Saggi

A cura di
Patrizio Mignano
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M. F.

A 50 anni dalla scomparsa, si ricorda l'artista partenopeo con una biografia scritta da Giancarlo Governi, con la mostra ‘Totò genio' e con l'assegnazione della laura ad honorem conferita dall'Università Federico II

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Luisa De Biagi

Giovanni Caprara, giornalista scientifico del Corriere della sera, nel volume 'Rosso Marte' propone un racconto delle osservazioni e delle imprese condotte per la conquista del quarto pianeta del sistema solare

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Marco Ferrazzoli

È quanto emerge dall'‘Annuario scienza tecnologia e società', che riporta i dati emersi dall'indagine sulle conoscenze scientifiche degli italiani: crescono le risposte corrette, ma ancora un terzo degli italiani crede che il Sole sia un pianeta. L'Annuario 2017 di Observa sarà presentato presso la sede centrale del Cnr in Aula Marconi, lunedì 10 aprile dalle ore 11.00

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Laura Anderlucci

Metodo scientifico e tecnologia costituiscono il mezzo più potente di cui l'uomo dispone per discernere tra fatti e fantasie, tra razionale e irrazionale. È importante quindi che ci sia dialogo tra scienziati e pubblico, come sottolinea Maria Luisa Villa, ricercatrice dell'Itb-Cnr, in 'La scienza sa di non sapere per questo funziona', volume vincitore dell'edizione 2016 del Premio nazionale di divulgazione scientifica  

Copertina del volume Non ho l'età
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Rita Bugliosi

In 'Non ho l'età', il giornalista Giangiacomo Schiavi e il geriatra Carlo Vergani affrontano il tema dell'accresciuta longevità della popolazione italiana, rilevando le criticità, ma anche le opportunità che la situazione offre

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Marco Ferrazzoli

In ‘Il potere della cucina', Francesco Antinucci, ricercatore dell'Istc-Cnr, esamina le figure di tre grandi cuochi vissuti in tre differenti epoche: Umanesimo, Rinascimento e Barocco

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Saggi: Bambini
Sandra Fiore

Il volto evocato con le parole nei romanzi spesso si imprime nella nostra fantasia molto più di quello di persone conosciute. Il segreto è nella tecnica di scrittura che poeti e romanzieri hanno affinato per rendere i moti più sottili del viso, espressioni dell'animo. Un saggio di Patrizia Magli, docente di semiotica presso le Università di Bologna e Venezia, prende in esame, attraverso esempi letterari, le modalità del ritratto e dell'autoritratto, da Alessandro Manzoni a Virginia Wolf

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Alessandro Bassetta

472 eventi e scoperte scientifici che hanno determinato cambiamenti epocali e hanno segnato la storia dell'umanità. È quanto propone il volume 'La scienza giorno per giorno. 1861-2015', della giornalista e biologa Mirella Delfini

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Alessia Bulla

Il volume, una conversazione tra il neuroscienziato Giacomo Rizzolatti e il giornalista Antonio Gnoli, parte dalla scoperta dei neuroni specchio per affrontare temi diversi, quali filosofia, storia, psicologia, società

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Saggi
Alessia Cosseddu

'Bufale cosmetiche' di Andrea Fratter, docente presso il corso di perfezionamento in Farmacologia clinica dell'Università di Padova, fa parte della collana 'Synthesis: il farmaco e la sua chimica', una raccolta di volumi dedicati alla divulgazione, alla didattica e all'approfondimento scientifico di discipline che, a partire dalla chimica farmaceutica, coinvolgono materie affini quali la farmacologia, la bioinformatica e la biochimica

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Marco Ferrazzoli

Lo storico Simon Schama sosteneva: “Anche i paesaggi che crediamo più indipendenti dalla nostra cultura possono, a una più attenta osservazione, rivelarsene invece il prodotto”. Il saggio 'La natura è inattuale. Scienza, società e catastrofi nel XXI secolo' di Antonio Camorrino, edito da Ipermedium e arricchito da uno stimolante saggio introduttivo di Gianfranco Pecchinenda, propone di applicare lo stesso paradigma all'idea di natura. E, contrapponendosi all'idea aristotelica dell'uomo come “animale naturale”, lancia una provocatoria riflessione: “Si potrebbe concludere, anche a seguito della lettura di questo libro, che la Natura non esiste”.

Quindi anche foreste, fiumi e montagne sono soggetti alle stesse variazioni socio-storiche di tutti i prodotti culturali? Per comprendere la provocazione bisogna partire dalla critica mossa dal saggio alla “grande narrazione ecologista” oggi imperante. Il che non vuol dire affatto contestare la richiesta di comportamenti più sostenibili e morigerati, ma riportare la guida dei nostri comportamenti a un'etica pura, svincolata dalle astrazioni che costruiamo intorno al nostro pianeta e agli esseri viventi che lo coabitano con noi umani. Il concetto viene espresso dagli autori con poche parole: chiare, coraggiose e controcorrente. “Il fatto che, al di là del cosiddetto Senso Comune, l'Animale e la Natura non esistano, non implica affatto che il comportamento degli uomini debba prescindere da considerazioni inerenti ai molteplici elementi che compongono ciò che noi 'culturalmente' definiamo il mondo degli animali e della natura. Entriamo però qui in un ambito di riflessione di tipo diverso da quello affrontato in questo volume; ci troviamo di fronte, infatti, a questioni che investono l'etica e la morale”.

