Saggi

Sbagliando si valuta

Testa
di Alessia Bulla

Incongruenze, tunnel cognitivi, trappole mentali depistano il cervello nel momento di giudicare e decidere, dando luogo a un incredibile numero di errori. “Che cosa abbiamo nella testa?” (Il Saggiatore) di Edoardo Boncinelli e Antonello Calvaruso, cerca “di far luce su come procede veramente il nostro cervello al di là di quello che a noi piacerebbe credere”; indagine intrapresa quasi mezzo secolo fa e oggi portata avanti dalle neuroscienze cognitive

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È il cervello il protagonista del volume “Che cosa abbiamo nella testa?” (Il Saggiatore) di Edoardo Boncinelli e Antonello Calvaruso, quell'organo per mezzo del quale pensiamo e studiamo il cervello stesso e che in due milioni di anni “ha triplicato il suo peso e il suo volume”, un di più che “ci è servito sicuramente a pensare di pensare, a sapere di sapere, a fare confronti, raffronti, comparazioni (e a farci soffrire)”. È impossibile avere un'idea di quanto sappiamo sulle sue funzioni, “conoscere la percentuale significherebbe sapere cos'è il tutto, ma al momento nessuno ha questo potere, o questa conoscenza”. Ci basti sapere, operando una semplificazione, che la parte più razionale del cervello, il ragionamento, è appannaggio della corteccia, tuttavia “quello di cui ci accorgiamo non è che una parziale presa di visione di alcuni dettagli degli eventi del mondo che ci circonda”. Non siamo solo razionalità, sebbene ragioniamo più dei nostri antenati, come loro però, pur senza accorgercene troppo, riceviamo anche segnali e restituiamo istruzioni. Del cervello c'è una parte ancora poco conosciuta, il sistema limbico, che “gestisce il nostro umore” e soprattutto l'intensità di ciò che proviamo, perché “se da un lato l'intensità non riveste alcun ruolo rispettabile nei confronti della razionalità, dall'altro è imprescindibile per la non razionalità”.

Boncinelli  e Calvaruso nel saggio parlano di emozioni, di memorie, di coscienza, per poi addentrarsi in “temi più o meno complessi” attraverso “storie edificanti e storielle agrodolci”. Ci guidano nella riflessione su ciò che ci porta a convinzioni sbagliate e a errori di valutazione che influenzano le nostre scelte anche quando sappiano che la probabilità è 50 e 50, per proseguire poi con “Altre storie e storielle su come le false piste possono trasformarsi in trappole”. Gli autori sottolineano che “la contrapposizione, se esiste, è fra riflessioni e conclusioni veloci e senza sforzo contro riflessioni e conclusioni più lente e faticose”, le prime dipendenti dal Sistema 1, via poco impegnativa ma veloce, per questo meno affidabile e che ama attingere dalle convinzioni di cui “Nessuno è capace di fare a meno”; le seconde dal Sistema 2, meno immediato e più lento, quello che “prende per così dire in mano la situazione e la rielabora”. Perché prendiamo dei veri e propri abbagli, perché commettiamo errori, ingenuità, perché ci inganniamo? Tentano sul finale di rispondere, riportando i risultati dei numerosi studi fatti negli ultimi decenni, cui si allineano ipotizzando l'azione successiva di Sistema 1 e Sistema 2.

Bias, illusioni, effetto priming, effetto cornice, causalità e casualità accompagnano il lettore verso la conclusione del libro, che senza la pretesa di essere esaustivo, conduce magistralmente e con una buona dose di divertimento “in tutti quei meccanismi che portano a valutare le situazioni e a ragionare più o meno correttamente”.

titolo: Che cosa abbiamo nella testa?
categoria: Saggi
autore/i: Edoardo Boncinelli, Calvaruso Antonello
editore: ilSaggiatore
pagine: 248
prezzo: € 18.00

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