L'estate si è aperta all'insegna della cupezza, tra terrorismo, stragi e crisi politiche internazionali. Persino le Olimpiadi a cui dedichiamo il Focus di questo Almanacco non sono esenti da ombre. C'è una “domanda di senso” a cui dovrebbero essere la logica e la ragionevolezza a rispondere: ma proprio scienza, ricerca e cultura incontrano di questi tempi ostacoli continui. A salvarci non saranno i Pokemon…
Editoriale
Un tempo icona del nostro immaginario collettivo, questa sindrome ha ricevuto sempre meno attenzione dalla cronaca e oggi i giovani non ne sanno quasi nulla. Permangono però alcuni pregiudizi errati. Nei giorni in cui se ne parla a Durban, è opportuno ricordarla
Di recente si è accesa una polemica per un programma Rai in cui si è sostenuta la contrarietà alle vaccinazioni. Ma accade spesso che nella comunicazione si sostengano posizioni scientificamente non corrette – su omeopatia e sperimentazione animale, per esempio – e la ricerca dunque deve essere aperta al confronto e capace di condurlo, senza usare toni trionfalistici né precludersi nessuno strumento di divulgazione
Nei giorni scorsi si sono tenuti il trentennale del primo collegamento italiano in rete, gli Stati generali della ricerca sanitaria e la presentazione del Programma nazionale della ricerca. È stata l'occasione per dibattere di scienza, della complessa situazione italiana e dell'esigenza di una visione sempre più internazionale. Per questo dedichiamo il Focus dell'Almanacco della Scienza ad alcuni Progetti europei del Cnr
Abbiamo dedicato il Focus dell'Almanacco a una serie di anniversari - la clonazione animale, l'alluvione di Firenze, la nascita dell'informatica italiana, l'incidente di Chernobyl e altri - per ricordarli non con la testa all'indietro, ma guardando al domani: preoccupazione e sfiducia, anche se in parte giustificati, rischiano oggi di compromettere una visione propositiva e proattiva che è indispensabile. Pur senza alcuna ingenua convinzione nelle progressive sorti, dobbiamo rivendicare il primato della ragione e la possibilità dell'intervento attraverso scienza e tecnica, in nome dello sviluppo dell'umanità
“I finanziamenti sono importanti, ma molto importante è la loro qualità”, ha sottolineato il nuovo presidente Cnr, Massimo Inguscio. Questo comporta l'adozione di scelte, per puntare ad alcuni obiettivi strategici e partire dai giovani migliori
L’Italia tende ad affrontare come 'emergenze' alcune problematiche che sono invece permanenti e strutturali, come bullismo, meteo, migrazioni, smog, calamità. Lo stesso accade per la ricerca, che avrebbe invece bisogno di una politica coerente per sfruttare adeguatamente l’enorme potenziale che può mettere a disposizione del paese
Il film di Checco Zalone racconta di un impiegato che si ritrova, tra varie vicissitudini, nella base di ricerca artica 'Dirigibile Italia’ del Cnr, alle Svalbard. Lì scopre un’umanità dedita ai problemi dell’ambiente con passione e sacrificio. Un risultato di immagine per la ricerca italiana importante, visto anche il successo record del film, ottenuto grazie alla collaborazione del nostro Dipartimento Terra e ambiente
Dall'installazione 'Fiat Lux' sulla facciata di San Pietro alla conferenza Cop21 di Parigi, i temi ambientali hanno raggiunto un consenso pubblico fortissimo, grazie anche a una comunicazione talvolta 'strillata', che però potrebbe indurre effetti involontari quanto indesiderati. Come, forse, è accaduto con le vaccinazioni. Contemperare efficacia mediatica e accortezza, su temi scientifici così delicati, non è facile
Parigi ospita la conferenza sui cambiamenti climatici. Negli stessi luoghi che hanno conosciuto la folle violenza dell'Isis, si potrà riflettere su un tema che - proprio per le incertezze e le divergenze che suscita - chiede agli uomini di usare logica e rispetto: verso se stessi, gli altri e il Pianeta
Valorizzare il talento, in particolare dei giovani, in una filiera che tenga assieme anche gli aspetti politico-istituzionali e l'applicazione industriale. È uno sforzo indispensabile per la crescita. Servono quindi certezze normative, un miglior collegamento tra decisori politici e mondo della ricerca, non per chiudere l'innovazione nelle torri d'avorio ma, anzi, per sfruttare al meglio la rivoluzione delle reti digitali, garantendo però i cittadini
