Questo numero dell’Almanacco della Scienza è dedicato al tema dell’immortalità, sogno o incubo dell’umanità da sempre, desiderata quanto impossibile. Con il supporto delle ricercatrici e dei ricercatori del Cnr ne parliamo in riferimento a universo, montagne, continenti, internet, videogames, amianto, virus, cervello, alimentazione, quantistica…
Cibo
Il consumatore di oggi è molto attento a ciò che porta a tavola e cerca qualità, sicurezza e sostenibilità. A queste esigenze risponde il progetto FoodSafety4EU, coordinato dal Cnr-Ispa, afferente al Dipartimento di scienze bio-agroalimentari, e finanziato dal programma europeo Horizon 2020, che si propone di supportare la Commissione europea e l'Efsa (European Food Safety Authority) nella preparazione della prossima strategia europea di ricerca e innovazione in questo campo
La marginalizzazione che le persone grasse subiscono chiama in causa la lingua e le sue varie declinazioni. Riappropriarsi di tale termine è l'elemento fondamentale del movimento per la Fat Acceptance. La problematica è stata affrontata nella sua tesi di laurea da Beatrice Martini, sfruttando anche il know how del tirocinio svolto presso l'Ufficio stampa del Cnr
l binomio alimentazione-salute è alla base del benessere e della prevenzione, in questo senso l'espressione “siamo ciò che mangiamo” risulta fondata. Questo però non è vero se le scelte alimentari derivano da pregiudizi, legati alla percezione che l'individuo ha di sé, al bisogno di essere accettato. Mara Bellati dell'Istituto di biologia e biotecnologia agraria del Cnr illustra alcuni bias cognitivi alla base di comportamenti alimentari non supportati da evidenze scientifiche
Biodiversità, territorialità, elevata qualità rendono l'industria agroalimentare italiana un settore di punta della nostra economia. Il paniere "made in Italy" è in assoluto il più ricco di prodotti regionali che hanno ottenuto la denominazione di origine protetta (Dop) e l'indicazione di provenienza protetta (Igp). Il Consiglio nazionale delle ricerche ha, tra gli obiettivi, la salvaguardia delle specie autoctone attraverso la conservazione del germoplasma e lo studio dell'identità genetica degli ecotipi a supporto delle certificazioni Igp, Dop e Doc
A dare avvio al loro utilizzo è stato Napoleone, che bandì un concorso, mettendo in palio un premio in denaro per chi avesse ideato un sistema di conservazione utile a portare gli alimenti nelle campagne militari senza che si deteriorassero. Ancora oggi ne facciamo uso, offrono molti vantaggi ma con attenzione, come spiegano Rosa Siciliano e Virginia Carbone dell'Istituto di scienze dell'alimentazione del Cnr
“Il botanico ubriaco” è una guida per le oltre 150 specie di erbe, fiori, frutti e spezie che ritroviamo nelle ricette di molti cocktail. Un manuale che miscela alcol, chimica e storia per imparare a coltivare il pollice verde e a bere responsabilmente
Il volume online “La Compagnia del carosello”, scritto a quattro mandi da Massimiliano Renna dell'Istituto di scienze delle produzioni alimentari del Cnr e da Pietro Santamaria dell'Università di Bari, racconta con notizie e immagini oltre cinquanta prodotti agroalimentari tradizionali a base di ortaggi dei comuni di Conversano, Mola di Bari, Monopoli e Polignano a Mare
“Un seme nascosto nel cuore di una mela è un frutteto invisibile”, recita un aforisma di Kalhil Gibran. Se, poi, il seme in questione è recuperato e ri-valorizzato dal passato, non sarà solo un frutteto a rinascere, ma interi mondi di relazioni, economie, storia e cultura agricola a rischio di oblio. Mondi descritti nel volume “Semi ritrovati”, edito da Codice e curato dai giornalisti scientifici Elisabetta Tola e Marco Boscolo
Il settore agroalimentare, come tutte le aree produttive, è stato messo a rischio dai problemi legati al Coronavirus, che si aggiungono alla siccità e alle incognite dell'andamento meteo-climatico futuro. L'eccezionale situazione è stata l'occasione per riflettere sulla condizione del lavoro agricolo nel nostro Paese e “su una prospettiva rivolta al futuro e sostenibile, in cui la ricerca scientifica multidisciplinare, in sinergia con i produttori, porti a un nuovo modello di lavoro nei campi”, commenta Marina Baldi dell'Istituto per la bioeconomia del Cnr
