Ester Cecere, ricercatrice dell’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr, illustra le caratteristiche degli abissi marini, un luogo un cui la luce solare non penetra, la temperatura è prossima a 0ºC e la pressione idrostatica è molto forte. E di alcuni animali che qui vivono, contraddistinti da un aspetto inquietante, con occhi telescopici, bocche molto grandi, denti aguzzi e dotati di bioluminescenza
Ambiente
L’evento in Emilia Romagna che ha provocato 15 vittime, decine di migliaia di sfollati, miliardi di euro di danni, ci ricorda che la modifica operata sul territorio è la prima causa delle conseguenze che esso subisce. Occorre quindi una presa di coscienza, ci ricorda Paola Salvati, ricercatrice e divulgatrice dell’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica
Li esaminiamo nel nostro magazine, con l’aiuto delle ricercatrici e dei ricercatori del Cnr
“Abbiamo una scelta. La nostra azione, o la nostra inazione, determinerà quanto il mondo si scalda”: questo il punto chiave di tutta l’argomentazione sostenuta nel libro "Clima 2050", una guida per la responsabilità sull’ambiente. Di Susanna Corti e Annalisa Cherchi dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Cnr
Sebbene siano animali molto diversi tra loro, cetacei, pinguini e tartarughe presentano un elemento del corpo in comune: le pinne. A determinare la presenza di questa appendice è il fatto che tutti vivono in acqua o a stretto contatto con essa. Ester Cecere dell’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr, illustra come in ciascuno di essi sia avvenuta la trasformazione
Si tratta infatti di un vettore energetico e non di una fonte, connotato da uno scarso rendimento, pari a circa la metà tra energia ricevuta e restituita. Per questo è giusto studiarlo ma senza semplificazioni né pregiudizi ideologici. Questo l’atteggiamento di “Energia dall’idrogeno: a che punto siamo?”, collettanea curata da Sergio Bartalucci, presidente dell’Associazione di scienziati e tecnologi per la ricerca italiana. Con i contributi del Vice presidente del Senato Maurizio Gasparri, Marco Ferrazzoli, Agostino Mathis, Massimo Sepielli, Giulia Monteleone, Enrico Mariutti e Domenico Avella
Le ricerche zoologiche hanno rivelato che esistono ancora specie marine con caratteristiche morfologiche e anatomiche di centinaia di milioni di anni fa: vengono definiti fossili viventi. Ester Cecere dell’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr ci parla dei più famosi
Il libro “Procida, orizzonte mare” (Nutrimenti), co-curato da Raffaella Salvemini, dirigente di ricerca dell'Istituto di studi sul Mediterraneo del Cnr, e Claudio Fogu, ordinario di Italian studies all'Università della California, tratta da varie angolazioni il rapporto tra l'isola e il mare
Alcuni abitanti marini si trasformano, assumendo forme e colori che consentono loro di confondersi con l’ambiente in cui vivono, in modo da rendersi invisibili ai potenziali predatori. A descrivere i diversi tipi di metamorfosi difensive e quali specie interessano è Ester Cecere, ricercatrice dell’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr
Fino al 12 novembre il Museo di storia naturale di Pisa ospita una mostra dedicata al mimetismo e all’inganno in natura. Piccoli animali come rane, insetti foglia e ragni sono presenti dal vivo nei terrari. Proiezioni video e fotografie illustrano gli adattamenti messi a punto per nascondersi e sopravvivere nei loro habitat
Dai sedimenti dei fondali marini alle superficie dei deserti, dalle valli ghiacciate dell’Antartide alle nostre viscere, i funghi vivono in ogni angolo possibile, riuscendo a prosperare in habitat diversi grazie alle loro particolari capacità metaboliche. Lo scopriamo nel libro “L’ordine nascosto” edito da Marsilio Nodi e scritto da Merlin Sheldrake, biologo e divulgatore britannico
Come gli animali, anche questi organismi adottano la strategia del mimetismo per tutelarsi, sia per trarne vantaggi, favorendo la riproduzione. A parlarci di questo fenomeno, illustrandone alcune tra le principali forme, è Silvia Fineschi, esperta di giardini storici e vegetazione nelle aree urbane dell’Istituto di scienze del patrimonio culturale del Cnr
Ester Cecere dell’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr descrive le abilità di pesca di questo uccello acquatico. Sono le sue ottime capacità visive a renderlo un implacabile cacciatore subacqueo, un’abilità che i pescatori considerano una minaccia per la loro attività
