Fisiche o immateriali, le impronte raccontano il passaggio dell’uomo, della natura e del tempo. In questo numero dell’Almanacco della Scienza, le ricercatrici e i ricercatori del Cnr analizzano tracce antiche e contemporanee, dalla memoria al clima, dalla materia alla vita. Studiare le impronte significa provare a comprendere la realtà e assumersi una responsabilità verso il futuro. Perché ogni segno lasciato oggi contribuisce a costruire il mondo di domani
Questo bacino, celato al Polo Sud sotto metri di ghiaccio perenne, rappresenta una straordinaria capsula del tempo biologica, un archivio naturale che custodisce le tracce della vita antica e che potrebbe rivelare informazioni fondamentali sui meccanismi di sopravvivenza in condizioni estreme, come quelle delle lune ghiacciate di Giove e Saturno. Ce ne parla Francesco Smedile dell’Istituto di scienze polari del Cnr
Per affrontare il riscaldamento globale è essenziale capire quanto le singole attività umane contribuiscano alle emissioni di gas serra. Per farlo si utilizza l’impronta di carbonio, un indicatore che misura in modo sistematico la quantità totale di CO₂ e di altri gas serra emessi nell’atmosfera. Ce ne parla Lidia Armelao, ricercatrice e direttrice del Dipartimento scienze chimiche e tecnologie dei materiali del Cnr
Il cibo che portiamo in tavola ogni giorno ha una storia che inizia molto prima del piatto: nei campi, nelle serre, negli allevamenti. Una storia che incrocia quella del cambiamento climatico, della scarsità d’acqua e della perdita di biodiversità. Di questo equilibrio fragile e delle soluzioni possibili parliamo con Silvano Fares, direttore del Dipartimento di scienze bio-agroalimentari del Cnr
Non tutto quello che viviamo e ci capita rimane in maniera identica nel nostro cervello, alcune cose permangono a lungo, altre invece si perdono. Le cause per cui questo si verifica sono molte e differenti, come spiega Elvira De Leonibus, ricercatrice dell’Istituto di biochimica e biologia cellulare del Cnr
L'identificazione e la caratterizzazione dei tessuti biologici richiedono metodi analitici di elevata specificità e sensibilità e, in questo contesto, l'approccio dell’impronta molecolare si sta affermando come frontiera diagnostica rivoluzionaria. Per meglio comprendere in cosa consiste ne abbiamo parlato con Marco Laurino dell’Istituto di fisiologia clinica del Cnr
Uno degli obiettivi più ambiziosi della scienza è imitare i meccanismi biologici e naturali. Ne abbiamo alcuni esempi nelle ali degli aerei, progettate imitando la forma di quelle degli uccelli, o nei materiali autoguarenti ispirati alla capacità della pelle di rigenerarsi. Con la tecnologia dei polimeri a impronta molecolare (Mip) entriamo nel mondo dei materiali intelligenti, progettati per riconoscere selettivamente una molecola specifica. Questa tecnica, ispirata ai meccanismi naturali, è usata per rilevare contaminanti in acqua e cibo, nell’analisi forense e persino in medicina. A raccontarci questa nuova frontiera è Caterina Cristallini dell’Istituto per i processi chimico fisici del Cnr
I difetti topologici sono irregolarità in cui l’ordine si interrompe e rivela qualcosa sulla struttura del sistema, che si tratti delle linee di un’impronta digitale o dell’orientamento molecolare nei cristalli liquidi attivi. Ne abbiamo parlato con Adriano Tiribocchi dell’Istituto per le applicazioni del calcolo del Cnr
Dalle grotte europee al Sahara, dalle Americhe all’Australia, le impronte di mani raccontano una delle più antiche forme di autorappresentazione umana. Con Giulio Lucarini dell’Istituto di scienze del patrimonio culturale del Cnr esploriamo il significato, i rituali e i misteri di un gesto che attraversa continenti e millenni
I cibi che mettiamo nel piatto, i loro condimenti e la loro preparazione influenzano in modo profondo, sia positivamente che negativamente, la nostra salute, contribuendo al nostro benessere o allo sviluppo di disturbi più o meno gravi. Con Concetta Montagnese dell’Istituto di scienze dell’alimentazione del Cnr abbiamo visto quali sono le scelte corrette da fare a tavola
