Maggiori investimenti, che ci stacchino dalla posizione di coda tra i paesi industrializzati, sono necessari alla ricerca italiana, a cui è però anche indispensabile un coordinamento delle politiche e dei finanziamenti, in autonomia rispetto alla pubblica amministrazione. Altrimenti non potremo partecipare pienamente all'area della ricerca europea, obiettivo ineludibile per competere coi giganti asiatici e internazionali
Editoriale
Tutti siamo d'accordo che la ricerca sia un volano di sviluppo. Lo stanziamento record per l'ottavo Programma quadro dell'Unione, 80 miliardi di euro, è un segnale concreto di straordinaria importanza. Fondamentale è colmare il gap tra il nostro Paese e gli altri partner europei
Dedichiamo il Focus di questo Almanacco all''Anno europeo del cervello' e alle ricerche di neuroscienze del Cnr. Ma c'è bisogno di 'investire sul cervello' soprattutto in senso figurato, puntando sulla conoscenza quale volano di sviluppo. La situazione del nostro Paese da questo punto di vista è purtroppo negativa, come conferma l''Annuario scienza e società 2014' di Observa-Science in society
Nella società contemporanea la ricchezza anche economica è legata all'investimento in istruzione, cultura e ricerca, inclusa quella di base. Una scelta indispensabile per l'Italia, stante la crisi brevettuale, del paesaggio e del patrimonio che stiamo vivendo, soprattutto traguardando Horizon 2020
Dedichiamo il Focus dell'Almanacco al cinema italiano, chiedendo agli italiani di essere altrettanto orgogliosi dei loro studiosi, che si affermano a livello internazionale nonostante le molte difficoltà. Meno burocrazia, un'Agenzia unica e più assunzioni le prime richieste per essere messi in condizioni di competere
Abbiamo meno ricercatori rispetto ai nostri partner europei, di conseguenza attiriamo meno risorse e finiamo per finanziare gli altri paesi due volte: in termini finanziari diretti e dando loro le professionalità formate in Italia a spese nostre. Un paradosso del quale si è discusso al Cnr, in un workshop su 'La ricerca italiana in Europa'. Ma il sindaco di Roma ha anche rimarcato il progetto di una 'città della scienza' per la capitale
di Marco Ferrazzoli
Inaugurati a Padova gli impianti dove sta sorgendo il 'cuore' del futuro reattore sperimentale a fusione nucleare. Un esempio di come la sinergia internazionale permetta ai ricercatori di cogliere una sfida essenziale dal punto di vista scientifico, tecnologico ed economico
Da Stamina alla sperimentazione animale, dal clima agli ogm e ai vaccini: la credibilità e il ruolo della ricerca sono al centro di polemiche accese, condotte spesso a colpi di insulti e falsità. Un clima preoccupante nel quale la scienza deve invocare il rispetto delle leggi e delle norme, ma anche rispondere coniugando correttezza scientifica ed efficacia mediatica
Su www.cnrweb.tv una nuova piattaforma video, per promuovere i contenuti dell'Ente, soprattutto ai giovani, in modo accattivante. Il palinsesto si compone di diverse rubriche e consente una navigazione per aree scientifiche
Investimenti per i precari, crescita e affermazione di un sistema unico di ricerca nazionale, rafforzamento dei rapporti con le imprese, contributo alla rinascita del Paese in una dimensione sempre più europea e internazionale. Sono le urgenze che il Consiglio nazionale delle ricerche è chiamato ad affrontare, illustrate dal presidente Luigi Nicolais nella cerimonia di chiusura del Novantennale della fondazione dell'Ente. Durante l'evento premiati anche sette ricercatori under 35 per le altrettante aree di ricerca dipartimentali
Come provare a ricomporre la frattura tra ricercatori e opinione pubblica? Come rendere la scienza un laboratorio di sintesi in senso hegeliano? Come, cioè, far sì che la ricerca scientifica produca un avanzamento della conoscenza utile al progresso culturale e materiale dell'umanità?
