
Il Museo naturalistico di Vicenza presenta un’esposizione su questi particolari insetti, come coccinelle e scarabei, per farne conoscere la bellezza e le funzioni della loro biodiversità. Apertura fino a giugno 2024
Il Museo naturalistico di Vicenza presenta un’esposizione su questi particolari insetti, come coccinelle e scarabei, per farne conoscere la bellezza e le funzioni della loro biodiversità. Apertura fino a giugno 2024
È quello rappresentato dalla transizione ecologica, il complesso processo di innovazione mirato alla decarbonizzazione dei settori produttivo, dei trasporti e delle costruzioni e allo sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente e della società. Lidia Armelao, direttore del Dipartimento di scienze chimiche e tecnologie dei materiali del Cnr, ne ripercorre i passaggi chiave e il contributo fondamentale della ricerca scientifica nell’ambito delle scienze chimiche e della scienza dei materiali nella produzione di energia pulita e nelle filiere produttive circolari e che seguono i principi della green chemistry
A ricordarcelo è l’approccio One Health, che considera quella umana, degli animali e degli ecosistemi strettamente connesse. E a questo concetto si correlano le cosiddette Scienze della vita, che comprendono l'insieme delle discipline scientifiche che studiano organismi come le piante, gli animali, gli uomini, i microrganismi. A spiegarcelo, Danilo Porro, direttore dell’Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare (IBFM) del Cnr
Fabio Trincardi, direttore del Dipartimento di scienze del sistema terra e tecnologie per l’ambiente del Cnr, evidenza la crisi della biodiversità sul nostro pianeta, giunta a un livello preoccupante, come testimoniano le tante specie scomparse. Una situazione che induce a parlare addirittura del rischio di una sesta estinzione di massa
Il dibattito tra scienza e società civile è spesso caratterizzato da un sottofondo di sfiducia, ne abbiamo avuto un esempio durante i due lunghi anni di pandemia, ma anche nel quotidiano dibattito sulle cause del riscaldamento globale. “Lo storytelling nella comunicazione scientifica sulla crisi climatica”, edito da Cnr Edizioni, riflette sull’importanza del linguaggio da utilizzare nella comunicazione scientifica, con particolare attenzione alla questione climatica
C’è tempo sino al 15 aprile 2024 per partecipare al concorso fotografico rivolto agli studenti delle scuole superiori toscane per valorizzare la natura e l’osservazione delle biodiversità. Si possono inviare più fotografie, la partecipazione è gratuita
Riuscire a ottenere energia pulita a costi contenuti è un obiettivo importante da raggiungere per ridurre le spese destinate a questo settore. L’Istituto di nanotecnologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Nanotec) è impegnato in questo ambito con un progetto di ricerca che utilizza le molecole bio-ispirate nei dispositivi di stoccaggio energetico. Ce ne parla la coordinatrice Luisa De Marco dell’Istituto di nanotecnologia del Cnr
Quando si parla di paleontologia e di fossili non ci si riferisce a centinaia di anni bensì a milioni di anni. E così, volendo celebrare anche in questa rubrica un centenario, Ester Cecere dell’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr tratta di un ittiosauro vissuto 100 milioni di anni fa e di altri che invece allora si estinsero
Il concetto di sostenibilità ci permette di poter guardare con maggiore speranza al futuro o semplicemente di immaginare un “mondo migliore”. È applicabile alle questioni sociali, ambientali, economiche, temi strettamente interconnessi che non possono realizzarsi separatamente, ma che devono essere analizzati nella loro fattispecie. Di economia circolare abbiamo parlato con Giorgio Matteucci, direttore dell’Istituto per la bioeconomia (Ibe) del Consiglio nazionale delle ricerche
È quanto consente di fare la ricerca nel settore del patrimonio culturale, finalizzata a preservare, comprendere e valorizzare questa importante eredità culturale. Ma anche a garantire la sostenibilità ambientale e a favorire una società più equa. A illustrare le numerose potenzialità racchiuse negli studi in questo ambito è Costanza Miliani, direttrice dell’Istituto di scienze del patrimonio culturale
Dall'inchiesta di Presa Diretta che ha vinto il Prix Italia 2023 nasce un libro che segue tutto il ciclo di vita dei materiali sintetici e scandaglia gli aspetti più controversi del conseguente inquinamento. Dalle emissioni di CO2 alla difficoltà di riciclare, dai rifiuti finiti in discariche illegali fino alla presenza di microplastiche nel corpo umano attraverso respirazione o ingestione