Il regista Egidio Eronico nel suo ultimo lavoro “Amate sponde”, in sala dal 14 marzo, propone una narrazione del nostro Paese che ne evidenzia la bellezza e la ricchezza, le tante contraddizioni e le diseguaglianze. Ma le sue opere affrontano anche altri temi e raccontano personaggi diversi, come lo scienziato Ettore Majorana
La segnalazione in tempo reale di cattivi odori nell'aria da parte dei cittadini, mediante l’app del progetto Nose del Cnr, consente di attivare campionamenti sul territorio e giungere alla sorgente emissiva per prevenire fenomeni indesiderati e ridurre le molestie olfattive. Di questo innovativo sistema di controllo parla Paolo Bonasoni dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima
"Il giro del mondo nell'Antropocene" (Raffaello Cortina) è scritto da Telmo Pievani e Mauro Varotto, rispettivamente docenti di Filosofia delle scienze biologiche e di Geografia culturale dell'Università di Padova, con la collaborazione di Francesco Ferrarese, tecnico di elaborazioni geografiche dello stesso ateneo. Un racconto dell'espansione umana sulla Terra, con mappe dettagliate e schede di approfondimento scientifico
Il classico augurio, che si rivolge a chi sta per affrontare una sfida difficile, è solo uno dei tanti modi di dire che ha per protagonisti i rappresentanti di questa specie. Che abbiamo esaminato con Andrea Viviano dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri: “Le leggi di protezione della fauna gli hanno consentito di riconquistare molte aree”
Il polpo è un animale in grado di compiere, come spiega Ester Cecere dell'Istituto di ricerca sulle acque del Cnr, numerose attività complesse: riesce per esempio ad aprire bottiglie di plastica e barattoli di vetro, a fuggire dagli acquari o a costruirsi ripari per difendersi dai predatori raccogliendo oggetti dal fondo marino. È inoltre capace di riconoscere gli esseri umani e di stringere rapporti con loro. Insomma, viene da dire che “gli manca solo la parola”
Per la collana Le Grandi Voci, Dedalo edizioni ha pubblicato il volume “Il Futuro è bio?”. Con un testo snello e di semplice lettura anche per non addetti ai lavori, il libro affronta alcuni temi cruciali nel complesso e articolato dibattito che vede, spesso contrapposte, l’agricoltura biologica e l’agricoltura convenzionale, con i rispettivi sostenitori. L’autore è Silvano Fuso, dottore di ricerca in scienze chimiche, che da anni si occupa di divulgazione scientifica su argomenti legati all’importanza di questo settore disciplinare, con particolare riguardo all’analisi critica delle pseudoscienze
Filosofo della scienza, divulgatore scientifico e giornalista, Luca Sciortino scrive sulle pagine del settimanale Panorama da oltre quindici anni. Per Erickson ha pubblicato “Vita di un albero raccontata da sé medesimo”, che segue “Vita di un atomo raccontata da sé medesimo” del 2010, ora ripubblicato e già tradotto in cinese, coreano e turco
Ad assumere forma sferica sono tante realtà, dai pianeti alle cellule, dagli addobbi natalizi fino alle opere d'arte. Ma questa configurazione è presente anche in mare, per esempio con alcuni agglomerati fibrosi presenti sulle spiagge, chiamati egagropili, o alcune specie di alghe. Ne parla Ester Cecere dell'Istituto di ricerca sulle acque del Cnr
“Piccolo manuale per cercatori di nuvole” edito da Il Saggiatore, di Vincenzo Levizzani, dirigente di ricerca dell'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima del Cnr e docente di Fisica delle nubi all'Università di Bologna, racconta le meraviglie del cielo osservate con gli occhi di un bambino
Le renne, animali simbolo delle feste natalizie, sono tra le specie colpite dagli effetti del cambiamento climatico. Con Emiliano Mori dell'Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche abbiamo parlato di questi effetti. E degli altri fenomeni che minacciano l'Artico
La temperatura globale di quest'anno è stata, secondo i dati del Cnr-Isac, la più alta mai registrata dal 1800; un aumento che sta interessando anche questo periodo prenatalizio e che probabilmente si estenderà anche alle feste. Marina Baldi dell'Istituto per la bioeconomia commenta la situazione, ricordando l'urgenza di invertire la tendenza