La tecnologia caratterizza l’attuale società, ma anche il settore economico e i rapporti interpersonali. E ha provocato enormi cambiamenti nella nostra esistenza, come evidenzia Marco Valisa, dirigente di ricerca dell’Istituto per la scienza e tecnologia dei plasmi del Cnr, che esamina come le visioni fantascientifiche del passato si siano trasformate nella realtà contemporanea
Focus
L’aspettativa di vita è cresciuta e sono più numerose anche le persone che arrivano a 100 anni o che li superano. Per capire il segreto della longevità abbiamo parlato con Marco Severgnini, ricercatore dell’Istituto di tecnologie biomediche del Cnr
Dal telefono cellulare ai veicoli elettrici, le batterie agli ioni di litio “muovono” il mondo. Il loro sviluppo è stato un passaggio fondamentale verso l’elettrificazione e il progressivo abbandono dei combustibili fossili, ma comporta un costo non trascurabile in termini di impatto ambientale sia per la produzione che per lo smaltimento. Con Concetta Busacca dell’Istituto di tecnologie avanzate per l'energia "Nicola Giordano" esaminiamo un’alternativa ad esse: le batterie agli ioni di sodio
Stem, acronimo che sta per Science, Technology, Engineering e Mathematics, è sempre più usato nel contesto dell’istruzione e del lavoro, per superare gli stereotipi della società secondo i quali i ragazzi sono più portati delle ragazze per le materie tecnico-scientifiche. Ne parliamo con Rosaria Anna Puglisi dell’Istituto per la microelettronica e microsistemi del Cnr, coordinatrice di “Stem-Women in Science”, progetto dell’Ente a favore del rispetto delle pari opportunità e contro i pregiudizi di genere
Negli ultimi anni, nel settore dell’istruzione scolastica e nell’editoria didattica sono stati fatti grandi passi avanti nel contrasto del gap di genere. Tuttavia, un’indagine condotta recentemente dall’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali (Irpps) del Cnr nelle scuole primarie rivela la presenza di un’elevatissima adesione all’idea che esistano ruoli sociali dedicati a uomini e a donne. La decostruzione di questi condizionamenti può partire dalla scuola e dalla formazione specifica del corpo docente, sostiene il responsabile dell’indagine, Antonio Tintori del Cnr-Irpps, con cui abbiamo parlato
Il progetto rileva la diffusione in Italia di vissuti legati a episodi di violenza sulle donne di età compresa tra i 18 e gli 84 anni. Ce ne parla Sabrina Molinaro dell’Istituto di fisiologia clinica del Cnr che ha condotto la ricerca
Al giorno d’oggi viviamo in una società in cui ancora persiste la disparità di genere, anche nella sfera scientifica. Il Piano per l'uguaglianza di genere nasce proprio per promuovere equità e inclusione anche in questo ambito. Di questo e dei suoi effetti abbiamo parlato con Maria Cristina Antonucci, ricercatrice dell’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Cnr
Le diversità che caratterizzano uomini e donne a livello fisiologico, oltre a differenziare esteriormente i due sessi, comportano difformità anche a livello biologico, con conseguenze che si manifestano ad esempio nella reazione a sostanze tossiche come il fumo delle sigarette, ma anche nella risposta alle terapie farmacologiche, come spiega Vito Michele Fazio, direttore dell’Istituto di farmacologia traslazionale
Questa campagna mostra i volti delle donne del Cnr attraverso autoscatti che ritraggono ricercatrici, tecniche e tecnologhe, ma anche tesiste e dottorande nella loro postazione lavorativa. Le foto, corredate da una breve descrizione delle attività svolte e degli interessi, ha contribuito a normalizzare la percezione del ruolo centrale delle donne nel mondo della ricerca. Ce ne parlano Michela Tassistro e Laura Polito dell’Istituto di scienze e tecnologie chimiche “Giulio Natta"
La prima donna laureata nella storia è un’italiana. Si tratta della patrizia veneziana Elena Lucrezia Cornaro Piscopia (1646-1684), che conseguì a Padova la laurea in Filosofia nel 1678, alla quale seguì 66 anni dopo, nel 1732, la fisica “newtoniana” Laura Bassi, la prima dottorata in Europa e la prima a ottenere una cattedra universitaria. Ce ne parla Luciana Taddei dell’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Cnr
Lo scorso dicembre la nave oceanografica Gaia Blu del Cnr ha portato a termine la sua prima campagna scientifica nel Mar Ionio, per esplorare le profondità marine e proporre nuove metodologie di indagine e collaborazione. Le osservazioni sono state acquisite con strumenti di rilevazione molto precisi per studiare grandi temi, dall’evoluzione geologica dei fondali alla contaminazione di microplastiche e inquinanti. Ce ne parla Marzia Rovere dell’Istituto di scienze marine del Cnr, che ha guidato la missione
Marco Polo nel suo libro “Il Milione” narra, tra l’altro, dell’economia della provincia cinese del Catai, famosa per la produzione della seta, tessuto pregiato che arrivava in Europa dall’Oriente. Oggi però accanto a questa e ad altre fibre naturali ne esistono di tecnologiche, che svolgono diverse funzioni utilizzabili in campo medico, ma non solo. Ne abbiamo parlato con Irene Bonadies dell’Istituto per i polimeri, compositi e biomateriali del Cnr
