Max S. Bennett, imprenditore e ricercatore americano, nel suo ultimo libro “Breve storia dell’intelligenza” (Apogeo edizioni), avvalendosi del supporto di numerosi neuroscienziati, illustra con una prospettiva originale ciò che “i cervelli del passato” possono rivelarci per capire come dobbiamo rapportarci rispetto a una prossima generazione di Intelligenza artificiale evoluta
Neuroscienze
Nel volume “Vedere la mente” (Raffaello Cortina), dello psicologo cognitivo Stanislas Dehaene, le descrizioni di anatomia e fisiologia della mente si susseguono attraverso pagine caratterizzate da immagini fotografiche ad alta definizione ottenute grazie alle tecniche di neuroimaging che consentono di conoscere le strutture cerebrali più incredibili, rese note dagli ultimi studi sulle neuroscienze
"Il talento del cervello" (Sonzogno) riassume alcuni saggi di Michela Matteoli, direttrice dell’Istituto di neuroscienze del Cnr, ordinario di farmacologia alla Humanitas University e membro della European Molecular Biology Organisation e dell’Academia Europaea. Nel volume, l’autrice evidenzia le proprietà straordinarie di questo nostro organo, ma anche un pericolo in agguato: la neuro-infiammazione
Nella teoria della personalità di Freud il Super-io rappresenta la censura, con i suoi divieti sociali che la psiche percepisce come costrizioni alla soddisfazione del piacere. Con il neuroscienziato Antonio Cerasa, vediamo come questi concetti hanno influenzato la moderna psicologia
Esiste una forma di “cefalea spaziale” che sta preoccupando la Nasa, dato che ha colpito circa metà dei suoi astronauti. Si chiama Sans, acronimo di Spaceflight-associated neuro-ocular syndrome, e sarebbe provocata da problemi di circolazione venosa a livello cerebrale. Può causare anche gravi danni a livello visivo. Studiarla può aiutare a comprendere meglio la cefalea terrestre? Lo abbiamo chiesto ad Antonio Cerasa, neuroscienziato dell’Istituto per la ricerca e l’innovazione biomedica del Cnr
Con la pandemia e la guerra abbiamo riscoperto tutti i nostri limiti e debolezze, ma affidarsi alla scienza e alla cultura è la chiave di volta. Questo il parere dello psichiatra Paolo Crepet, che in un'intervista concessa a margine della Festa scienza e filosofia di Foligno illustra le controindicazioni dell’illusorio mito dell’immortalità
Gabriella La Rovere in “Ritratti di illustri dimenticati” (Golem edizioni) racconta la vita, gli studi e le scoperte di nove scienziati. Ognuno di loro ha segnato una tappa importante nello studio della mente umana e dell'autismo in particolare. Un libro per colmarecerti “colpevoli vuoti di memoria”, come li definisce Gianluca Nicoletti nella prefazione
Incongruenze, tunnel cognitivi, trappole mentali depistano il cervello nel momento di giudicare e decidere, dando luogo a un incredibile numero di errori. “Che cosa abbiamo nella testa?” (Il Saggiatore) di Edoardo Boncinelli e Antonello Calvaruso, cerca “di far luce su come procede veramente il nostro cervello al di là di quello che a noi piacerebbe credere”; indagine intrapresa quasi mezzo secolo fa e oggi portata avanti dalle neuroscienze cognitive
Tre studi, ai quali partecipano tre ricercatrici dell'Istituto di neuroscienze del Cnr - Elisabetta Menna, Antonella Borreca e Maria Luisa Malosio - insieme a Michela Matteoli, direttore dell'Istituto, tutte strutture del Dipartimento di scienze biomediche del Cnr, analizzano questi collegamenti, indagando rispettivamente le malattie del neurosviluppo, il decadimento cognitivo legato all'alimentazione e allo stile di vita e collaborando a studi sul nesso tra malattie croniche intestinali e insorgenza di ansia e depressione
Nel saggio “Molti inconsci per un cervello” (Il Mulino), Paolo Legrenzi e Carlo Umiltà propongono un viaggio nella storia di conscio, “un contenuto del quale abbiamo esperienza diretta”, e inconscio, “un contenuto del quale non abbiamo esperienza diretta”. La normalità dei processi mentali di cui siamo consapevoli è minima, e a prevalere è proprio il secondo
Le motivazioni psicologiche alla base del tradimento possono essere diverse e Lawrence Josephs, in un saggio edito da Raffaello Cortina, le mostra da vicino. Analizzando, a livello mentale, in cosa consiste l'instabilità di coppia.