L'approccio di Camorrino e Pecchinenda discende da quello di opere e teorie fondamentali come il “processo di civilizzazione” di Norbert Elias e il “principio responsabilità” di Hans Jonas, incrocia il principio di cautela che oggi guida molte azioni individuali, collettive e pubbliche e approda a un'altra considerazione originale quanto convincente: attraverso il progresso tecnico-scientifico, “l'uomo ha di molto ridotto il carattere di imponderabilità e di costante minaccia” che aveva per lunghissimo tempo caratterizzato il mondo, ma proprio ponendo la natura sotto il proprio presunto controllo, epurandola dalla sua giustificazione metafisica, ha prodotto “una conoscenza distaccata, razionale, volta all'individuazione di relazioni causali ordinate, rigorose e prevedibili”.

Il paradossale effetto del combinato disposto tra tecnicizzazione e individualismo è che, avendo ridotto o addirittura annullato l'idea di imponderabilità dell'ambiente, abbiamo specularmente accentuato la presunzione di essere i motori di qualunque evoluzione o modifica. Ormai riconduciamo alla sfera antropogenica molti stati di fatto e processi che, più semplicemente, “in passato erano concepiti come natura”. Un'alluvione, un temporale, un'ondata di caldo, un animale che uccide un essere umano o ne viene ucciso, scatenano inflessibilmente domande quali: “Di chi la colpa? […] Quali i mezzi, quali i danni? Quale il risarcimento? Quale la riparazione?”. Anche “situazioni e stati di fatto […] vengono considerati conseguenze di decisioni” e si pretende di porre loro rimedio o di anticiparli con l'“attività di prevenzione […] nella sfera che si è rivelata insufficientemente protetta”, fino all'inseguimento dell'irraggiungibile rischio zero.

In sostanza il progresso scientifico-tecnologico appare del tutto inadeguato a rispondere alla richiesta di “senso” dell'età contemporanea, conclude il saggio, suggerendo di non affidare “qualsiasi evento all'universo tecnico” e limitarsi, se non a un rassegnato “Era scritto che dovesse andare così”, a un più equilibrato “La scienza rintraccerà i nessi causali che hanno determinato quanto accaduto e impedirà che ciò ci si ripeta”.

Alcune espressioni del saggio paiono francamente eccessive, per esempio quelle su “il tribunale della Ragione” o sulla “dissoluzione del legame tra Cielo e Terra”. Ma chi fa ricerca sa bene quanto certi richiami alla cautela siano opportuni e quanto siano viceversa dannosi gli eccessi di retorica prometeica. È senz'altro opportuno distinguere una corretta, realistica idea di innovazione dalla visione vetero-positivista secondo cui: “Gli esseri umani, grazie alla scienza e alle sue applicazioni, dominano la sfera naturale trasformandola in un ambiente non più imperscrutabile e minaccioso ma, bensì, assoggettabile al controllo”. Questo non vuol dire affermare una “essenza amorale della tecnica” e della scienza ma, proprio all'opposto, riportare nell'alveo dell'etica la responsabilità dei comportamenti che assumiamo nei confronti del cosiddetto ambiente naturale, il quale merita il nostro rispetto al di là delle conseguenze negative che i nostri gesti possono determinare.

 

 

titolo: La natura è inattuale. Scienza, società e catastrofi nel XXI secolo’
categoria: Saggi
autore/i: Camorrino Antonio 
editore: Ipermedium
pagine: 236
prezzo: € 18.00

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Isabella Cioffi

Nel volume 'Cavie?' gli autori sottolineano l'importanza della sperimentazione in vivo, che ha migliorato le nostre condizioni di vita e ha apportato benefici anche alle altre specie viventi

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S.L.

Il volume racconta del rapporto tra i due scienziati, passato da una fase di intensi scambi epistolari a una brusca rottura. E ad allontanarli sono state proprio le teorie che li hanno resi grandi protagonisti della ricerca scientifica

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Andrea Lombardinilo

Il volume propone un viaggio accurato e sorprendente nell'università italiana e fotografa alcune strategie sviluppate dagli atenei italiani e stranieri per promuovere il proprio brand

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Alessia Bulla

Usare le neuroscienze per spiegare perché il cinema provoca nello spettatore forte coinvolgimento. È quanto hanno fatto il neuroscienziato Vittorio Gallese e il docente di cinema Michele Guerra, che riportano i risultati delle loro ricerche nel volume 'Lo schermo empatico', edito da Cortina