![Diamante](/sites/default/files/styles/immagine_16_9/public/upload/2022/10/29/Diamante_Titolo.jpg?h=1b356086&itok=dqrhRmYw)
La reattività chimica e la limitata stabilità termica rendono il diamante, tra i materiali più duri esistenti in natura, poco utilizzabile per applicazioni che richiedono l’uso di materiali ferrosi e a temperature superiori agli 800°C. Per questo, la ricerca è da tempo focalizzata sulla sintesi di materiali duri e superduri utilizzabili per una serie di applicazioni, dagli utensili da taglio e levigatura alla protezione di componenti dei motori e di turbine operanti alle alte temperature. Ce ne parla Silvia Maria Deambrosis dell’Istituto di chimica della materia condensata e di tecnologie per l’energia del Consiglio nazionale delle ricerche