
L’immediato successo delle dettagliate memorie di viaggio di Marco Polo, trascritte dal suo racconto diretto da Rustichello da Pisa negli ultimi anni del 1200, incise, come è immaginabile, anche sulla storia della successiva cartografia e topografia con l’aggiornamento o la redazione di nuove mappe, costituendo per gli europei uno strumento e un punto di non ritorno per la conoscenza e la comprensione approfondita della geografia e della cultura asiatica: ne abbiamo parlato con Angelo Maria Cattaneo dell’Istituto di storia dell’Europa mediterranea del Cnr