“Alfabeto per un pianeta da salvare” (Neri Pozza) di Elizabeth Kolbert è un prontuario sul mondo che ci circonda, una bussola per orientarsi nel bla bla sul clima, una cassetta degli attrezzi per affrontare la crisi che stiamo vivendo. Dalla A di Arrhenius, lo svedese che ipotizzò il ruolo dell’anidride carbonica nelle glaciazioni, al punto Zero del cambiamento climatico, individuato nella diga di Hoover sul fiume Colorado, vittima della siccità, passando per la E di elettrificare, la U di uragani e la H di hi-tech.
Elizabeth Kolbert scrive per il New Yorker, ha vinto due National Magazine Award e il Blake-Dodd Prize dell’American Academy of Arts and Letters. Il suo “Sotto un cielo bianco” è stato selezionato come libro dell’anno per Washington Post e Time. Ha ottenuto il Premio Pulitzer con “La sesta estinzione”, tradotto da Neri Pozza, che dell’autrice ha pubblicato anche i contributi contenuti in “Terra fragile”, una raccolta di reportage.
In “Alfabeto per un pianeta da salvare”, Elizabeth Kolbert illustra, in ventisei brevi saggi, innovazioni come l’Alia, il primo aereo completamente elettrico; la storia della COP, la Conferenza che si tiene annualmente dal 1997 per discutere di trattati ambientali internazionali; come la decarbonizzazione sia in grado di creare posti di lavoro; il leapfrogging, proposto come metodo per i Paesi emergenti di continuare a svilupparsi evitando i combustibili fossili. L’autrice è stata definita “una delle più grandi giornaliste e divulgatrici scientifiche” dal New York Times Book Review. Il libro è illustrato da Wesley Allsbrook.
Titolo: Alfabeto per un pianeta da salvare
Categoria: Saggi
Autore: Elizabeth Kolbert
Editore: Neri Pozza
Pagine: 160
Prezzo: 18.00