Un puzzle sui primordi della vita
Gian Francesco Giudice, direttore del dipartimento di fisica teorica del Cern di Ginevra e accademico dei Lincei, in “Prima del Big Bang” edito da Rizzoli, racconta come è iniziato l’universo, ma anche cosa sia avvenuto prima, quando c’era il vuoto e tanta energia
Gian Francesco Giudice, autore di “Prima del Big Bang” (Rizzoli), descrive nel prologo come nasce l’idea del volume: “Mi piace viaggiare in treno, riesco a concentrarmi molto meglio che nel silenzio del mio ufficio. La presenza di tanti sconosciuti, che casualmente si siedono vicino a me e poi scompaiono per sempre scendendo alla stazione successiva, favorisce l’attenzione verso ciò che leggo… A volte, tuttavia, si fanno incontri curiosi”. E racconta come al ritorno da una conferenza di fisica, mentre leggeva un articolo di cosmologia quantistica, sollevando gli occhi, vede una bambina che lo fissa e “con spontanea confidenza che solo i bambini sanno avere”, gli chiede: “Cosa stai leggendo? Preso alla sprovvista, non trovai di meglio che rispondere, la storia dell’Universo”.
Proprio questo tema tratta l’autore nel suo libro, attraverso la scienza, la storia della scienza e la storia del pensiero, ripercorrendo il dibattito che ha animato la comunità di fisici e di astronomi di fronte all’ipotesi del Big Bang. “È stato il risultato di un sottile lavoro da detective, in cui sono stati raccolti tasselli da ogni ambito scientifico - dal microscopico mondo delle particelle elementari fino all’esplorazione astronomica - per poi rimetterli nel puzzle che ricostruisce i primordi dell’Universo”.
Un’avventura a ritroso nel tempo, che narra cosa ha causato l’inizio di quella miscela spazio, tempo e materia, di 13,8 miliardi di anni fa. Ma l’autore cerca di descrivere anche cosa sia successo prima, come la scienza abbia fatto enormi progressi negli ultimi anni, combinando osservazioni astronomiche con le conoscenze di fisica delle particelle e ricostruendo un quadro convincente dei processi che lo hanno avviato. “Io ho cercato di offrire al lettore la storia più completa che la scienza ci permetta di raccontare oggi”.
“Ma prima del Big Bang cosa c’era? Lo spazio vuoto”. Gian Francesco Giudice chiarisce che il vuoto in fisica è un concetto diverso dal nulla. “Il vuoto primordiale nasconde nella trama dello spazio-tempo una strana forma di energia, che chiamiamo appunto energia del vuoto ed ha una caratteristica che la rende unica: esercita una gravità al contrario. Invece di essere attrattiva, la gravità diventa repulsiva. Di conseguenza lo spazio comincia a dilatarsi sempre più rapidamente, in un processo a catena che alimenta una furiosa espansione. In un quadriliardesimo di nanosecondo, uno spazio non più grande di un virus Covid si estende quanto l'universo oggi osservabile. Questa fase viene chiamata inflazione e precede il Big Bang”.
Il libro mette insieme elementi di ricerca scientifica con un'immagine dell'universo primordiale. Ma rappresenta anche un punto di partenza per nuove avventurose ipotesi, tra cui quella che il nostro universo sia solo una goccia di un immenso oceano, chiamato multiverso. “Un terreno scivoloso su cui non è facile muoversi…poiché il multiverso vive ancora nello sfuggente mondo delle ipotesi”.
Titolo: Prima del Big Bang
Categoria: Saggi
Autore: Gian Francesco Giudice
Editore: Rizzoli
Pagine: 252
Prezzo: 19,00