Questo tratto della personalità spinge a essere impeccabili in ogni ambito della quotidianità. Spesso, però, dietro un atteggiamento puntiglioso si cela insicurezza e paura di non essere accettati. A spiegarlo è Maria Paola Graziani, psicologa e già ricercatrice dell’Istituto di scienze dell’alimentazione del Cnr
Focus
La loro somiglianza fisica non deve portarci a credere che abbiano anche un’identica personalità. A rivelarlo sono diversi studi, secondo i quali a plasmare le loro caratteristiche psicologiche non sono solo i geni ma anche l’ambiente, come chiarisce Antonio Cerasa, neuroscienziato dell’Istituto per la ricerca e l’innovazione biomedica del Consiglio nazionale delle ricerche
Le celebrazioni per accogliere l’inizio del nuovo anno nel mondo sono tante e variegate. Dipendono dalle tradizioni, dalle religioni e dai calendari seguiti dai diversi Paesi: da quello occidentale al cinese, dal tibetano al persiano. Anna-Paola Pola dell’Istituto di scienze del patrimonio culturale parla di alcuni usi e costumi legati ai vari modi di intendere il capodanno, soffermandosi su quello cinese
Realizzare una copia virtuale della città reale, del suo funzionamento e delle sue criticità, a supporto della governance locale per migliorare le politiche urbane in modo intelligente. È l’obiettivo del progetto "Urban intelligence" del Cnr, basato sulla tecnologia del "digital twin"
In natura ci sono rocce che possono sembrare simili, ma differiscono sostanzialmente nella loro composizione chimica, nella struttura o nella formazione, e, viceversa, esistono rocce apparentemente diverse che invece sono sostanzialmente uguali. Abbiamo approfondito l’argomento con Ilaria Mazzini dell’Istituto di geologia ambientale e geoingegneria del Cnr
La specie animale evolutivamente più vicina a noi è lo scimpanzé (Pan troglodytes), con cui abbiamo avuto un antenato in comune circa 6-7 milioni di anni fa e con cui condividiamo oltre il 98% del nostro patrimonio genetico. Ma cosa significa essere per più del 98% scimpanzé? Lo spiega Elsa Addessi, dirigente di ricerca dell'Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Cnr
A illustrarci questa uguaglianza matematica, la sua storia e i suoi diversi tipi, e a spiegarci questo strumento essenziale della scienza dei numeri è Roberto Natalini, direttore dell’Istituto per le applicazioni del calcolo "Mauro Picone" del Cnr
La chiralità, ossia la proprietà geometrica per cui una molecola non è sovrapponile alla sua immagine speculare, costituisce un caso particolare di isomeria, situazione in cui due composti hanno la stessa formula chimica ma sono diversi dal punto di vista della connettività degli atomi e del loro arrangiamento spaziale. A parlarne è Alessia Famengo, ricercatrice dell’Istituto di chimica della materia condensata e di tecnologie per l’energia
La ricerca scientifica negli ultimi anni ha messo a punto metodologie e strumentazioni usate come valide alleate per contrastare la falsificazione delle opere d’arte, fenomeno che oggi interessa soprattutto il settore della produzione contemporanea. I ricercatori dell’Istituto di fisica applicata “Nello Carrara” e dell’Istituto di scienze del patrimonio culturale del Cnr spiegano l’uso di tecniche - dal prelievo di microcampioni alle indagini non invasive spettroscopiche - con le quali verificare, ad esempio, la datazione di pigmenti e composti presenti nel manufatto
Sono quelle offerte dalla transizione digitale, il processo di trasformazione che coinvolge l'adozione e l'integrazione sempre più diffusa delle tecnologie digitali nella società, nell'economia e nella vita quotidiana. Basti pensare, ad esempio, a come le modalità di socializzazione e relazione tra le persone siano cambiate con l’avvento online dei social network e dei numerosi strumenti digitali di comunicazione a distanza. Approfondiamo questo tema con Salvatore Rinzivillo dell’Istituto di scienza e tecnologie dell’informazione del Cnr
È quello rappresentato dalla transizione ecologica, il complesso processo di innovazione mirato alla decarbonizzazione dei settori produttivo, dei trasporti e delle costruzioni e allo sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente e della società. Lidia Armelao, direttore del Dipartimento di scienze chimiche e tecnologie dei materiali del Cnr, ne ripercorre i passaggi chiave e il contributo fondamentale della ricerca scientifica nell’ambito delle scienze chimiche e della scienza dei materiali nella produzione di energia pulita e nelle filiere produttive circolari e che seguono i principi della green chemistry
A ricordarcelo è l’approccio One Health, che considera quella umana, degli animali e degli ecosistemi strettamente connesse. E a questo concetto si correlano le cosiddette Scienze della vita, che comprendono l'insieme delle discipline scientifiche che studiano organismi come le piante, gli animali, gli uomini, i microrganismi. A spiegarcelo, Danilo Porro, direttore dell’Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare (IBFM) del Cnr
