Roberto Paradisi, avvocato e giurista senigalliese di cui abbiamo già recensito “Il logos del processo” affronta ora nel libro “Il diritto negato” (Giappichelli Eeitore) la tematica della legittima difesa: delicata, controversa e purtroppo oggetto di una contrapposizione ideologizzata e manichea, tra sostenitori del “far west” e oppositori di qualunque estensione di quest'ambito giuridico. L'autore racconta tra gli altri la storia di un aggredito trafitto con un coltello che ha provocato la lesione del polmone che è stato indagato per oltre un anno. Ma non può essere certo un singolo episodio a far prevalere un'interpretazione e l'autore, pur schierandosi apertamente a favore del maggiore esercizio della legittima difesa, spiega come gli ostacoli che gli si frappongono rimandino da un lato al fascista codice Rocco nonché alla difesa della normativa più restrittiva da parte di magistrati, associazioni forensi e di docenti di diritto penale, intellettuali, mentre a favore della difesa come diritto naturale si pone un'antica tradizione giuridica e culturale occidentale che va da Platone a Locke, da Cicerone a San Tommaso, fino a Giovanni Paolo II. Un dibattito sempre aperto, anche per la continua sollecitazione nei due sensi da parte della cronaca: si pensi ai purtroppo frequenti casi di eccessi difensivi come a quelli di carattere opposto, di vittime indifese rispetto ai loro aggressori.
La riforma del primo Governo Conte - pur incoraggiante secondo Paradisi, che la analizza soffermandosi sulla difesa domiciliare e sul “grave turbamento” - non ripristina ancora il “diritto negato”. L'atto difensivo diventa, in questa ottica, un atto strutturalmente illecito, con l'aggredito sottoposto automaticamente ad indagini, salvo la sua non punibilità nei casi previsti dall'art. 52 del codice penale (attualità del pericolo, necessità della difesa, proporzionalità).
Nel quadro del tema affrontato si inquadra ovviamente quello della violenza contro le donne. Paradisi, avvocato, giornalista, assistente universitario (dottore di ricerca presso l'Università Sapienza di Roma e cultore della materia al dipartimento di Giurisprudenza di Perugia, componente della redazione scientifica della collana di Filosofia del diritto per Giappichelli editore) è infatti noto soprattutto per la sua attività di difesa e supporto a donne maltrattate; nel libro parte dalla prospettiva di Antigone che rivendica i diritti naturali contro la legge dello Stato. Ricordiamo anche qui solo un caso: Deborah Sciacquatori, la diciannovenne che a Roma ha difeso se stessa, la mamma e la nonna dalle violenze del padre colpendo il genitore, che poi è morto a seguito di una caduta. La ragazza è stata arrestata per 48 ore.
titolo: Il diritto negato
categoria: Saggi
autore/i: Paradisi Roberto
editore: Giappichelli
pagine: 120
prezzo: € 17.00