A ricordarcelo è l’approccio One Health, che considera quella umana, degli animali e degli ecosistemi strettamente connesse. E a questo concetto si correlano le cosiddette Scienze della vita, che comprendono l'insieme delle discipline scientifiche che studiano organismi come le piante, gli animali, gli uomini, i microrganismi. A spiegarcelo, Danilo Porro, direttore dell’Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare (IBFM) del Cnr
Ecosistemi
Fabio Trincardi, direttore del Dipartimento scienze del sistema terra e tecnologie per l'ambiente del Cnr, esamina il grave stato di salute in cui versa il nostro Pianeta a causa dell’impatto che l’uomo esercita sui suoi ecosistemi con le proprie attività. Si rende necessario cambiare modello di sviluppo
Il libro “Plasticene” (Il saggiatore) di Nicola Nurra, docente di Biologia marina all’Università di Torino e collaboratore dell’Istituto di scienze marine del Cnr, ci conduce nei preoccupanti scenari climatici del futuro. Ma non è troppo tardi "per salvare, insieme al pianeta, anche quella bizzarra specie di mammiferi bipedi e onnivori che lo abita da qualche centinaio di migliaia di anni”
Hanno percorso oltre 700 chilometri camminando, remando e pedalando lungo tre diversi itinerari che li hanno portati ad attraversare foreste, laghi e lagune del Nord Italia, fino ad arrivare a Venezia e alle coste adriatiche. Sono i ricercatori che hanno partecipato ai 'Cammini Lter' promossi anche dal Cnr e volti a sensibilizzare la società sull'importanza della ricerca sugli ecosistemi e sulla biodiversità
'L’acqua per la vita, una vita per l’acqua’ è il titolo della mostra che l’Istituto per lo studio degli ecosistemi del Cnr di Pallanza ha organizzato per celebrare il settantacinquesimo anniversario dalla sua fondazione. Un’occasione per comprendere come la limnologia sia essenziale per un’efficace tutela dell’ambiente
Uno studio internazionale condotto da ricercatori dell’Istituto dei sistemi complessi del Cnr di Roma svela che alcune specie di microalghe 'nuotatrici’, trasportate da acque in moto turbolento, tendono a formare aggregati con proprietà frattali. È un passo in avanti verso la comprensione dell’effetto della turbolenza sui microorganismi acquatici
Uno studio curato da un ricercatore dell'Istituto di scienze marine del Cnr e dalla Rutgers University ha rivelato il sequenziamento del genoma del 'Thermovibrio ammonificans', uno tra i più antichi organismi esistenti sulla Terra. Vive a temperature intorno ai 75 gradi e la sua conoscenza è utile per comprendere i processi biologici nelle condizioni più estreme
La ricerca genetica si sta occupando delle piante che modificano l'ecosistema e interferiscono con l'attività agricola
La piena di un fiume conseguente a un'alluvione, oltre ad avere pesanti ripercussioni sul territorio, provoca significativi cambiamenti nel tratto di mare in prossimità della foce. Uno studio Ismar-Cnr ha analizzato cosa accade all'Adriatico quando esonda il Po, come si è verificato nel 2000
L'allarme risulta dalla seconda missione fotografico-scientifica di un progetto di ricerca basato sul confronto tra immagini storiche e attuali. A sostenerlo, il Comitato Evk2Cnr
Presentati a Bruxelles i risultati del progetto Life+ ‘Futmon', l'ampia iniziativa di ricerca che ha permesso di valutare lo stato di salute del patrimonio forestale di tutta Europa. Il Cnr è tra i partner italiani del progetto, attraverso l'Istituto per lo studio degli ecosistemi, l'Istituto di biologia agro ambientale e forestale e l'Istituto di ricerca sulle acque
Per la prima volta ricercatori Cnr insieme a colleghi stranieri hanno esplorato a bordo della nave oceanografica ‘G. Dallaporta' la fascia costiera dell'Albania e del Montenegro con l'obiettivo di comprendere l'importanza degli apporti fluviali dei fiumi albanesi in mare. Uno studio che sancisce la solida collaborazione dell'Ente con l'Accademia delle scienze di Tirana
Sono partiti da Trapani a bordo di Adriatica, il cutter della trasmissione ‘Velisti per caso', e da lì sono arrivati nelle acque tra Spagna e Africa in prossimità dello stretto di Gibilterra. Obiettivo, raccogliere dati su questo particolare ecosistema mediterraneo. A bordo, un team multidisciplinare del National Oceanography Center di Southampton (Nocs), dell'Environmental Ocean Team (Eoc) e dell'Istituto di scienze marine