Fabio Trincardi, direttore del Dipartimento di scienze del sistema terra e tecnologie per l’ambiente del Cnr, evidenza la crisi della biodiversità sul nostro pianeta, giunta a un livello preoccupante, come testimoniano le tante specie scomparse. Una situazione che induce a parlare addirittura del rischio di una sesta estinzione di massa
Riuscire a ottenere energia pulita a costi contenuti è un obiettivo importante da raggiungere per ridurre le spese destinate a questo settore. L’Istituto di nanotecnologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Nanotec) è impegnato in questo ambito con un progetto di ricerca che utilizza le molecole bio-ispirate nei dispositivi di stoccaggio energetico. Ce ne parla la coordinatrice Luisa De Marco dell’Istituto di nanotecnologia del Cnr
Il concetto di sostenibilità ci permette di poter guardare con maggiore speranza al futuro o semplicemente di immaginare un “mondo migliore”. È applicabile alle questioni sociali, ambientali, economiche, temi strettamente interconnessi che non possono realizzarsi separatamente, ma che devono essere analizzati nella loro fattispecie. Di economia circolare abbiamo parlato con Giorgio Matteucci, direttore dell’Istituto per la bioeconomia (Ibe) del Consiglio nazionale delle ricerche
È quanto consente di fare la ricerca nel settore del patrimonio culturale, finalizzata a preservare, comprendere e valorizzare questa importante eredità culturale. Ma anche a garantire la sostenibilità ambientale e a favorire una società più equa. A illustrare le numerose potenzialità racchiuse negli studi in questo ambito è Costanza Miliani, direttrice dell’Istituto di scienze del patrimonio culturale
È il nitrato d’ammonio, utilizzato in agricoltura come fertilizzante. Una sostanza che ha reso coltivabili molti terreni privi di nutrienti naturali, permettendo così di sconfiggere le carestie. A parlare di questa molecola, ricordando i chimici che l’hanno messa a punto, i vantaggi che ha portato, ma anche l’utilizzo che ne è stato fatto per finalità belliche sono Lidia Armelao, direttrice del Dipartimento scienze chimiche e tecnologie dei materiali e Matteo Guidotti dell’Istituto di scienze e tecnologie chimiche “Giulio Natta” del Cnr
Le nuove tecnologie applicate all’agricoltura consentono di conoscere lo stato di salute del terreno e delle colture, migliorarne qualità e sostenibilità e ridurre l’impatto ambientale. Sensori e droni sono oggi destinati anche a controllare coltivazioni e produzioni in tempo reale, per interventi mirati su risorse e costi di gestione. Ne abbiamo parlato con Antonello Bonfante dell’Istituto per i sistemi agricoli e forestali del Mediterraneo del Cnr
Gli avanzamenti della conoscenza scientifica, anche a piccoli passi, portano ad applicazioni di rilevanza fondamentale per il progresso. Molte scoperte in ambito medico e premiate con il Nobel per la medicina sono risultate fondamentali per la messa a punto di nuove terapie soltanto anni dopo. Giovanni Maga, direttore del Dipartimento di scienze biomediche del Consiglio nazionale delle ricerche, ricorda la formidabile tecnologia CRISPR-Cas9 in concomitanza del recente Nobel assegnato a Katalin Karikó e Drew Weissman
A illustrare i numerosi vantaggi, ma anche i possibili impatti negativi che l’uso dell’IA porta con sé è Emilio Fortunato Campana, direttore del Dipartimento Ingegneria, ICT e tecnologie per l'energia e i trasporti del Cnr. Un dualismo che suscita dibattiti appassionati e sentimenti contrastanti, quali speranze e paure
Tutti abbiamo sentito parlare dell'effetto serra e di come la civiltà moderna ne sia responsabile. Oltre a focalizzare il problema, Luigi Cavaleri e Alvise Benetazzo dell’Istituto di scienze marine del Cnr di Venezia, vogliono qui fotografare le conseguenze, anche per la vita negli oceani grazie ai quali, nel contempo, ci viene dato un po' più di tempo per modificare il nostro stile di vita
Oggi sarebbe difficile immaginare un mondo senza questo dispositivo, un'invenzione che ha modificato la vita della maggior parte delle persone. La sua versatilità è universalmente riconosciuta e i suoi campi applicativi generano continuamente innovazione, come ricordano Stefano Fabris, direttore del Dipartimento scienze fisiche e tecnologie della materia, e Mario Barra dell’Istituto superconduttori, materiali innovativi e dispositivi del Cnr
Le attività di ricerca sulla Lis nascono proprio al Cnr, presso l’odierno Istituto di scienze e tecnologie della cognizione, negli anni ’70 dello scorso secolo, sulla scorta degli studi europei e americani iniziati vent’anni prima. Si tratta di una lingua a tutti gli effetti e come tale viene studiata, come spiega la ricercatrice di quella struttura Elena Tomasuolo. Nel 2021 arriva il riconoscimento legislativo con il quale l’Italia si mette in pari con gli altri Paesi europei
Molte specie viventi potrebbero scomparire. Nella “lista rossa” degli animali e vegetali in pericolo dell’Iucn compaiono il 27% dei mammiferi, il 41% degli anfibi, il 36% dei coralli costruttori di barriere. Tale fenomeno ha una funzione evolutiva e nel passato, in cinque casi, è avvenuto per cause naturali. Oggi entrano in gioco anche inquinamento, cambiamenti climatici e distruzione degli habitat. A parlarcene, Ilaria Mazzini dell’Istituto di geologia ambientale e geoingegneria