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corso
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Marco Ferrazzoli

Il corso sull'informazione scientifica organizzato dall'Ufficio stampa Cnr è stato un'occasione di confronto tra giornalisti, addetti stampa, ricercatori e divulgatori su un'attività sempre più rilevante. Da una migliore comunicazione deriva la maggiore consapevolezza di cittadini, imprese e politici su temi delicati come la salute e le calamità naturali, riguardo ai quali i media non devono sposare le tesi più 'popolari'. Essenziale poi rivolgersi ai bambini, il nostro futuro, cui abbiamo dedicato il Focus monografico di questo Almanacco

terra
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Marco Ferrazzoli

L'estate si è aperta all'insegna della cupezza, tra terrorismo, stragi e crisi politiche internazionali. Persino le Olimpiadi a cui dedichiamo il Focus di questo Almanacco non sono esenti da ombre. C'è una “domanda di senso” a cui dovrebbero essere la logica e la ragionevolezza a rispondere: ma proprio scienza, ricerca e cultura incontrano di questi tempi ostacoli continui. A salvarci non saranno i Pokemon…

philadelphia
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Marco Ferrazzoli

Un tempo icona del nostro immaginario collettivo, questa sindrome ha ricevuto sempre meno attenzione dalla cronaca e oggi i giovani non ne sanno quasi nulla. Permangono però alcuni pregiudizi errati. Nei giorni in cui se ne parla a Durban, è opportuno ricordarla

ronnie
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Marco Ferrazzoli

Di recente si è accesa una polemica per un programma Rai in cui si è sostenuta la contrarietà alle vaccinazioni. Ma accade spesso che nella comunicazione si sostengano posizioni scientificamente non corrette – su omeopatia e sperimentazione animale, per esempio – e la ricerca dunque deve essere aperta al confronto e capace di condurlo, senza usare toni trionfalistici né precludersi nessuno strumento di divulgazione

progetti
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Marco Ferrazzoli

Nei giorni scorsi si sono tenuti il trentennale del primo collegamento italiano in rete, gli Stati generali della ricerca sanitaria e la presentazione del Programma nazionale della ricerca. È stata l'occasione per dibattere di scienza, della complessa situazione italiana e dell'esigenza di una visione sempre più internazionale. Per questo dedichiamo il Focus dell'Almanacco della Scienza ad alcuni Progetti europei del Cnr

futuro
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Marco Ferrazzoli

Abbiamo dedicato il Focus dell'Almanacco a una serie di anniversari - la clonazione animale, l'alluvione di Firenze, la nascita dell'informatica italiana, l'incidente di Chernobyl e altri - per ricordarli non con la testa all'indietro, ma guardando al domani: preoccupazione e sfiducia, anche se in parte giustificati, rischiano oggi di compromettere una visione propositiva e proattiva che è indispensabile. Pur senza alcuna ingenua convinzione nelle progressive sorti, dobbiamo rivendicare il primato della ragione e la possibilità dell'intervento attraverso scienza e tecnica, in nome dello sviluppo dell'umanità

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Marco Ferrazzoli

“I finanziamenti sono importanti, ma molto importante è la loro qualità”, ha sottolineato il nuovo presidente Cnr, Massimo Inguscio. Questo comporta l'adozione di scelte, per puntare ad alcuni obiettivi strategici e partire dai giovani migliori

scienza
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Marco Ferrazzoli

L’Italia tende ad affrontare come 'emergenze' alcune problematiche che sono invece permanenti e strutturali, come bullismo, meteo, migrazioni, smog, calamità. Lo stesso accade per la ricerca, che avrebbe invece bisogno di una politica coerente per sfruttare adeguatamente l’enorme potenziale che può mettere a disposizione del paese

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Marco Ferrazzoli

Il film di Checco Zalone racconta di un impiegato che si ritrova, tra varie vicissitudini, nella base di ricerca artica 'Dirigibile Italia’ del Cnr, alle Svalbard. Lì scopre un’umanità dedita ai problemi dell’ambiente con passione e sacrificio. Un risultato di immagine per la ricerca italiana importante, visto anche il successo record del film, ottenuto grazie alla collaborazione del nostro Dipartimento Terra e ambiente

La facciata di San Pietro, utilizzata l'8 dicembre scorso come scenario per proiettare immagini legate ai cambiamenti climatici e ai problemi ambientali del pianeta, potrebbe essere eletta come icona dell'anno legata alla ricerca scientifica.
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Marco Ferrazzoli

Dall'installazione 'Fiat Lux' sulla facciata di San Pietro alla conferenza Cop21 di Parigi, i temi ambientali hanno raggiunto un consenso pubblico fortissimo, grazie anche a una comunicazione talvolta 'strillata', che però potrebbe indurre effetti involontari quanto indesiderati. Come, forse, è accaduto con le vaccinazioni. Contemperare efficacia mediatica e accortezza, su temi scientifici così delicati, non è facile

