L'idea centrale del libro “La singolarità è più vicina” (Apogeo), è la "legge dei ritorni accelerati", un concetto che sostiene che ogni progresso tecnologico apre la strada a nuovi avanzamenti, creando una sorta di effetto a catena in cui ogni scoperta non solo migliora ciò che esiste già, ma rende possibili scoperte ancora più avanzate. Quindi, se un progresso tecnico avviene quest’anno, si genera un circolo virtuoso che porta a nuovi sviluppi ancora più rapidi l'anno successivo, creando un'accelerazione esponenziale. Il risultato è un mondo in cui ogni anno vediamo un numero sempre maggiore di invenzioni e innovazioni.
Altrettanto importante è l'idea che la nostra stessa natura, e il ruolo dell’essere umano nella società, stiano per essere radicalmente ridefiniti grazie alle tecnologie emergenti. I confini tra uomo e macchina stanno diventando sempre più sfumati. In particolare, l’autore, Ray Kurzweil, racconta come l'Intelligenza artificiale (AI), applicata alla biologia, possa rivoluzionare campi come la medicina e la salute. “Grazie all'AI, sarà possibile progettare farmaci più efficaci, e i simulatori biologici - che emulano il comportamento dei sistemi biologici - diventeranno così avanzati da consentire la sperimentazione di trattamenti in tempo reale, riducendo enormemente il tempo e i costi rispetto ai metodi tradizionali”.
L’autore prevede anche un cambiamento profondo nell'economia e nella società. La tecnologia esponenziale, in particolare nel campo delle nanotecnologie, promette di rendere disponibile energia sostenibile e abbondante. “Le celle fotovoltaiche, per esempio, potrebbero diventare molto più efficienti grazie all’introduzione di nanotubi e nanofili che migliorano la capacità di assorbire fotoni e generare energia. Questo ridurrebbe drasticamente la dipendenza dai combustibili fossili, contribuendo a un futuro energetico più pulito”.
Allo stesso tempo, l'automazione porterà cambiamenti radicali nel mercato del lavoro. Sebbene le nuove tecnologie possano creare un'enorme prosperità, esse potrebbero anche sconvolgere l'economia globale, costringendo la società a ripensare il lavoro stesso. Kurzweil suggerisce che, piuttosto che concentrarsi su un mondo dove il lavoro è la misura del valore umano, dovremmo immaginare una società in cui le persone sono libere di progettare il proprio futuro, in un contesto di abbondanza e solidarietà. Inoltre, le interfacce cervello-computer potrebbero aprire nuove possibilità per l’espressione artistica, la scoperta scientifica e la riflessione filosofica.
Tuttavia, non nasconde i pericoli legati a questi sviluppi. L’accelerazione delle tecnologie, se da un lato promette enormi benefici, dall’altro porta con sé anche minacce. Per esempio, i progressi nell’ingegneria genetica potrebbero permettere la creazione di virus estremamente pericolosi, con implicazioni devastanti per la salute globale. E le tecnologie avanzate, come quelle nel campo delle nanotecnologie, potrebbero essere utilizzate per creare armi altamente distruttive.
In sintesi, Kurzweil ci offre una visione ottimistica, ma anche cauta, del futuro. Da un lato, l'adozione delle tecnologie esponenziali potrebbe migliorare drasticamente la qualità della vita, risolvere problemi globali come la scarsità di risorse e promuovere l'uguaglianza sociale; dall'altro, i rischi connessi a questi sviluppi richiedono una gestione attenta e una riflessione etica sulle implicazioni delle nostre scelte tecnologiche. L’autore, insomma, ci invita ad abbracciare il cambiamento, ma anche a restare vigili riguardo alle sue potenziali insidie.
Titolo: La singolarità è più vicina
Categoria: Saggi
Autore: Ray Kurzweil
Editore: Apogeo
Pagine: 390
Prezzo: 25,00