È un periodo di lavoro intenso per il Cnr e per la comunità scientifica, che evidenzia la passione di chi ci lavora. È però indispensabile che i ricercatori dispongano di un quadro più coeso e coerente, sul piano finanziario e su quello burocratico. Il Focus di questo Almanacco è dedicato all'alimentazione, altro comparto segnato da pesanti contraddizioni
Nel Focus di questo Almanacco abbiamo usato l'enigmistica, proponendovi rebus e cruciverba, per avvicinare i lettori alla scienza in modo giocoso. Siamo convinti che solo investendo sulla comunicazione scientifica, infatti, si possa colmare la pericolosa distanza culturale tra ricercatori e opinione pubblica emersa anche in questi giorni, in occasione delle proteste contro il recepimento restrittivo della direttiva europea sulla sperimentazione animale
I direttori dei sette Dipartimenti del Cnr, nel Focus di questo numero dell'Almanacco, presentano al Governo una 'piattaforma', chiedendo ciò che ritengono necessario per lo sviluppo della loro area disciplinare e, soprattutto, del Paese. Oltre al sostegno finanziario, servono deburocratizzazione, organizzazione, meritocrazia, autorevolezza sul piano internazionale. In sintesi, più convinzione nell'investimento in ricerca. Per fortuna qualche prima buona notizia è arrivata…
Si è svolta nei giorni scorsi la celebrazione del novantennale del Consiglio nazionale delle ricerche, alla presenza del Presidente Napolitano. Un'occasione per ricordare la storia dell'Ente ma soprattutto per guardare al futuro: della ricerca e dell'innovazione e, quindi, dell'Italia
Dal concorso fotografico 'Riscattiamo la scienza' di cui parliamo nel focus a quello per foto-racconti sulla cittadinanza europea promosso dall'Irpps-Cnr, fino al convegno sui tesori bizantini patrocinato dall'Issm: nella ricerca, di cose 'buone', 'utili' e anche 'belle' ce ne sono molte. Bisogna mostrarle, perché la ricerca deve avvincere, oltre che convincere, scettici e indifferenti
Si va stabilendo l'equivalenza tra le varie opinioni anche sui temi scientifici che, per giudicare, richiedono competenze precise. Le ragioni sono molte, ma non basta attribuire la colpa alla 'società': anche il sistema della ricerca ha le sue responsabilità. I ricercatori del Cnr spiegano come la scienza debba seguire procedure condivise e prudenti
Gli anniversari di alcune scoperte e imprese tecnico-scientifiche a cui dedichiamo questo numero dell'Almanacco sono un invito a riflettere sul ruolo che la ricerca riveste nella nostra vita quotidiana
La tecnologia ha reso la nostra vita più comoda e confortevole, ma non si presenta sempre come un'amica. È pertanto necessario governarne il processo, facendo in modo che si sfruttino al meglio le grandi opportunità di sviluppo e crescita che essa ci offre, anche al fine di costruire una società più equa
L'invito alla fiducia arriva dal nuovo Papa, ma vale anche per i non credenti, in particolare per la ricerca che, come la religione, 'impone' di credere nel futuro. Nonostante il presente, spesso, non induca all'ottimismo
Entusiasmi eccessivi, un profluvio diagnostico e terapeutico, ricette miracolose e nessi causali automatici, luoghi comuni o tesi controcorrente per fare 'scoop'. Si diffondono nella ricerca mode, con la speranza di attrarre risorse e interesse alzando l'asticella dell'allarme o dell'illusione. Invece gli scienziati dovrebbero correttamente comunicare i propri limiti
Per lavorare e investire nel comparto ci vuole fiducia: dischiuderne gli orizzonti applicativi è quindi utile, ma senza 'esagerare' come talvolta accade con l'elettronica. La soluzione è concentrare e coordinare gli sforzi a livello internazionale e un ottimo esempio in tal senso sono i due progetti europei 'Graphene' e 'Human Brain', che riceveranno un finanziamento record di un miliardo di euro. Un altro segnale positivo? Le storie di alcuni ricercatori stranieri che lavorano al Cnr, raccolte nel Focus di questo 'Almanacco'
Speriamo che da quest'anno la ricerca scientifica sia maggiormente considerata un "investimento ineludibile e necessario per il futuro del Paese", secondo la definizione del presidente Nicolais. Se il prossimo governo assumerà scelte decisive e lungimiranti su ricerca e innovazione sarà "davvero un bel modo di festeggiare" i 90 anni del Cnr
La preoccupante situazione socio-economico induce ansia e agevola la diffusione di commenti e valutazioni 'apocalittiche', dai timori per i cambiamenti climatici alla famigerata 'profezia Maya'. Noi siamo tranquilli che anche dopo il 21 dicembre il mondo proseguirà, ma nel fine-inizio anno è bene riflettere su come avere maggior rispetto di noi stessi, del prossimo e del pianeta in cui viviamo. Non per paura, ma perché è giusto