Nei giorni scorsi per la seconda volta, a distanza di neppure un anno dall'attentato a Charlie Hebdo, i colleghi del Cnr che lavorano alla base antartica di Concordia hanno dovuto aiutare i loro colleghi francesi a issare la bandiera a mezz'asta. È una scena che vi proponiamo come illustrazione di questo articolo e che non avremmo proprio voluto vedere né mostrarvi di nuovo.
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Marco Ferrazzoli

Parigi ospita la conferenza sui cambiamenti climatici. Negli stessi luoghi che hanno conosciuto la folle violenza dell'Isis, si potrà riflettere su un tema che - proprio per le incertezze e le divergenze che suscita - chiede agli uomini di usare logica e rispetto: verso se stessi, gli altri e il Pianeta

Si è svolta nei giorni scorsi, presso l'Università La Sapienza di Roma, 'Maker Faire', una delle ormai numerose iniziative che vogliono valorizzare il talento creativo, in particolare dei giovani. La manifestazione ha rinnovato il successo di partecipazione e di pubblico della precedente edizione e questa è senz'altro una buona notizia, poiché attesta l'interesse per l'innovazione come capitale diffuso: non dobbiamo dimenticare che la creatività è sempre stata una caratteristica del nostro paese e che anche
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Valorizzare il talento, in particolare dei giovani, in una filiera che tenga assieme anche gli aspetti politico-istituzionali e l'applicazione industriale. È uno sforzo indispensabile per la crescita. Servono quindi certezze normative, un miglior collegamento tra decisori politici e mondo della ricerca, non per chiudere l'innovazione nelle torri d'avorio ma, anzi, per sfruttare al meglio la rivoluzione delle reti digitali, garantendo però i cittadini

 

Confesso che la meteorologia è uno degli argomenti con addentellati scientifici che mi appassionano meno. Prima di uscire getto un occhio al cielo per capire se posso prendere il motorino (fortunatamente vivo a Roma, una città dove il maltempo è molto raro): il mio rapporto con le previsioni si ferma qui. Capisco però di appartenere a una minoranza esigua. Il meteo è sempre andato, va e andrà per la maggiore, a livello popolare e quindi mediatico. Nella rassegna stampa del Cnr, non per nulla, 'pesa' come fo
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Marco Ferrazzoli

La meteorologia è un tema che appassiona molto media e opinione pubblica e la cui importanza è innegabile. Ma il meteo rappresenta anche l'incertezza della scienza, la predicibilità non è assoluta. Bisogna rifletterci, soprattutto per stabilire un corretto rapporto tra uomo e ambiente. Noi lo facciamo con il Focus di questo Almanacco e con il Festival meteorologia che si terrà a Rovereto il 16 e 17 ottobre

Che in Italia ci sia scarsa coscienza del valore e dell'utilità della ricerca e dell'innovazione lo lamentiamo spesso e lo si avverte da diversi dati: pochi laureati, scarse immatricolazioni alle facoltà scientifiche, ridotto numero di ricercatori e insufficiente avanzamento tecnologico delle imprese. Una problematica che mina sensibilmente il nostro sviluppo socio-economico e il nostro progresso culturale e a cui la comunicazione potrebbe dare un significativo contributo, anche se, ovviamente, non è né vel
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Nel trasferimento della conoscenza dalle fonti scientifiche e accademiche al pubblico generalista la corruzione del messaggio sembra quasi inevitabile. Tale processo concorre a formare quella scarsa coscienza del valore e dell'utilità della ricerca e dell'innovazione che tanto lamentiamo e che si riflette, a livello italiano, nei pochi laureati e nelle scarse immatricolazioni alle facoltà scientifiche, nel ridotto numero di ricercatori, nell'insufficiente avanzamento tecnologico delle imprese

Gli animali si trovano in una situazione almeno in apparenza opposta. Secondo Eurispes il 42% degli italiani maggiorenni, oltre 20 milioni di persone, possiede un animale domestico o da compagnia e, in città come Milano, Torino e Palermo, il numero dei cani ha superato quello dei bambini. L'interesse socio-culturale, economico e politico che li circonda è quindi enorme ma non per questo la correttezza dei rapporti tra mondo animale e umano è scontata. Esiste il rischio di 'antropomorfizzare' questi 'amici',
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Marco Ferrazzoli

Cani e gatti, ma anche maiali e moscerini. Le similitudini reali tra mondo umano e animale sono assai maggiori, ma spesso anche diverse, rispetto a quelle che diamo per scontate. Proprio la grande passione che cani e gatti suscitano impone una riflessione sul nostro rapporto con loro, non esente da contraddizioni. Ne parliamo con i ricercatori Cnr

La stessa rivoluzione tecnologica portata dalle reti ha trasformato moltissimi di noi in 'workaholic', ponendoci in uno stato di connessione perenne che annulla i confini tra tempo libero e lavorativo: secondo una recente statistica il 22% degli europei che hanno un impiego è affetto da 'burnout', cioè lo stress causato da troppi impegni che molti esperti assicurano essere una patologia psico-fisica effettiva, non una mera 'moda' diagnostica. Mentre alcuni esperti hanno di recente ricordato i danni che le c
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Marco Ferrazzoli

