
"Brindisi del poeta astemio" (Verdone), di Enrico Di Carlo e Luca Bonacini, nasce dallo studio delle opere di Gabriele D'Annunzio in cui si parla di vino, come i carteggi intrattenuti con amici e politici. Una sorta di dotta sbirciatina nella cantina del poeta. “Io ho quel che ho donato”, scrivono gli autori in prefazione, citando un celebre motto dannunziano. Questa volta sarebbe meglio dire: “Io ho quel che ho bevuto”!