Ester Cecere dell’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr parla della storia e delle possibilità offerte da questo mezzo, che permette di esplorare gli abissi marini, svelandone la biodiversità e consentendo di cercare qui preziose fonti di idrocarburi
Tutti abbiamo sentito parlare dell'effetto serra e di come la civiltà moderna ne sia responsabile. Oltre a focalizzare il problema, Luigi Cavaleri e Alvise Benetazzo dell’Istituto di scienze marine del Cnr di Venezia, vogliono qui fotografare le conseguenze, anche per la vita negli oceani grazie ai quali, nel contempo, ci viene dato un po' più di tempo per modificare il nostro stile di vita
Molte specie viventi potrebbero scomparire. Nella “lista rossa” degli animali e vegetali in pericolo dell’Iucn compaiono il 27% dei mammiferi, il 41% degli anfibi, il 36% dei coralli costruttori di barriere. Tale fenomeno ha una funzione evolutiva e nel passato, in cinque casi, è avvenuto per cause naturali. Oggi entrano in gioco anche inquinamento, cambiamenti climatici e distruzione degli habitat. A parlarcene, Ilaria Mazzini dell’Istituto di geologia ambientale e geoingegneria
Presso il Museo di storia naturale dell’Università a Pavia una mostra permette di scoprire il mondo di leoni, tigri e leopardi. Animali tassidermizzati, video e modelli a grandezza naturale consentono di far rivivere ai visitatori le storie di questi mammiferi, da sempre fondamentali negli ecosistemi del Pianeta e oggi fortemente minacciati. Apertura sino al 10 settembre
La biologa Ester Cecere dell’Istituto di ricerca sulle acque del Consiglio nazionale delle ricerche ricorda alcuni animali marini estinti: dalla foca monaca dei Caraibi alla ritina di Steller, fino al lipote. All’origine della loro scomparsa ci sono varie cause, tra le quali la caccia per ricavare cibo, grasso e pelli
Talvolta apparire sembra più importante che essere. Ma noi vogliamo occuparci del tema antitetico, di chi nasconde, scompare, intenzionalmente o meno. Lo abbiamo esaminato nel nostro magazine, in differenti declinazioni, con l’aiuto delle ricercatrici e dei ricercatori del Cnr
In “Ecovisioni”, pubblicato da Edizioni Ambiente, il giornalista e divulgatore Marco Gisotti parla di ambiente attraverso la cinematografia, consigliando 150 film per formare il pubblico sull’argomento
Ester Cecere, ricercatrice dell’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr, illustra le caratteristiche degli abissi marini, un luogo un cui la luce solare non penetra, la temperatura è prossima a 0ºC e la pressione idrostatica è molto forte. E di alcuni animali che qui vivono, contraddistinti da un aspetto inquietante, con occhi telescopici, bocche molto grandi, denti aguzzi e dotati di bioluminescenza
L’evento in Emilia Romagna che ha provocato 15 vittime, decine di migliaia di sfollati, miliardi di euro di danni, ci ricorda che la modifica operata sul territorio è la prima causa delle conseguenze che esso subisce. Occorre quindi una presa di coscienza, ci ricorda Paola Salvati, ricercatrice e divulgatrice dell’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica
Li esaminiamo nel nostro magazine, con l’aiuto delle ricercatrici e dei ricercatori del Cnr
“Abbiamo una scelta. La nostra azione, o la nostra inazione, determinerà quanto il mondo si scalda”: questo il punto chiave di tutta l’argomentazione sostenuta nel libro "Clima 2050", una guida per la responsabilità sull’ambiente. Di Susanna Corti e Annalisa Cherchi dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Cnr
Sebbene siano animali molto diversi tra loro, cetacei, pinguini e tartarughe presentano un elemento del corpo in comune: le pinne. A determinare la presenza di questa appendice è il fatto che tutti vivono in acqua o a stretto contatto con essa. Ester Cecere dell’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr, illustra come in ciascuno di essi sia avvenuta la trasformazione
Si tratta infatti di un vettore energetico e non di una fonte, connotato da uno scarso rendimento, pari a circa la metà tra energia ricevuta e restituita. Per questo è giusto studiarlo ma senza semplificazioni né pregiudizi ideologici. Questo l’atteggiamento di “Energia dall’idrogeno: a che punto siamo?”, collettanea curata da Sergio Bartalucci, presidente dell’Associazione di scienziati e tecnologi per la ricerca italiana. Con i contributi del Vice presidente del Senato Maurizio Gasparri, Marco Ferrazzoli, Agostino Mathis, Massimo Sepielli, Giulia Monteleone, Enrico Mariutti e Domenico Avella