Giorgio Vallortigara indaga i meccanismi e le origini evolutive dell'asimmetria cerebrale negli insetti, i quali svolgono funzioni complesse che erroneamente consideriamo una nostra prerogativa. Una questione importante dal punto di vista scientifico ma anche latamente culturale, poiché invertebrati come gli insetti secondo il pensiero comune non sono nemmeno “animali”
Will Storr, autore del volume "La scienza dello storytelling", ci guida nei meandri delle connessioni neurali, là dove nascono i bisogni di raccontare, le narrative e le domande alle quali esse danno risposta. Per concludere che il principale narratore è il nostro cervello
Tanti sono i passi avanti compiuti, grazie allo studio del funzionamento delle sinapsi e dei neuroni, nella comprensione dei meccanismi che regolano il consolidamento dei ricordi. Ma per capire le modalità cellulari alla base della stabilizzazione mnemonica è necessario compiere ancora ricerche, spiega Elisabetta Menna dell'Istituto di neuroscienze del Cnr e dell'Istituto clinico Humanitas
La tecnologia sta modificando i nostri sistemi di memorizzazione. Viviamo immersi in un costante sovraccarico di informazioni, ma quante di queste possono essere recepite ed elaborate in breve tempo dal cervello? Esiste un limite biologico alla memoria a breve termine. Se ne occupano alcuni ricercatori dell'Istituto di biochimica e biologia cellulare del Cnr
Costituisce una linea di confine tra conscio e inconscio ed è coinvolta in diversi ambiti, da quello neurologico a quello psicofisiologico. Agire su di esso è considerato importante per la soluzione di numerose psicopatologie e in questo campo la ricerca ha compiuto passi in avanti, come spiega Antonio Cerasa, neuroscienziato dell'Istituto per la ricerca e l'innovazione biomedica del Cnr
A ispirare e spingere alla realizzazione di grandi opere letterarie, pittoriche, musicali sono spesso la tristezza, il dolore o la depressione che tormentano l'artista. All'origine di questo legame ci sono precisi meccanismi cerebrali che la ricerca ha indagato e ricostruito, come spiega Antonio Cerasa, neuroscienziato dell'Istituto per la ricerca e l'innovazione biomedica del Cnr
Alla scienziata è dedicata una fiction che va in onda su Rai1 il 26 novembre. A interpretarla Elena Sofia Ricci, che ricorda la Premio Nobel come “una donna che ha sacrificato la sua vita privata per dedicarsi alla scienza”. La studiosa nel 1969 creò e diresse l'Istituto di biologia cellulare del Cnr e poi l'Istituto di neurobiologia e medicina molecolare, in seguito riuniti nell'attuale Istituto di biochimica e biologia cellulare
Il celebre autore di “Risvegli”, in questo volume postumo e autobiografico tra saggio e narrativa, si fa ancor meglio conoscere nella sua molteplice natura di medico, psichiatra, chimico, accademico, ma anche scrittore “vero”. Un uomo felice, compiuto, soddisfatto: con una vocazione, anzi un'“epifania”, esplosa sin da bambino per la scienza e la divulgazione
Pubblicato dalla sezione di Medicina legale dell'Università di Verona uno studio sulla valutazione del tempo di morte di una persona, basato su un metodo per l'analisi chimica dei fluidi biologici con cui si misurano le concentrazioni di sostanze che cambiano nel corpo a seguito delle reazioni post-mortem
Si è concluso a Palermo, organizzato dalla Fondazione Ri.med, il simposio internazionale sulle nuove opportunità offerte dalle terapie alternative per allungare la vita dell'organo trapiantato, evitando così un nuovo intervent
L'Associazione italiana studio osteosarcoma sostiene da anni i giovani pazienti colpiti da questa patologia. La onlus ha partecipato all'evento “Tennis & Friends”, che si è svolto nella Capitale per promuovere la cultura della prevenzione e della diagnosi precoce
Realizzato dal Centro clinico Nemo e dalla Fondazione policlinico Agostino Gemelli di Roma, è il primo Istituto in Italia per la ricerca pediatrica su malattie neuromuscolari come la Sma e le distrofie muscolari. Aperto lo scorso mese nella Capitale, nasce dalla collaborazione tra le associazioni dei pazienti e la comunità scientifica
Il Censis ha presentato i risultati di un'indagine sulla condizione delle persone che soffrono di questa malattia, con particolare riferimento all'impatto che essa esercita sulla loro condizione esistenziale e ai notevoli costi sociali conseguenti. La conclusione dell'istituto e dell'incontro è che questa patologia non è ancora considerata adeguatamente