Vita Cnr

Macromolecole per un futuro sostenibile

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di Francesca Gorini

Il convegno dell'Associazione italiana di scienza e tecnologia delle macromolecole ospitato a Genova lo scorso settembre ha rappresentato l'occasione per presentare i più recenti sviluppi di ricerca Ismac-Cnr. Da nutraceutici in grado di inibire l'Alzheimer al riutilizzo di materiali di scarto tessile, ai coatings intelligenti

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Molecole bio-ispirate come base per prevenire la comparsa dell'Alzheimer, coatings 'intelligenti' eco-compatibili per la protezione degli scafi, riutilizzo di fibre della canapa per materiali leggeri e biodegradabili. Sono solo alcuni degli studi presentati dai ricercatori dell'Istituto per lo studio delle macromolecole (Ismac) del Cnr nel corso del XII convegno nazionale dell'Associazione italiana di scienza e tecnologia delle macromolecole (Aim), ospitato a Genova dall'11 al 14 settembre scorsi, organizzato in collaborazione con il Dipartimento di chimica e chimica industriale (Dcci) dell'Università di Genova.

L'evento ha affrontato ad ampio raggio le più recenti novità legate allo studio delle macromolecole e dello sviluppo di materiali innovativi a base polimerica, tematiche su cui l'Ismac-Cnr vanta numerose linee di ricerca che gli conferiscono una posizione di eccellenza a livello nazionale. “Oggi la ricerca è in grado di realizzare materiali polimerici sempre più performanti ed ecosostenibili, confezionandoli sulla base di specifiche esigenze grazie al design e alla sintesi di nuove macromolecole, all'analisi delle funzionalità, allo sviluppo di materiali innovativi per applicazioni nei settori della salute, dell'efficienza energetica, dell'agroalimentare, dell'ambiente e sostenibilità”, afferma Paola Stagnaro, referente dell'Istituto per l'organizzazione del convegno.  

Una presentazione della ricercatrice Cristina D'Arrigo, ad esempio, ha illustrato la possibilità di sviluppare nuovi composti nutraceutici ispirati a molecole naturali ricche di polifenoli come la curcumina e il resveratrolo, note per le proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, e caratterizzate dalla capacità di inibire  la comparsa dell'Alzheimer. “La sfida è arrivare a realizzare molecole di sintesi che, a partire dalla medesima struttura chimica delle sostanze naturali, siano ancora più efficaci dal punto di vista terapeutico. Si tratta di una ricerca che integra competenze di chimica, biologia e medicina, e che stiamo portando avanti in collaborazione con l'Istituto Mario Negri e l'Università di Genova, grazie a un finanziamento Cariplo”.

Lucia Conzatti ha presentato uno studio sul riutilizzo di materiali di scarto tessile, in particolare le fibre della canapa, per la realizzazione di materiali compositi molto leggeri e completamente biodegradabili, utili per molteplici applicazioni. “La coltivazione della canapa produce molto scarto, spesso inutilizzato; da qui l'idea di incorporarne le fibre all'interno di plastiche biodegradabili, e di realizzare un materiale che unisce al bassissimo impatto ambientale caratteristiche di grande leggerezza e versatilità. Una ricerca che stiamo conducendo in collaborazione con l'Università di Genova e la start-up veneta Nadir Srl, detentrice di una innovativa tecnologia al plasma per la funzionalizzazione dei materiali”. 

Fonte: Michela Tassistro, Istituto per lo studio delle macromolecole, Genova, tel. 010/6475879

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