
Il riscaldamento globale altera cicli vitali, distribuzioni geografiche e comportamenti della fauna selvatica. Rettili e anfibi, dipendenti dalla temperatura esterna per regolare la propria, sono i più vulnerabili alla “febbre” del Pianeta e proprio per questo sono preziosi bioindicatori, come ricorda Antonio Romano dell’Istituto per la bioeconomia del Cnr