Agende zeppe di appuntamenti, impegni, 'alert': la rivoluzione tecnologica ci trasforma in 'workaholic' e 'burnout', annullando i confini tra tempo libero e lavorativo? Come uscire da questo esaurimento? In realtà la soluzione sta proprio nell'innovazione, se le reti fossero meglio implementate potremmo risparmiare una quantità enorme di tempo e dedicarlo a noi stessi. È uno spunto di riflessione che, con il Focus monografico sul tempo di questo numero dell'Almanacco, lanciamo ai lettori per l'estate

“E quindi uscimmo a riveder le stelle” è forse la chiosa più famosa della nostra poesia. Così come “Vedere la luce” è l'espressione che rende meglio il senso della speranza, della fiducia, del domani inteso come opportunità. Può essere particolarmente utile che proprio in questa fase storica, non proprio improntata all'ottimismo, sia capitata la celebrazione dell'Anno internazionale della luce. Un anno che pone al centro dell'attenzione la scienza e gli studi tesi a indagare la natura di questo fenomeno fis
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Marco Ferrazzoli

Poesia, arte, teologia, scienza ci mostrano la luce come il simbolo della speranza, della fiducia, del progresso. In questa fase storica con tante ombre, anche a livello politico internazionale, si celebra l'anno della luce. E di luce parliamo in questo numero dell'Almanacco della Scienza, facendoci guidare dai nostri ricercatori

Una preziosa occasione in tal senso è rappresentata dall'Expo 2015, un evento planetario su un tema come il cibo, che come pochi altri identifica il made in Italy e nel quale l'innovazione è lo snodo ineludibile se vogliamo dare al mondo futuro un'alimentazione sostenibile, cioè in grado non solo di sfamare i suoi miliardi di abitanti, ma di farlo in maniera salutare e pesando il meno possibile sull'ambiente.
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Marco Ferrazzoli

L'anno si apre tra auspici e timori: l'insufficienza dei capitoli di spesa a favore dell'istruzione e della ricerca da un lato, il successo popolare di tante figure di scienziati dall'altro, la speranza che l'occasione importante dell'Esposizione sul cibo aiuti a sostenere l'innovazione come snodo di un futuro alimentare sostenibile

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Marco Ferrazzoli

In quest'ultimo numero dell'Almanacco del 2014 tentiamo un bilancio per focalizzare, alla luce delle competenze dei nostri ricercatori, alcuni dei principali eventi dell'anno. Senza pretesa di esaustività: abbiamo anzi avuto l'imbarazzo della scelta, a conferma della sempre maggior rilevanza degli aspetti tecnici e scientifici nei fatti quotidiani e fondamentali della nostra vita individuale e collettiva

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Marco Ferrazzoli

Abbiamo deciso di toccare un argomento tabu in questo numero dell'Almanacco: speriamo che i nostri lettori non siano superstiziosi e che, anziché fare gli scongiuri, leggano quello che i ricercatori del Cnr dicono di vari aspetti di un argomento ineludibile

Il poco invidiabile privilegio dell'età consente di avere ricordi e fare confronti che ai più giovani appariranno probabilmente incomprensibili. Nel 1986 mi recai in quella che allora ancora si chiamava Berlino Ovest ed ebbi davvero l'impressione di valicare un confine, molto più di quanto pure capitava, ai tempi, per passare da uno all'altro degli stati europei, non ancora unificati dal Trattato di Schengen che avrebbe liberalizzato i movimenti di uomini e merci. Per raggiungerla si traversava la Germania
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Marco Ferrazzoli

Cadde 25 anni fa. Il suo abbattimento resta uno dei grandi momenti della storia recente. Per questo, in questo Almanacco della Scienza, abbiamo voluto prenderlo come spunto di riflessione, ragionandoci assieme ad alcuni nostri ricercatori: buona lettura

Partiamo dal Festival di Genova: in corso fino al 2 novembre, conta parecchie iniziative del Consiglio nazionale delle ricerche e vanta numeri importanti, con oltre 200 mila visite nelle ultime edizioni che hanno portato un concreto ritorno in termini di maggiori iscrizioni nelle facoltà scientifiche cittadine. Un'analoga tendenza si è registrata nelle immatricolazioni statunitensi a Fisica, in questo caso attribuita al successo tra i ragazzi della sit-com 'Big Bang Theory', che ha per l'appunto come protag
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Marco Ferrazzoli

Da Genova a Brescia, da Trento alla piazza romana, le iniziative finalizzate alla comprensione e conoscenza scientifica, stanno intensificandosi ovunque e con qualunque mezzo: cinema, televisione, musei. Un fenomeno cui spesso corrisponde un concreto ritorno in termini di maggiori iscrizioni nelle facoltà scientifiche. È solo da un motivato consenso sociale che può arrivare alla ricerca l'auspicato aumento delle risorse umane e finanziarie. Ne parliamo nel Focus di questo numero dell'Almanacco dedicato alla “scienza che fa scena”