
Non è sbagliato preoccuparsi degli effetti legati all’evoluzione dell’Intelligenza artificiale, ma la soluzione non può essere una moratoria allo sviluppo tecnologico e alla ricerca. Intanto il Garante della Privacy prosegue le indagini su ChatGPT, che è stato bloccato nel nostro Paese per possibili rischi per gli utenti nella gestione dei
dati. A spiegare la questione è Giuseppe De Pietro, direttore dell'Istituto di calcolo e reti ad alte prestazioni del Cnr