Il nuovo anno scolastico diventa dunque occasione per mettere a punto modelli di didattica e apprendimento alternativi, tanto più efficaci quanto più le scuole avranno fatto tesoro dell'esperienza maturata nei mesi del lockdown: “La didattica a distanza è qualcosa di più rispetto alla trasposizione on line delle lezioni o alle piattaforme sulle quali scambiare compiti e materiali: è la possibilità di definire nuove metodologie d'insegnamento grazie alla tecnologia”, aggiunge il direttore. “Come Cnr-Itd siamo impegnati a favorire questa transizione con una serie di iniziative che, proprio in questa delicata fase di ripresa, possono rivelarsi strategiche per il mondo della scuola. Tra le più recenti, il progetto Stringhe, che mira a riqualificare l'offerta educativo-didattica di scuole e spazi collocati nelle periferie urbane, dove le disuguaglianze sociali incidono maggiormente”.
L'iniziativa coinvolgerà oltre 2.500 bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni, 200 famiglie e 200 tra insegnanti ed educatori di dieci scuole dell'infanzia e primarie della periferia di tre grandi città italiane: Quarto Oggiaro e Bruzzano a Milano, Secondigliano e Scampia a Napoli, Librino a Catania. “L'obiettivo è contrastare la povertà educativa integrando coding, robotica educativa, storytelling, psicomotricità e sport e favorire lo sviluppo di abilità trasversali a partire dall'interazione, in chiave educativa, tra pensiero computazionale, abilità spaziali, motorie e sociali. Un modello che intendiamo rendere accessibile e replicabile anche in altre scuole e le esperienze sul campo ci aiuteranno a definire e valutare nuove metodologie", conclude Allegra.
Fonte: Mario Allegra, direttore Istituto per le tecnologie didattiche (Cnr - Itd) , email mario.allegra@itd.cnr.it -