
Nel 1983 Woody Allen dirige sé stesso nel film "Zelig", nel quale interpreta un uomo che mostra un adattamento spasmodico all’ambiente circostante, al punto da mutare il proprio aspetto fisico e psichico per somigliare ai suoi interlocutori. Antonio Cerasa, neuroscienziato dell’Istituto per la ricerca e l’innovazione biomedica del Cnr, racconta come questo personaggio rappresenti una sorta di iperbole patologica della condizione umana