Mario Pagliaro dell’Istituto per lo studio dei materiali nanostrutturati, ricorda come ne “Il Milione” Marco Polo descriva, tra l’altro, l’uso di alcune fonti energetiche ancora sconosciute in Occidente, come il carbone e il petrolio. Partendo da qui, evidenzia come oggi, invece, il navigatore Giovanni Soldini utilizzi per i suoi viaggi l’energia solare ottenuta da pannelli, il cui principale Paese produttore è proprio la Cina
Ne “Il Milione” Marco Polo non menziona la Grande Muraglia, malgrado si tratti di una struttura imponente, realizzata con diversi materiali, tra i quali pietre, terra, sabbia e mattoni. Oggi, lo studio di materiali da costruzione alternativi all’acciaio e al cemento si basa anche sullo sfruttamento intelligente di risorse naturali, come il legno e le argille, e di prodotti di scarto o ottenuti da processi di riciclo, come ceramiche e aggregati. Enrico Garbin dell’Istituto di chimica della materia condensata e di tecnologie per l’energia del Cnr illustra come queste risorse possono essere ingegnerizzate per ottenere materiali
Negli ultimi anni la Cina ha rafforzato gli investimenti per la conservazione dei monumenti e dei villaggi agrari e, più in generale, per la valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale. La cultura è intesa come strumento diplomatico e di coesione sociale, fattore di richiamo globale verso un Paese che intende accrescere la propria sfera di influenza anche in questo settore. L’Istituto di scienze del patrimonio culturale del Cnr è 'presente' in Cina grazie ad accordi di collaborazione da cui sono scaturiti progetti di ricerca dedicati alla salvaguardia di beni architettonici e centri storici
Venezia è stata per anni uno dei porti più importanti del Mar Mediterraneo. Città natale di Marco Polo, che da qui partì per l’Oriente, viene ricordata più in generale come un territorio di incontro tra varie culture per gli scambi commerciali. Angela Pomaro, ricercatrice dell’Istituto di scienze marine del Cnr, illustra la situazione climatica di quel tempo, che ha influito positivamente sui trasporti marittimi della città
L’immediato successo delle dettagliate memorie di viaggio di Marco Polo, trascritte dal suo racconto diretto da Rustichello da Pisa negli ultimi anni del 1200, incise, come è immaginabile, anche sulla storia della successiva cartografia e topografia con l’aggiornamento o la redazione di nuove mappe, costituendo per gli europei uno strumento e un punto di non ritorno per la conoscenza e la comprensione approfondita della geografia e della cultura asiatica: ne abbiamo parlato con Angelo Maria Cattaneo dell’Istituto di storia dell’Europa mediterranea del Cnr
Quando si affronta il tema delle punture, l’animale che ci viene subito in mente è la zanzara, che, soprattutto in estate, ci tormenta con il suo pungiglione. Ma ci sono anche altri animali irritanti e, addirittura, pericolosi per l’essere umano come api, calabroni o vespe. Ne abbiamo parlato con Roberto Volpe, medico dell’Unità prevenzione e protezione del Cnr
Quest’area del Pianeta - insieme all’Artico - riveste un ruolo centrale per molteplici motivi. Innanzitutto per comprendere le variazioni climatiche verificatesi nel corso di millenni, ma anche per i resti fossili qui conservati e per testare attrezzature e tecnologie destinate all'esplorazione spaziale. A illustrare le opportunità che questa zona così remota e sensibile offre agli scienziati è Carlo Barbante, direttore dell'Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche
A definire in questo modo il punto in ambito matematico è Euclide, il grande pensatore greco che formalizzò questo concetto tra il IV e il III secolo a.C. Lo ricorda Francesca Carfora, ricercatrice dell’Istituto per le applicazioni del calcolo “Mario Picone” del Cnr, che illustra alcune caratteristiche di questa entità
“Seconda stella a destra, questo è il cammino…” comincia così una vecchia canzone di Edoardo Bennato, ed effettivamente per molto tempo le stelle sono state il principale strumento per l’orientamento dei viandanti e dei naviganti. Fin dagli albori della civiltà gli esseri umani si sono rivolti al cielo e, collegando con linee immaginarie le posizioni apparenti delle stelle, hanno identificato delle figure mitologiche, le costellazioni. A illustrarci questo “cammino” è Alessandro Rossi, primo ricercatore dell'Istituto di fisica applicata “Nello Carrara” (Ifac) del Consiglio nazionale delle ricerche
Sono molte le persone che presentano nei sulla cute, talora però non si tratta di macchie innocue ma di melanomi. Questa forma di tumore costituisce in Italia una delle forme di cancro più frequenti, come spiega Giuseppe Palmieri dell’Istituto di ricerca genetica e biomedica del Cnr
Nei testi degli studenti si rilevano numerose carenze linguistiche, molte delle quali riguardano l’uso dei segni di interpunzione. A determinare queste ultime contribuisce senz’altro la sempre maggiore contaminazione della lingua parlata e, a seguire, di quella scritta con quella digitata. Lucia Francalanci, ricercatrice dell’Istituto Opera del vocabolario italiano del Cnr approfondisce questo fenomeno, concentrandosi in particolare sull’uso della punteggiatura
Le punture effettuate per le somministrazioni dei vaccini sono davvero utili. Lo ha dimostrato recentemente quanto è accaduto con la pandemia della Covid-19, ma lo attestano anche le campagne vaccinali per malattie quali il morbillo, la rosolia, la difterite. Approfondisce l’argomento Giovanni Maga, direttore del Dipartimento di scienze biomediche del Consiglio nazionale delle ricerche