Editoriale: Immateriale

Un Almanacco della Scienza immateriale

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di U. S.

Nel nostro magazine,  esaminiamo alcune caratteristiche della realtà virtuale e digitale, ormai estremamente diffusa nella nostra vita, grazie all’aiuto delle ricercatrici e dei ricercatori del Cnr

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Negli ultimi anni, lo sviluppo e l’affermazione della tecnologia hanno rivoluzionato la nostra esistenza, dando vita a un Pianeta digitalizzato, connesso in modo pervasivo in tutti gli ambiti, dalla vita privata a quella lavorativa e pubblica. Ma un mondo digitale e virtuale è anche immateriale? Partendo da questo spunto, nel numero dell’Almanacco della Scienza on line da oggi abbiamo chiesto supporto alle ricercatrici e ai ricercatori del Cnr.

Nel Focus Nicola Andriolli dell’Istituto di elettronica e di ingegneria delle informazioni e delle telecomunicazioni illustra caratteristiche e funzionamento dei Data center, le strutture fisiche necessarie per il funzionamento di Internet; Marco Manca dell’Istituto di scienze e tecnologie dell’informazione parla del supporto fornito dagli assistenti vocali ai bambini affetti da autismo; Andrea Macchi dell’Istituto nazionale di ottica spiega invece come le asimmetrie tra materia e antimateria abbiano consentito la nascita dell’Universo.

Antonio Cerasa, neuroscienziato dell’Istituto per la ricerca e l’innovazione biomedica, ricorda alcuni recenti studi scientifici che confermano come non sia tanto il denaro quanto elementi non materiali a darci la felicità; Marco Ferrazzoli, esperto di infodemia, esamina i meccanismi della comunicazione ai tempi di Internet; a parlare delle forme di arte digitale - in particolare degli Nft, Non Fungible Token - è Sandra Fiore, esperta di storia dell’arte dell’Ufficio stampa.

Il tema torna nel Faccia a faccia, con l’intervista alla scrittrice e sceneggiatrice Debora Scalzo, che esordisce alla regia con un film dedicato alla memoria del giudice Paolo Borsellino; in Salute a tavola, in cui si parla della pizza napoletana, divenuta patrimonio immateriale dell’Unesco; nei Sonetti matematici, dove Alessandro Moriconi dell’Istituto di ingegneria del mare sottolinea come l’astrattezza della matematica sia solo apparente.

Nelle Recensioni vediamo, tra gli altri, i volumi “Che cosa sono le digital humanities” (Carocci), “Dieci cose che ho imparato” (Mondadori), “Il giro del mondo nell’Antropocene” (Raffaello Cortina); “The Bisaccia Iacp” (Blurb Edizioni).

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