“Donne controcorrente in AI e innovazione”, del giornalista Claudio Barnini e di Elita Carmela Schillaci, ordinaria di Economia e gestione delle imprese all'Università di Catania, esplora il complesso rapporto tra genere, Intelligenza artificiale e innovazione tecnologica. Il libro riunisce esperte del settore, accademiche e imprenditrici per discutere sfide e potenziali opportunità in questo ambito, evidenziando il divario esistente.
“Se nei paesi in via di sviluppo il digital gender gap si manifesta come mancato accesso alle tecnologie, nelle economie avanzate si traduce in scarsa presenza femminile nelle carriere e nell’imprenditorialità” ricorda Schillaci, che avverte come già nel 2020 l’Unesco avesse lanciato l’allarme sul potere dell’AI di "diffondere e rafforzare gli stereotipi e i pregiudizi". Poiché l’Intelligenza artificiale apprende dalle informazioni che le forniamo, in particolare provenienti da Internet, il rischio è che possa assorbirle e perpetuarle. Inoltre, la maggior parte degli algoritmi è scritta da uomini.
“I dati confermano il gap di genere delle materie Stem: solo il 43% delle donne italiane possiede competenze digitali di base, contro una media europea del 52%. Inoltre, le donne sono sottorappresentate nei ruoli decisionali nell'ambito dell'IA, sia nella ricerca che nell'industria”, conferma Barnini. Da una recente analisi del Bureau Veritas Italia e dell’Università di Genova, per esempio, emerge come la quota di professioniste dell’Ict sia ferma al 16% da 10 anni.
Titolo: Donne controcorrente
Categoria: Saggi
Autore: Claudio Barnini e Elita Carmela Schillac
Editore: Mason&Partners
Pagine: 119
Prezzo: 1,00
