Svanire sull’Almanacco della Scienza
Talvolta apparire sembra più importante che essere. Ma noi vogliamo occuparci del tema antitetico, di chi nasconde, scompare, intenzionalmente o meno. Lo abbiamo esaminato nel nostro magazine, in differenti declinazioni, con l’aiuto delle ricercatrici e dei ricercatori del Cnr
Viviamo in una società dell’apparire, che talvolta sembra più importante dell’essere: apparire popolari, apprezzati, riconosciuti, popolari, per essere visibili, accettati, meno soli. Una tendenza al mostrarsi narcisistico cui hanno contribuito anche la Rete e i social network, per cui ognuno di noi si trasforma in un personaggio. Questo diffuso atteggiamento edonistico è servito da spunto per la scelta del tema antitetico, “svanire”, che abbiamo affrontato sull’Almanacco della Scienza on line da oggi, esaminandolo nei suoi diversi ambiti e accezioni con il consueto supporto delle ricercatrici e dei ricercatori del Cnr.
Nel Focus Corrado Bonifazi, demografo dell’Istituto di ricerche sulla popolazione, spiega le cause all’origine del calo delle nascite, particolarmente accentuato nel nostro Paese; Ilaria Mazzini dell’Istituto di geologia ambientale e geoingegneria esamina invece il rischio di estinzione di molte specie animali; mentre nel mondo vegetale sono minacciati dal batterio della Xylella fastidiosa gli ulivi del Salento, come ricorda Maria Saponari dell’Istituto per la protezione sostenibile delle piante. L’estinzione torna in Vita di mare, dove Ester Cecere dell’Istituto di ricerca sulle acque ricorda alcuni animali marini scomparsi, e in Appuntamenti dove si parla della mostra “Felini. Eleganza letale”.
Tornando al Focus, in ambito salute Giovanni Maga, direttore del Dipartimento di scienze biomediche, ricorda la tendenza dei virus che contagiano gli esseri umani a non sparire mai completamente; Elvira De Leonibus dell’Istituto di biochimica e biologia cellulare parla invece dei meccanismi cerebrali alla base della perdita dei ricordi. Le chimiche Alessia Cosseddu e Alessia Famengo, rispettivamente afferenti all’Ufficio stampa e all’Istituto di chimica della materia condensata, illustrano le indicazioni fornite dalla sparizione di alcune “macchie” nelle reazioni organiche e i processi alla base della decomposizione della materia organica.
Il principio dell’assenza quale efficace modalità di comunicazione è spiegato da Marco Ferrazzoli, dirigente tecnologo del Cnr e giornalista; mentre Antonella Pellettieri dell’Istituto di scienze del patrimonio culturale parla di Elena Ferrante, scrittrice di successo che però non si sa chi sia veramente. Roberta Varriale dell’Istituto di studi sul Mediterraneo illustra infine un progetto teso a salvaguardare le tradizioni dell’isola brasiliana di Bom Jesus dos Passos.
Il tema torna nelle altre rubriche. Nel Faccia a faccia, con l’intervista a Federica Sciarelli, conduttrice su Rai 3 della celebre trasmissione “Chi l’ha visto?”. In Sonetti matematici, Alessandro Moriconi dell’Istituto di ingegneria del mare ricorda il mistero del fisico Ettore Majorana. In Salute a tavola, Concetta Montagnese dell’Istituto di scienze dell’alimentazione parla della perdita di alcuni ingredienti e prodotti tipici. Rita D’Amico, già ricercatrice dell’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione, commenta in Cinescienza la pellicola “Gone girl”. Nelle Recensioni, infine, i libri legati all’argomento del numero sono: “Il dubbio dei moderni” (Carocci), “The Infant Baptism” (Land University Press), “Ma tu chi sei” (Guanda), “Conversazioni dopo un funerale” (Adelphi) e “Di cose visibili e invisibili” (Codice edizioni).