
Franco Ferrarotti in un dialogo che sintetizza una vita di scrittura, lettura e studio. E cinque “professioni” diverse, tra le quali l’insegnamento, con la prima cattedra universitaria in Italia di sociologia. “Viviamo in un’epoca isomorfica, che standardizza. E veloce, in contraddizione con la lentezza del cervello. La conoscenza delle masse solitarie è doxa, opinione, mentre ciò che conta è l’epistème”, dice: “Credo che la scienza debba essere inferma, se non vuole diventare dogma e rinnegare se stessa”. Tra i suoi molti “modi di dire”, la poesia: “Senza non sarei sopravvissuto"