La fotonica per la sicurezza dell’ambiente è stato il tema della sessione inaugurale di 'Fotonica 2014’, convegno che ogni anno riunisce la comunità nazionale impegnata nel settore per presentare e discutere i più avanzati risultati della ricerca e i più promettenti risvolti applicativi.
L’evento, che quest’anno si è svolto dal 12 al 14 maggio a Napoli organizzato da Aeit (Associazione italiana di elettrotecnica, elettronica, automazione, informazione e telecomunicazioni) con la collaborazione dell’Istituto di microelettronica e microsistemi (Imm) del Cnr, si è volutamente aperto con un argomento di grande impatto sociale, a sottolineare il ruolo strategico di questa branca scientifica nel rispondere alla necessità di garantire la sicurezza dell’ambiente in cui viviamo e, quindi, di contribuire a migliorare la qualità della vita.
“Con le tecnologie ottiche e fotoniche oggi possiamo controllare e rendere sicuri l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo e che usiamo per irrigare i campi, la terra che coltiviamo e i suoi prodotti”, spiega il chairman del convegno Ivo Rendina dell’Imm-Cnr. “Lo sviluppo e l’utilizzo di tali tecnologie saranno indispensabili per un'inversione di tendenza nella gestione dei beni ambientali e nella tutela del territorio, oggi spesso compromessi”.
Ma le applicazioni non si fermano al settore ambientale. La fotonica – il termine deriva da 'fotone’, la particella elementare che trasporta l’energia luminosa - racchiude in sé: dalle trasmissioni in fibra ottica ai laser per applicazioni in campo industriale e biomedicale, dalla microscopia alla sensoristica, dalle celle solari per l’illuminotecnica (che permette di avere lampade a basso consumo) al controllo del territorio da satellite alle applicazioni per la sicurezza, fino alla valorizzazione e salvaguardia del patrimonio artistico.
“La tematica è importante per le future 'Smart cities’ che dovranno essere dotate delle più avanzate tecnologie al servizio dei cittadini dei grandi agglomerati urbani”, conclude Rendina. “La realizzazione della 'banda larga’ ad esempio, è possibile solo grazie alla fotonica. Non a caso, il tema è incluso tra le 'tecnologie abilitanti’ previste dal programma europeo 'Horizon 2020’”.
Il convegno ha riunito oltre 300 studiosi dalle principali istituzioni di ricerca, dalle università e dalle imprese, presentando oltre 250 contributi suddivisi in nove sessioni tematiche.
Fonte: Ivo Rendina, Istituto per la microelettronica e microsistemi, Napoli, tel. 081/6132371 , email ivo.rendina@cnr.it