La discussione sul realismo l’accesa diatriba se esista una realtà oggettiva che prescinde dall’interpretazione che ne diamo, ha attraversato l’intera storia del pensiero umano, a partire da Aristotele e Platone per proseguire con le discussioni scolastiche sulla realtà degli universali e quelle della filosofia moderna sul rapporto tra materia e pensiero. Oggi, superato il momento antirealista del postmodernismo di matrice nietzchiana (per il quale non esistono fatti, ma solo interpretazioni), il problema è tornato al centro della discussione filosofica internazionale in ogni suo ambito, dalla metafisica all’epistemologia, dalla filosofia pratica alla semantica, dall’estetica alla scienza.
Al ritorno del realismo e alle sue conseguenze è stato dedicato un convegno, svoltosi a Roma dal 4 al 6 maggio scorsi sotto la direzione scientifica di Mario De Caro (Università di Torino), Maurizio Ferraris (Università di Roma tre) e del direttore del Dipartimento di scienze umane e sociali e patrimonio culturale del Cnr, Riccardo Pozzo. L’evento si è articolato in tre sedi – il museo d’arte contemporanea Maxxi, il Cnr e l’Università di Roma tre – nelle quali sono stati affrontati diversi aspetti: la prima giornata, dedicata alle 'Irradiazioni’ del neorealismo, ha riunito in un confronto trasversale filosofi, letterati, critici d’arte, giuristi, filologi, architetti, artisti e pedagogisti.
“Il recente ritorno del realismo ha avuto conseguenze rilevanti in tutto il mondo culturale, non solo in quello strettamente filosofico, assumendo forme specifiche nei vari campi del sapere”, spiega Riccardo Pozzo. “Per questo è stato importante mettere a confronto esperti delle più diverse estrazioni. La discussione ha sollevato questioni e quesiti che vanno al di là dello scibile filosofico. Per fare qualche esempio, qual è il fondamento oggettivo delle norme giuridiche e morali? In cosa consiste l’essenza di un’opera d’arte? Esiste un modo oggettivo per definire un concetto? “
Il convegno è proseguito il giorno successivo nella sede centrale del Cnr con la sessione 'Dialoghi’, che ha ospitato un dibattito più tecnico tra filosofi analitici e continentali. Nella terza giornata, sulle 'Prospettive’, si è delineata un’agenda di sviluppo della svolta, “convergendo nella ricerca di quei fili rossi che ci auguriamo possano illuminare le discussioni contemporanee”, conclude Pozzo.
Fonte: Riccardo Pozzo, Dipartimento di scienze umane e sociali e patrimonio culturale del Cnr, Roma, tel. 06/49932657