All’inizio del nuovo millennio il regista britannico Christopher Nolan, coadiuvato alla scrittura dal fratello Johnatan, esce al cinema con “Memento”, film tortuoso, che accavalla il vissuto e l’immaginato del protagonista Leonard, colpito da amnesia anterograda conseguentemente a un trauma subito. Come questa condizione neurologica, che non permette ai nuovi ricordi di stabilizzarsi nella memoria, impatti e condizioni la vita delle persone che ne sono affette lo descrive Anna Lo Bue, neuropsichiatra dell’Istituto di farmacologia traslazionale del Cnr
A lasciare tracce in questo habitat sono i fossili. E questi segni possono essere sia di origine biologica, lasciate cioè da esseri viventi, sia abiologica, ossia generati da un’azione fisica. A parlarcene è Ester Cecere, già ricercatrice dell’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr
È forse l’impronta umana più famosa della storia, ma non si trova sulla Terra. Stiamo parlando di quella impressa dallo stivale dall’astronauta Buzz Aldrin, della missione “Apollo 11”, che calpestò il suolo lunare il 20 luglio 1969. Quell’impronta è verosimilmente ancora lì, praticamente immutata. Ma come è possibile dopo più di 50 anni? Ce lo spiega Katia Genovali, astrofisica e ricercatrice dell’Istituto di scienza e tecnologie dell'informazione del Cnr
In fisica, per rappresentare un campo vettoriale, si tracciano le linee di campo, che sono delle linee le cui tangenti in ogni punto sono parallele al vettore del campo stesso, con cui condividono anche il verso. Esse rappresentano una sorta di impronta della deformazione che il campo, di per sé invisibile, genera sullo spazio. Le più note sono forse quelle relative a un campo magnetico, visualizzabili anche sperimentalmente, utilizzando della limatura di ferro sparsa su un foglio di carta posizionato sopra a un magnete. Di questo parla il componimento in romanesco di Alessandro Moriconi dell’Istituto di ingegneria del mare del Cnr
Sarà dedicata ai fossili, la mostra allestita presso Velletri, vicino Roma, che permetterà al pubblico di ammirare reperti di grande interesse, tra cui calchi e ricostruzioni esclusive, e numerosi fossili di specie animali. L’esposizione è visitabile fino al 27 febbraio
Alessandro Donati, Maestro dello sport, membro dei quadri della Fidal con una trentennale esperienza di allenatore delle squadre nazionali di atletica leggera, è un esperto a livello mondiale per quanto concerne il doping, di cui ha denunciato i rischi che corrono gli atleti e gli interessi economici che girano intorno al mondo dello sport, pagando con l’allontanamento dal sistema sportivo per molto tempo. Lo incontriamo durante le sessioni di allenamento degli atleti della nazionale italiana di canoa e kayak presso le strutture dell’Istituto di ingegneria del mare del Cnr di Roma, in vista delle Olimpiadi del 2028
È in corso a Roma fino al 23 gennaio, la prima edizione di una mostra scientifica e interattiva dedicata al più remoto, freddo e ventoso dei continenti, l’Antartide. È aperta alle scuole e per la prima volta, in via eccezionale, al pubblico generico, presso la sede centrale del Consiglio nazionale delle ricerche
Si è conclusa, presso la sede centrale del Cnr, l’edizione 2025 del Premio Dosi per la promozione della cultura scientifica e la valorizzazione delle migliori opere di divulgazione pubblicate nell’ultimo anno. Il titolo di vincitore assoluto è andato a Telmo Pievani e a Giuseppe Remuzzi; per gli under 35 ha vinto Martina Benedetti; per la sezione ragazzi Susanna Mattiangeli. Il concorso è stato promosso dall’Ail e patrocinato dal Cnr
Presentato presso l’Ospedale Gemelli di Roma il cortometraggio di medicina narrativa realizzato dai pazienti dell’Oncologia pediatrica. Girato interamente in ospedale, ha permesso ai ragazzi di raccontare la loro esperienza in modo attivo, trasformando le difficoltà in risorse
