Focus: Freddo

Le tante cause dell’ipersensibilità al freddo

Persona freddolosa
di Naomi Di Roberto

La sensazione di freddo costante è una situazione molto frequente in inverno ma che, in alcune persone particolarmente predisposte, si presenta anche durante le stagioni più calde. In realtà, questa condizione è frequente e può essere un sintomo di diverse patologie: dalle disfunzioni della tiroide ai problemi circolatori, dalla malnutrizione all’insufficienza renale. Ma può dipendere anche da disturbi particolari come la Sindrome di Raynaud. Abbiamo approfondito questi argomenti con Roberto Volpe, medico dell’Unità di prevenzione e protezione del Cnr

Pubblicato il

A differenza di quanto si potrebbe pensare, l’ipersensibilità al freddo è una condizione molto comune. Si manifesta, solitamente, con una sensazione di freddo costante ingiustificata e, spesso, a questo stato molto fastidioso si aggiungono anche altri sintomi quali mal di testa, stanchezza, pallore, dolori muscolari. In generale, di pari passo con l’invecchiamento la temperatura corporea tende a scendere, ciò avviene perché con l'avanzare dell’età il metabolismo rallenta, per cui produciamo meno calore. “La normale temperatura corporea oscilla tra i 35,2 e i 36,9 °C. Essa viene regolata dal centro termoregolatore dell’organismo, l’ipotalamo, che funge da vero e proprio termostato attraverso una misurazione diretta della temperatura del sangue che lo irrora e tramite recettori situati sulla cute”, spiega Roberto Volpe, dell’Unità di prevenzione e protezione (Upp) del Cnr di Roma. “In caso di caldo, i capillari del derma si dilatano e, di conseguenza, il sangue affluisce in maggior quantità alla superficie cutanea e, attraverso l’epidermide, lo strato più superficiale della cute, l’organismo libera calore nell’aria per conduzione, convezione e irraggiamento. Al contrario, in caso di freddo, abbiamo una vasocostrizione periferica, in modo che il sangue, e con esso il calore, venga dirottato verso le zone centrali del corpo”. 

Persona freddolosa

Alcune persone, però, indipendentemente dall’età che hanno, soffrono molto di più il freddo rispetto ad altre. Questa condizione spesso può essere connessa a diverse patologie.  “Le cause sono diverse. La sensazione di freddo compare, ad esempio, in caso di: convalescenza dopo malattie infettive; disidratazione dovuta a vomito o diarrea profusi; anemie causate da carenza di ferro o di vitamina B12, in cui la riduzione dei globuli rossi fa trasportare meno ossigeno nel sangue; ipotensione arteriosa; malattie dei vasi periferici (in questo caso la sensazione di freddo è alle mani e ai piedi) dovute a fattori di rischio cardiovascolari quali il diabete o il fumo di sigaretta; ipotiroidismo con rallentamento del metabolismo e, quindi, della produzione di calore da parte dell’organismo. Ma anche l’abuso di alcool con conseguente vasodilatazione e perdita di calore, o farmaci come i beta-bloccanti, possono causare abbassamento della temperatura corporea e sensazione di freddo”; chiarisce il ricercatore. Un caso particolare è quello della Sindrome Raynaud, caratterizzata da un eccessivo raffreddamento e pallore di alcune zone periferiche del corpo (dita, punta del naso, orecchie) con formicolii o, anche, dolori. “Questo è dovuto a un’eccessiva vasocostrizione o a vasospasmi, con ridotto flusso sanguigno nelle zone periferiche del nostro organismo. Esso è provocato, in soggetti predisposti o, talvolta, in soggetti con malattie del tessuto connettivo quali la sclerodermia, a stimoli quali improvvise basse temperature o stress emotivi”, aggiunge Volpe. “E a proposito di predisposizione, lo sono i soggetti che fumano o che lavorano al freddo o con strumenti vibranti come trapani, martelli pneumatici oppure che hanno subito traumi alle mani o che assumono alcuni farmaci, come i beta bloccanti. Tale fenomeno può essere prevenuto proteggendosi dal freddo utilizzando guanti anche, ad esempio, per la sola apertura del frigorifero o per uscire nelle giornate fredde. Inoltre, nei casi più gravi, possono essere utilizzati farmaci vasodilatatori”.
Per contrastare l’ipersensibilità al freddo è importante individuarne le cause, ci sono però delle accortezze e alcune buone abitudini da tenere in considerazione per migliorare la termoregolazione corporea. “Se si è esposti al freddo, è bene vestirsi a strati per regolarsi in base alla temperatura, al fine di non abbassare troppo la temperatura corporea. Inoltre, è molto utile attivare i muscoli, facendo attività fisica al fine di produrre calore. Ma è utile anche bere latte, cioccolata o tè caldi, minestre o zuppe calde, alimenti che, oltre a riscaldare, forniscono energia all’organismo” conclude il ricercatore.

Fonte: Roberto Volpe, Unità prevenzione e protezione, roberto.volpe@cnr.it

Tematiche