Vita Cnr

Un robot in aiuto dei bambini 'fragili'

Team del progetto Saracen
di Francesca Gorini

All’Istituto nazionale di ottica del Cnr di Lecce è stato messo a punto 'Saracen’, un robot intelligente che aiuta i bimbi affetti da autismo a migliorare le capacità di interazione con gli altri. Un esempio di 'smart health’ premiato in occasione dell’edizione 2014 di Smau Bari

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Frutto di un progetto Miur finanziato attraverso il Programma operativo nazionale ricerca e competitività (Ponrec), 'Saracen’ (Socially Assistive Robots Autistic Children Education è un robot intelligente interattivo che si propone come ausilio alle terapie dei bambini affetti da disturbi nello spettro dell’autismo. Un gioiello della tecnologia messo a punto nei laboratori dell’Istituto nazionale di ottica (Ino) del Cnr di Lecce, in collaborazionecon l’Istituto di fisiologia clinica (Ifc) del Cnr di Messina, di cui sono autori Dario Cazzato, Giuseppe Carlo Palestra e Francesco Adamo, tre giovani dottorandi dell’Università del Salento e dell’ateneo di Bari.

“Saracen nasce come supporto tecnologico che può migliorare la qualità della vita nelle persone 'fragili’, in particolare in bambini che mostrano diverse disabilità nello sviluppo, come l’autismo, che comportano la compromissione delle attività sociali, del linguaggio e del comportamento”, spiegano i progettisti. “È noto che i bambini colpiti da questo tipo di disturbi riescono a processare più facilmente le informazioni visive rispetto a quelle uditive e rispondono positivamente all’interazione con i robot. Da qui nasce l’idea di crearne uno socialmente interattivo per 'minimizzare’ il rifiuto del bambino verso il mondo esterno e accrescere il suo livello di concentrazione”.

Il progetto, già vincitore del bando 'Smart cities and communities and social innovation’ come esempio di 'smart health’, ha ricevuto lo scorso febbraio, in occasione di Smau Bari 2014, il premio Lamarck, assegnato dal Gruppo giovani imprenditori di Confindustria alle idee di business più promettenti nate sul territorio. Il dispositivo infatti, può trovare applicazione pratica nell’ambito di aziende sanitarie, ospedali e centri per la diagnosi e la terapia.

Il robot sarà dotato di intelligenza artificiale attraverso tecniche di computer vision e pattern recognition, un 'plus’ rispetto a prodotti analoghi già esistenti in commercio. “Saracen sarà in grado di riconoscere espressioni del viso come paura, tristezza, gioia e, quindi, di programmare i suoi comportamenti di conseguenza. Potrà inoltre tracciare, attraverso telecamere, i movimenti dell’occhio dei bambini con cui interagirà, monitorando e stimolando il loro livello di attenzione e registrando ogni miglioramento”, concludono i ricercatori. “Il nostro augurio è che possa essere utilizzato non soltanto nelle strutture di cura, ma anche in casa, nelle interazioni tra genitori e bambini”. 

Fonte: Elisabetta Baldanzi, Istituto nazionale di ottica del Cnr, tel. 055/2308259 , email elisabetta.baldanzi@ino.it