“Ma tu chi sei” (Guanda) è il romanzo autobiografico con cui ritorna Bruno Arpaia - scrittore, giornalista e traduttore - dopo “Luis Sepulveda. Il ribelle, il sognatore”, pubblicato nel 2021. L'autore si espone come figlio con i suoi lettori parlando della madre, una donna amorevole, lavoratrice, indipendente. Una vera combattente, che a novantadue anni è pronta a combattere la sua ultima battaglia contro la malattia.
“Ma tu chi sei? Mamma sono tuo figlio, le dico con un sorriso triste. Il tempo si congela e il cuore mi sprofonda vertiginosamente nei calzini. Per qualche attimo sono scomparso dalla sua memoria”. Così inizia il racconto, che ci fa entrare nelle sensazioni del protagonista, dalla tristezza alla consapevolezza del tempo che passa inesorabile, senza pietà. Una serie di dialoghi, sempre più confusi e ripetitivi, nascondono la progressiva consapevolezza dell'inesorabile declino cognitivo a cui sono soggetti i malati di Alzheimer.
L’autore parla spiega come tutte le sorelle della madre abbiano conosciuto lo stesso destino, segnato dal gene Apoe4, una variate che predispone all’Alzheimer, la più comune forma di demenza. La degenerazione a cui sono soggetti i neuroni inizia anche dieci anni prima dell’insorgenza dei primi sintomi. Il sintomo più conosciuto è la perdita della memoria, ricordi che spariscono per lasciare il posto al nulla. Il paziente si ritrova in stato confusionario e più la malattia prosegue, più la persona perde la consapevolezza di sé e di quello che lo circonda. “Se i ricordi sono inaffidabili, precari, volatili e spesso interessanti, e se la nostra storia di vita è basata su quei ricordi, allora la nostra identità poggia le sue fondamenta sulle sabbie mobili”.
L'autore ci presenta tra l'altro il caso clinico di Henry Molaison, un ragazzo ventisettenne affetto da epilessia, che per combattere le crisi provocate dalla patologia da cui era affetto decise di sottoporsi a un intervento sperimentale di psicochirurgia: la rimozione, tramite aspirazione, di gran parte dell’ippocampo e dell’amigdala. L’operazione funzionò, visto che le crisi epilettiche si attenuarono, ma allo stesso tempo Henry perse la capacità di creare nuovi ricordi, situazione che lo costrinse a vivere in un eterno presente. Questo caso clinico ha permesso ai neuroscienziati di studiare la natura della memoria e gli specifici meccanismi biologici con cui si vengono a istaurare i ricordi.
Arpaia parla anche dei suoi timori, delle sue insicurezze, che aumentano sempre di più quando si rende conto che non solamente le donne della sua famiglia sono state colpite dal morbo di Alzheimer. Confessa le sue dimenticanze, nomi e date che gli sfuggono dalla mente. Pensieri ed elaborazioni che lo portano a riflettere sulla fragilità della vita e sulla morte. “La morte che mi segue passo a passo non è egoista. Infatti non riguarda solo me, ma allunga le sue grinfie sugli amici, sui parenti, sulle persone che amo”. Scrivendo, cerca di fare i conti con il proprio destino, convinto che bisogna parlarne finché siamo abbiamo un bagaglio di vita, pieno di esperienze.
Titolo: Ma tu chi sei
Categoria: Narrativa
Autore: Bruno Arpaia
Editore: Guanda
Pagine: 167
Prezzo: 18,00