Ottenere una giunzione metallica non saldata è ora possibile con l’innovativa tecnica Vttj (Vacuum Tight Threaded Junction) sviluppata e brevettata dal Consorzio Rfx di Padova, di cui il Cnr è partner tramite l’Istituto gas ionizzati (Igi).
Nata per rispondere ai requisiti richiesti per la realizzazione di apparecchiature scientifiche per ricerca sulla fusione termonucleare, Vttj si è dimostrata utilissima in campo industriale. Compatibile con condizioni di lavoro estreme, quali alte temperature, flussi termici, fluidi corrosivi, ultra alto vuoto, si è rivelata un’ottima alternativa ai tradizionali metodi di saldatura, vantaggiosa per costi e tempi di produzione.
“Il principio di funzionamento è semplice: due parti metalliche, di cui almeno una a forma di tubo, che vengono letteralmente avvitate l’una nell’altra, creando una zona di interferenza meccanica, in cui i metalli generano una deformazione plastica che dà luogo a una guarnizione ad altissima affidabilità”, spiega Piero Agostinetti dell’Igi-Cnr. "Una tenuta praticamente perfetta, ottenuta grazie a un anello conico che chiude ermeticamente la giunzione al termine dell’avvitamento”.
La tecnica .- che può essere applicata anche a materiali non tradizionalmente saldabili o diversi tra loro, ad esempio acciaio e rame - è stata testata in numerosi prototipi: ha superato prove di tenuta in condizioni di ultra alto vuoto dopo riscaldamento a 200°, passato test di pressurizzazione fino a 500 bar ed è stata applicata con successo. Ha ottenuto il brevetto internazionale, suscitando ampio interesse nell’industria termotecnica, chimica, farmaceutica, petrolifera, alimentare, oltre che nei casi di lavorazioni di componenti in condizioni di ultra alto vuoto.
“La messa a punto di Vttj è un esempio virtuoso di come la ricerca possa produrre spin off industriali: sono applicazioni che trovano riscontro in un tessuto produttivo sempre più aperto al progresso tecnologico e all’innovazione”, conclude Agostinetti. Il Consorzio Rfx metterà a disposizione il brevetto in licenza alle aziende che ne faranno richiesta.
Fonte: Piero Agostinetti, Consorzio RFX, tel. 049/8295087