L'applicazione Openalpsmap-Progetto Dolomia, realizzata con la collaborazione dell'Istituto di geologia ambientale e geoingegneria del Cnr, raccoglie, localizza e fa scoprire, anche dal proprio pc o smartphone, il patrimonio naturalistico dell'area, la cui caratteristica ha condizionato la storia delle popolazioni locali. Il progetto si allinea al trend del geoturismo, per scoprire le peculiarità dei paesaggi attraverso i sentieri tematici e dedicati ai quattro elementi
Focus
A tutti è nota l'emblematica capacità di cambiare colore di questo animale, che però non è l'unico a ricorrere a tale stratagemma, utilizzato per vari scopi: dall'integrazione nel proprio ambiente alla termoregolazione, dalla fotoprotezione alla comunicazione. Ne abbiamo parlato con Paolo Colangelo dell'Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Cnr
Lo studio dei colori può aiutare a comprendere meglio il comportamento umano nel passato? È quanto ha provato a indagare un team di ricerca italo-egiziano di cui fa parte un ricercatore dell'Istituto di scienze del patrimonio culturale del Cnr di Roma, che ha analizzato le pitture rupestri della Grotta dei nuotatori, nell'altopiano del Gilf-Kebir, mediante tecniche di spettroscopia Raman e fluorescenza a raggi X
Di che colore è l'oggetto che stiamo guardando? Si tratta di uno dei quesiti più complessi per la vista umana, che varia principalmente in base a tre elementi, tra cui il cambiamento della luminosità dell'ambiente circostante. A rispondere a questa domanda è Elisabetta Baldanzi dell'Istituto nazionale di ottica (Ino) del Cnr
Fin dall'antichità ci forniscono il rosso intenso della robbia, il giallo acceso dell'elicriso, il blu delicato del guado. Uno studio del Cnr-Ibe ha verificato la capacità di alcune tinte naturali, fissate su fibre organiche quali lino, cotone e canapa, di assorbire le radiazioni Uv e, quindi, di agire da schermo protettivo. E ha valutato l'impatto di una valorizzazione della filiera tessile tradizionale in alcune aree rurali soggette all'abbandono, evidenziando i possibili sviluppi per una imprenditoria femminile a basso impatto ambientale
Tanti sono i passi avanti compiuti, grazie allo studio del funzionamento delle sinapsi e dei neuroni, nella comprensione dei meccanismi che regolano il consolidamento dei ricordi. Ma per capire le modalità cellulari alla base della stabilizzazione mnemonica è necessario compiere ancora ricerche, spiega Elisabetta Menna dell'Istituto di neuroscienze del Cnr e dell'Istituto clinico Humanitas
Biomedicale, aerospazio, bionica (muscoli e arti artificiali), elettronica e ingegneria civile sono solo alcuni dei campi di applicazione dei "materiali a memoria di forma", ovvero che in seguito a una trasformazione sono capaci di “ricordare” e di recuperare la loro forma originaria: dalle leghe metalliche ai polimeri. Ne parliamo con Giuseppe Cesare Lama del Cnr-Ipcb e Francesca Passaretti del Cnr-Icmate
La memoria storica, spesso, diventa un fattore divisivo anziché condiviso. Anche attorno al ricordo della Shoah si agitano dibattiti comparativi, riduzionismi quando non negazionismi. “Perché non un altro genocidio?”, si chiede in questi casi. Risponde Alberto Guasco, storico contemporaneista all'Istituto di storia dell'Europa mediterranea del Cnr: “Perché c'è un'unicità: non nel numero, nella durata, nella pianificazione, ma nell'accusa del sangue, che rende lo sterminio ebraico un progetto di annientamento radicale”
La tecnologia sta modificando i nostri sistemi di memorizzazione. Viviamo immersi in un costante sovraccarico di informazioni, ma quante di queste possono essere recepite ed elaborate in breve tempo dal cervello? Esiste un limite biologico alla memoria a breve termine. Se ne occupano alcuni ricercatori dell'Istituto di biochimica e biologia cellulare del Cnr
Il ghiaccio porta impressa l'impronta del clima di secoli e millenni passati. Informazioni sulle temperature e la composizione dell'atmosfera utilissime per gli scienziati di oggi e di domani per contrastare le conseguenze del global warming. Per preservare questa memoria dal degrado e dalla fusione cui molti ghiacciai stanno andando incontro, è attivo il programma Ice Memory, riconosciuto dall'Unesco e che oggi diventa una Fondazione internazionale, come spiega Carlo Barbante, direttore dell'Istituto di scienze polari del Cnr e tra gli ideatori del progetto
Il tema del contagio ricorre in letteratura già nell'antichità: la peste, in particolare, è stata spesso interpretata come un segno dell'ira delle divinità nei confronti degli uomini. Con l'aumento delle conoscenze mediche, la malattia infettiva mantiene una valenza simbolica molto forte, diventando metafora della decadenza morale
Costituisce una linea di confine tra conscio e inconscio ed è coinvolta in diversi ambiti, da quello neurologico a quello psicofisiologico. Agire su di esso è considerato importante per la soluzione di numerose psicopatologie e in questo campo la ricerca ha compiuto passi in avanti, come spiega Antonio Cerasa, neuroscienziato dell'Istituto per la ricerca e l'innovazione biomedica del Cnr
