dal progresso al piccolo è bello, dalla crescita alla decrescita felice. Spesso ci troviamo a ragionare di sobrietà, parsimonia, risparmio. L’attualità del tema è evidente, per un complesso coacervo di ragioni naturali e geopolitiche: crollo vendite delle auto, salvaguardia dell'ambiente, diete salutistiche, carenza idrica ed energetica, gelo demografico. In questo Almanacco della Scienza analizziamo alcune declinazioni di questa articolata realtà, senza trarre giudizi assoluti
La ricerca condotta dall’Associazione italiana di chimica tessile e coloristica sulle mascherine anticovid ha evidenziato come la probabilità di infezione cambia in modo non lineare con la quantità di materia respiratoria cui è esposta una persona. Tra i vari aspetti analizzati l’efficacia nella limitazione della trasmissione del virus, lo smaltimento e la sostenibilità ambientale
“Il mondo nuovo: la ricerca nell’anno della pandemia” di Cnr edizioni contiene una serie di articoli che, partendo da dati scientifici attuali e aggiornati, spaziano sul tema relativo all’impatto del Covid-19 sulle attività di ricerca, con una particolare attenzione al Consiglio nazionale delle ricerche
In "Brevettare la salute?" (Il Mulino), Silvio Garattini, farmacologo e fondatore dell’Istituto di ricerche farmaceutiche-Irccs Mario Negri, riflette su uno dei temi più importanti degli ultimi tempi: la salute come diritto di tutti
I rischi dell'eccessiva esposizione al sole sono noti, così come le adeguate precauzioni. Ma il rischio di melanoma è molto serio ed è meglio ribadire le avvertenze. Ce le ricorda Giorgio Iervasi
"A tu per tu con la scienza" (Luigi Pellegrini Editore) di Francesco Kostner, giornalista e responsabile comunicazione dell'Università della Calabria, è una raccolta di incontri con scienziate e scienziati noti al grande pubblico. Ne scopriamo dettagli inediti, ma anche gli orizzonti, i valori, l'impegno in altre sfere della vita. Per l'Almanacco abbiamo scelto uno stralcio di intervista all'astrofisica fiorentina, una delle ricercatrici italiane più amate
Dell’argomento si parla nel volume “Pandemia e pandemie da salto di specie. Emergenza o convivenza?”, a cura di Gaetano Penocchio, presidente della Federazione nazionale Ordini veterinari italiani (Fnovi), con Carmelo Lentino e Roberto Messina. Il libro propone una serie di contributi e interviste, tra cui quella di Mario Tozzi divulgatore e geologo del Cnr, che riportiamo per cortese concessione dell'editore Academ
L’Istituto di biologia e biotecnologia agraria del Cnr cura progetti di ricerca finalizzati alla conservazione delle risorse genetiche di razze autoctone, con capacità di adattamento maggiori rispetto a quelle selezionate. La ricercatrice Flavia Pizzi spiega come questo aiuti anche a risolvere il problema della sofferenza negli allevamenti super intensivi
Allo stato attuale, la sperimentazione in vivo per lo sviluppo di cure, farmaci e vaccini non può essere completamente sostituita da metodi alternativi. Ma è regolamentata da leggi e normative che garantiscono un bilanciamento tra i diritti degli animali e quello alla cura dei pazienti, seguendo i principi delle 3R: replace, reduce, refine
C’è chi abusa nel consumo di questi cibi, ma anche chi li ha banditi dalla propria tavola ritenendoli insani. Con Roberto Volpe, medico dell’Unità prevenzione e protezione del Cnr, facciamo il punto della situazione, illustrando i pro e i contro derivanti dall’assunzione di questi alimenti
Oltre al Sars-CoV-2, destano preoccupazione anche altri virus di provenienza animale, come la peste suina e il vaiolo delle scimmie: il virologo e direttore dell’Istituto di genetica molecolare del Cnr Giovanni Maga ci aiuta a capire se e quanto dobbiamo temerli
Al monitoraggio degli inquinanti negli spazi interni dei velivoli e della risposta dell’organismo alla loro esposizione è dedicato uno dei progetti condotti dal Cnr all’interno della navetta Virgin Galactic SpaceShip-2 durante la prossima missione Virtute 1. Ne abbiamo parlato con la responsabile, Francesca Costabile dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Cnr
Esiste una forma di “cefalea spaziale” che sta preoccupando la Nasa, dato che ha colpito circa metà dei suoi astronauti. Si chiama Sans, acronimo di Spaceflight-associated neuro-ocular syndrome, e sarebbe provocata da problemi di circolazione venosa a livello cerebrale. Può causare anche gravi danni a livello visivo. Studiarla può aiutare a comprendere meglio la cefalea terrestre? Lo abbiamo chiesto ad Antonio Cerasa, neuroscienziato dell’Istituto per la ricerca e l’innovazione biomedica del Cnr