Ai Dca (Disturbi del comportamento alimentare) è dedicata “Fame d'amore”, docuserie in onda dall'11 maggio, il lunedì in seconda serata. Condotta da Francesca Fialdini e ambientata in due strutture di accoglienza del settore, racconta il percorso di terapia degli ospiti, propone le loro testimonianzen e rivela problematiche e difficoltà che si incontrano per superare malattie come bulimia e anoressia
Simbolo universale della caducità umana, la cenere suscita un interesse crescente nella comunità scientifica per i suoi numerosi utilizzi potenziali. In ambito agronomico, ad esempio, può svolgere un ruolo cruciale, restituendo al suolo gli elementi minerali sottratti dalle pratiche agricole. Lo spiega Carla Nati, ricercatrice dell'Istituto di bioeconomia del Cnr
I nuovi cibi, di consumo recente ma ormai presenti sulle tavole dei ristoranti e dotati di un certo appeal: gli chef li utilizzano, i fotografi li immortalano e la scienza li studia, come spiegano gli esperti del Cnr
Si può conoscere l'Italia attraverso questo prodotto? Sì, a patto di essere un vero intenditore, di apprezzarlo e conoscerlo nel suo contesto, lontano dalle mode passeggere, fautrici di vere e proprie "rovine enologiche". È la provocatoria tesi di Camillo Langone
Preparato ancora seguendo modalità antiche, il pane prodotto nella Città dei Sassi, contraddistinto dal marchio Igp, si conserva morbido a lungo, ha eccezionali caratteristiche sensoriali e un indice glicemico inferiore ad altri tipi di pane, come ci spiegano Tiziana Di Renzo e Anna Reale dell'Istituto di scienze dell'alimentazione del Cnr
La coltivazione di questa pianta si sta ora diffondendo anche in Lucania. Qui, secondo uno studio dell'Imaa-Cnr, si è adattata perfettamente al clima e al territorio, garantendo un prodotto di elevata qualità, utilizzabile anche per rilanciare il turismo gastronomico della regione
È consigliabile per il consumo di cibi crudi, specie per il pesce, poiché consente di eliminare alcuni parassiti nocivi per la salute. In alternativa si può utilizzare il congelatore casalingo, a patto però di rispettare alcune avvertenze. Ne abbiamo parlato con Gioacchino Bono dell'Iamc-Cnr
Sono sempre più numerosi gli studi che evidenziano il ruolo protettivo svolto da queste sostanze naturali nei confronti di molte malattie: dal diabete all'infarto, dal tumore alle infezioni batteriche. Ce ne parla Maria Pia Fuggetta, responsabile del Laboratorio di immunofarmacologia di sostanze naturali dell'Ift-Cnr
In cucina il suo utilizzo dipende dal tipo di preparazione dei cibi: va usato per non disperdere aromi e sostanze nutritive, ma va tolto negli alimenti che vanno mescolati o controllati di continuo. Ce lo spiega Maria Grazia Volpe dell'Isa-Cnr
In cucina il suo utilizzo dipende dal tipo di preparazione dei cibi: va usato per non disperdere aromi e sostanze nutritive, ma va tolto negli alimenti che vanno mescolati o controllati di continuo. Ce lo spiega Maria Grazia Volpe dell'Isa-Cnr
Cresce nel nostro Paese il numero di persone che eliminano dalla dieta alimenti di origine animale e loro derivati e aumentano le aziende che realizzano prodotti su misura per questa fascia di consumatori. Sempre più numerosi sono anche i seguaci dei cibi privi di glutine, nella convinzione che siano più salutistici e dietetici
A lanciare l'allarme è uno studio pubblicato su Nature Scientific Reports, secondo il quale l'aumento delle temperature nell'area mediterranea potrà incrementare il rischio di contaminazione da aflatossine nei cereali, in particolare nel mais. Allo studio ha partecipato il Cnr con gli Istituti Ispa e Ibimet
Gli innovativi film edibili, composti da pectina e chitosano, sono ricavati da bucce di arancia e gusci di gamberetti. Salvatore Raccuia dell'Isafom-Cnr illustra le potenzialità di questa tecnologia a 'Bio Energy Italy', l'evento dedicato alla bioeconomia in programma ad aprile a Cremona
Con il progetto 'Oleaelisir’ l’Istituto per lo studio degli ecosistemi indaga la possibilità di recuperare le sostanze antiossidanti presenti nell’acqua di vegetazione delle olive a fini terapeutici e cosmetici. Un interessante esempio di come valorizzare un prodotto ritenuto fino ad oggi 'di scarto'