Ritiene che dietro molti accadimenti si nascondano cospirazioni, trame e complotti occulti. È il profilo del complottista che, oltre ad avere radici lontane, è politicamente e socialmente trasversale. Secondo la psicanalisi si tratta di un atteggiamento paranoico con il quale la società deve convivere. Ne abbiamo parlato con Sergio Benvenuto, psicanalista dell'Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Cnr, autore di "Dicerie e pettegolezzi"
I popoli antichi hanno elaborato narrazioni anche per cercare di rispondere a domande fondamentali per l'uomo, tra cui quelle sulla natura. La mitologia spesso descrive l'origine di una civiltà, di una religione, di usi e costumi di un popolo, oppure rielabora eventi del passato. Si possono anche riconoscere eventi geologici del passato attraverso l'interpretazione di questi racconti? Ce lo spiega Luigi Piccardi, geologo dell'Istituto di geoscienze e georisorse del Cnr
Le profondità oceaniche sono poco esplorate dall'uomo, malgrado i mari coprano circa il 70% della superficie totale del nostro Pianeta. Sono caratterizzati da una incredibile varietà di creature che per vivere nel buio più profondo hanno dovuto assumere sembianze da “mostri”. A spiegarci perché è Ester Cecere, biologa marina della sede di Taranto dell'Istituto di ricerca sulle acque del Cnr
Una seconda città che si sviluppa fino a quaranta metri di profondità tra cave di tufo, cunicoli, cisterne, rifugi, acquedotti e sepolcreti. Frutto di un'attività estrattiva ed edilizia che copre un arco di 2.400 anni, dall'epoca greca a quella moderna. Da molti anni il Consiglio nazionale delle ricerche, attraverso studi interdisciplinari, si occupa della riqualificazione e valorizzazione di questo patrimonio nascosto. Ne abbiamo parlato con Roberta Varriale dell'Istituto di studi sul Mediterraneo, che alla salvaguardia del "ventre" partenopeo ha dedicato molti progetti, confrontandosi anche con i colleghi giapponesi sulle modalità sperimentali di approccio ai siti sotterranei
Elettrodomestici, giocattoli e persino parti di un'automobile. È quanto emerge da uno studio condotto sui fondali dello Stretto di Messina dall'Istituto per lo studio degli impatti antropici e sostenibilità in ambiente marino (Ias) del Cnr in collaborazione con l'Università Sapienza di Roma, pubblicato sulla rivista “Scientific Report”. Ne abbiamo parlato con la ricercatrice del Cnr-Ias Martina Pierdomenico
I legami nati e coltivati esclusivamente in rete e sui social network non hanno gli stessi effetti positivi di quelli reali nei quali ci si frequenta fisicamente, ci si scambia opinioni, si dà e si riceve affetto. A spiegarci perché è Antonio Cerasa, neuroscienziato dell'Istituto per la ricerca e l'innovazione biomedica del Cnr
L'uso continuo di dispositivi tecnologici ha trasformato la nostra vita, offrendo possibilità fino a qualche anno fa inimmaginabili, ma l'utilizzo continuo, a volte eccessivo, di questi strumenti può anche avere effetti negativi sull'organismo e su alcune funzioni, quali la memoria. Ne abbiamo parlato con Marzia Baldereschi dell'Istituto di neuroscienze del Cnr
A ispirare e spingere alla realizzazione di grandi opere letterarie, pittoriche, musicali sono spesso la tristezza, il dolore o la depressione che tormentano l'artista. All'origine di questo legame ci sono precisi meccanismi cerebrali che la ricerca ha indagato e ricostruito, come spiega Antonio Cerasa, neuroscienziato dell'Istituto per la ricerca e l'innovazione biomedica del Cnr
Le generazioni più giovani sono diventate una fetta molto appetibile del mercato della moda e dei beni di lusso. L'abito o l'oggetto di marca sono spesso ricercati per ottenere l'approvazione e l'integrazione sociale. Chi non possiede lo status desiderato cerca di acquisirlo o anche solo di mostrarlo attraverso questi beni. Ne abbiamo parlato con Antonio Tintori, ricercatore dell'Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Cnr
Dalla visione della figura femminile nel Sommo Poeta e nella poetica stilnovista a quella dei giorni nostri la differenza è molta, come sottolineano Adriana Valente e Sveva Avveduto dell'Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Cnr
L'Inferno si chiude con la celebre visione del cielo stellato: “E quindi uscimmo a riveder le stelle”. Ma è nel Paradiso che Dante svela la sua visione cosmologica, tra fantasia e osservazione scientifica. Abbiamo chiesto di spiegarla a due studiose dell'Istituto di fotonica e nanotecnologie del Cnr: Alessandra Slemer e Chiara Casini
Lo statuto epistemologico e la dimensione della scientificità della politica si qualifica come un problema ricorrente sin dalle origini della disciplina. La natura stessa della sperimentazione si confronta con la specificità metodologica, un excursus complesso. Difficile trasformare gli interessi personali in obiettivi coerenti e definibili, come già lamentava il Sommo Poeta