Due giorni di incontri, il 19 e 20 dicembre, a Roma, con il festival “Là Fuori OFF”, in cui si parla di salute, diritti e benessere per tutti. Il percorso mette al centro la salute pubblica attraverso i vari linguaggi della ricerca scientifica, della medicina, dell’arte e dell’attivismo. Un invito a parlare di cura come bene comune. Gli eventi sono gratuiti
Fino al 30 maggio il Muse organizza, al rinato Palazzo delle Albere di Trento, una mostra che riflette su umanità, ambiente e tecnologia nel Trentino del ‘500 con reperti, volumi rari e strumenti antichi che raccontano storie di trasformazione e innovazione
Il volume “2050 la guerra dei ghiacci” (ItaliensPR edizioni) evidenzia in profondità le complesse dinamiche della regione artica. Vengono esplorate le implicazioni del disgelo - come l'apertura di nuove rotte commerciali e l'accesso a immense risorse minerarie - in un contesto di crescente militarizzazione. L'opera tratta le innovazioni tecnologiche volte alla mitigazione del clima e le gravi conseguenze del cambiamento sul fragile ecosistema e sulle popolazioni indigene, inclusi i rischi sanitari derivanti dal disgelo del permafrost
"Osservatorio Artico", primo giornale italiano dedicato all’Artico e alla regione polare, con il dossier “Northern Sea Route” delinea con rigore tecnico-scientifico le recenti evoluzioni sulla Northern Sea Route (la rotta marittima di nord-est nelle acque artiche russe). Il settore marittimo italiano e mediterraneo guarda alla nuova rotta artica con curiosità, scetticismo e possibile preoccupazione. Il Mediterraneo acquista, a livello economico, sempre maggior peso per la particolare rilevanza strategica, ma un insieme di fattori potrebbe iniziare a ridurre il peso del sistema logistico della rotta consuetudinaria, facilitando la crescita del percorso della Northern Sea Route
Nella nostra epoca sembra ormai impossibile lavorare, studiare e vivere senza applicazioni di Intelligenza Artificiale (AI). Le opinioni al riguardo sono varie e contrapposte: c’è chi la considera il futuro dell’umanità e chi, invece, la identifica come una minaccia, responsabile della scomparsa di molti ruoli lavorativi. Il saggio “E tu l’hai capita l’AI?” (Apogeo) vuole fare chiarezza sull’argomento, spiegando in maniera semplice i limiti, i rischi e le potenzialità
A cura di Isabella Schiavone, “Lavoro tossico” (Nutrimenti) è un viaggio doloroso in quegli ambienti di lavoro che nessuno vorrebbe mai frequentare e che invece sembrano sempre più diffusi. Il volume, con la prefazione di Gianni Riotta, è scritto con uno stile diretto e un ritmo coinvolgente
Davide Battisti nel suo volume “Bioetica”, che ricostruisce l’evoluzione di questa materia, ci spiega come questa disciplina ci riguardi tutti, dal momento che comprende ogni aspetto dell’esistenza: dalla nascita al termine della vita, fino all’Intelligenza Artificiale
“Sull’eguaglianza di tutte le cose”, va dalla “struttura relazionale della realtà” a due domande essenziali: “Cosa esiste? Come funziona la scienza?”. In 214 pagine della Piccola Biblioteca Adelphi dove il tono è sereno, ma con alcuni presupposti non banali, per arrivare a “modificare i concetti con cui siamo abituati a organizzare la realtà, ad abbandonare certezze e rinunciare a fondamenti ultimi”
Vincenzo Barone dedica un saggio al dibattito suscitato dal libro dello scrittore siciliano sulla scomparsa del fisico, sugli studi condotti da Fermi e dai “Ragazzi di via Panisperna”, sulle responsabilità della scienza. Hiroshima e Nagasaki sono il “peccato originale” della scienza contemporanea?
Il libro “Breve storia dei buchi neri” (Apogeo) di Rebecca Smethurst, conosciuta anche come Dr Becky, spiega in modo appassionato e coinvolgente uno dei fenomeni più strani ed enigmatici del nostro universo: i buchi neri. Un “racconto cosmico” che ripercorre cinquecento anni di scoperte scientifiche in astronomia e astrofisica. È un saggio per chi desidera capire i buchi neri senza essere un astrofisico