La meteorologia è un tema che appassiona molto media e opinione pubblica e la cui importanza è innegabile. Ma il meteo rappresenta anche l'incertezza della scienza, la predicibilità non è assoluta. Bisogna rifletterci, soprattutto per stabilire un corretto rapporto tra uomo e ambiente. Noi lo facciamo con il Focus di questo Almanacco e con il Festival meteorologia che si terrà a Rovereto il 16 e 17 ottobre
Nel trasferimento della conoscenza dalle fonti scientifiche e accademiche al pubblico generalista la corruzione del messaggio sembra quasi inevitabile. Tale processo concorre a formare quella scarsa coscienza del valore e dell'utilità della ricerca e dell'innovazione che tanto lamentiamo e che si riflette, a livello italiano, nei pochi laureati e nelle scarse immatricolazioni alle facoltà scientifiche, nel ridotto numero di ricercatori, nell'insufficiente avanzamento tecnologico delle imprese
Cani e gatti, ma anche maiali e moscerini. Le similitudini reali tra mondo umano e animale sono assai maggiori, ma spesso anche diverse, rispetto a quelle che diamo per scontate. Proprio la grande passione che cani e gatti suscitano impone una riflessione sul nostro rapporto con loro, non esente da contraddizioni. Ne parliamo con i ricercatori Cnr
Agende zeppe di appuntamenti, impegni, 'alert': la rivoluzione tecnologica ci trasforma in 'workaholic' e 'burnout', annullando i confini tra tempo libero e lavorativo? Come uscire da questo esaurimento? In realtà la soluzione sta proprio nell'innovazione, se le reti fossero meglio implementate potremmo risparmiare una quantità enorme di tempo e dedicarlo a noi stessi. È uno spunto di riflessione che, con il Focus monografico sul tempo di questo numero dell'Almanacco, lanciamo ai lettori per l'estate
Poesia, arte, teologia, scienza ci mostrano la luce come il simbolo della speranza, della fiducia, del progresso. In questa fase storica con tante ombre, anche a livello politico internazionale, si celebra l'anno della luce. E di luce parliamo in questo numero dell'Almanacco della Scienza, facendoci guidare dai nostri ricercatori
L'anno si apre tra auspici e timori: l'insufficienza dei capitoli di spesa a favore dell'istruzione e della ricerca da un lato, il successo popolare di tante figure di scienziati dall'altro, la speranza che l'occasione importante dell'Esposizione sul cibo aiuti a sostenere l'innovazione come snodo di un futuro alimentare sostenibile
In quest'ultimo numero dell'Almanacco del 2014 tentiamo un bilancio per focalizzare, alla luce delle competenze dei nostri ricercatori, alcuni dei principali eventi dell'anno. Senza pretesa di esaustività: abbiamo anzi avuto l'imbarazzo della scelta, a conferma della sempre maggior rilevanza degli aspetti tecnici e scientifici nei fatti quotidiani e fondamentali della nostra vita individuale e collettiva
Abbiamo deciso di toccare un argomento tabu in questo numero dell'Almanacco: speriamo che i nostri lettori non siano superstiziosi e che, anziché fare gli scongiuri, leggano quello che i ricercatori del Cnr dicono di vari aspetti di un argomento ineludibile
Cadde 25 anni fa. Il suo abbattimento resta uno dei grandi momenti della storia recente. Per questo, in questo Almanacco della Scienza, abbiamo voluto prenderlo come spunto di riflessione, ragionandoci assieme ad alcuni nostri ricercatori: buona lettura
Da Genova a Brescia, da Trento alla piazza romana, le iniziative finalizzate alla comprensione e conoscenza scientifica, stanno intensificandosi ovunque e con qualunque mezzo: cinema, televisione, musei. Un fenomeno cui spesso corrisponde un concreto ritorno in termini di maggiori iscrizioni nelle facoltà scientifiche. È solo da un motivato consenso sociale che può arrivare alla ricerca l'auspicato aumento delle risorse umane e finanziarie. Ne parliamo nel Focus di questo numero dell'Almanacco dedicato alla “scienza che fa scena”
Anche quest'anno nessun nostro premiato nelle discipline scientifiche. E molti italiani insigniti in passato hanno fatto ricerca all'estero oppure realizzato scoperte che non hanno avvantaggiato la nostra economia. Il problema è che la ricerca scientifica di eccellenza, oltre che di genialità individuale, è espressione di un sistema che comprende la formazione, la cultura diffusa, la convinzione di politici e investitori. E noi purtroppo non riteniamo strategico offrire ai ricercatori un supporto adeguato