Vita Cnr

Caucaso, arretrano i ghiacciai

Paesaggio caucasico
di Francesca Gorini

L'allarme risulta dalla seconda missione fotografico-scientifica di un progetto di ricerca basato sul confronto tra immagini storiche e attuali. A sostenerlo, il Comitato Evk2Cnr

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Quattro ghiacciai esaminati, numerose paline ablometriche posizionate, due data blogger installati, due anni di studi preliminari e di organizzazione logistica e oltre un mese di attività sul campo, che ha permesso anche di realizzare, attraverso ricognizioni in elicottero, un documentario video e numerose fotografie. Sono questi i numeri della spedizione 'Caucaso 2011', avviata il 28 luglio 2011 nell'ambito del progetto 'Sulle tracce dei ghiacciai' e recentemente conclusa.

Il progetto, organizzato dall'associazione no profit di tutela ambientale 'Macromicro' e patrocinato dal Comitato Evk2Cnr, ripercorre i luoghi ambientali più significativi del pianeta, confrontando le immagini raccolte nel secolo scorso da esploratori e fotografi con quelle attuali ritratte dallo stesso punto geografico, e realizzando prelievi sul campo e indagini di laboratorio. L'obiettivo è osservare il comportamento dei principali ghiacciai montani per comprendere gli effetti dei cambiamenti climatici su questi sensibili indicatori e contribuire così alla tutela del nostro patrimonio ambientale. La missione in Caucaso è stata la seconda delle cinque previste con quelle in Karakorum - conclusa nell'ottobre 2010 - Alaska, Patagonia e Ande.

"A pochi giorni dal termine della spedizione, possono essere già evidenziati i primi risultati del lavoro eseguito sulla base dei confronti fotografici e delle osservazioni scientifiche effettuate", spiega Fabiano Ventura, fotografo e presidente di 'Macromicro', ideatore del progetto e coordinatore del team che ha visto operare sul campo i glaciologi Kenneth Hewitt e Riccardo Scotti. "I ghiacciai della catena del Caucaso mostrano forti arretramenti delle loro fronti, nonché sensibili perdite di spessore. Ad esempio, il ghiacciaio Chalaat ha perso 200 m di spessore e la fronte è arretrata di oltre 3 km". 

"Anche questa seconda missione sarà un successo non solo dal punto di vista scientifico, ma anche da quello della divulgazione, due aspetti che i curatori del progetto sanno coniugare in maniera eccellente", commenta Agostino da Polenza, presidente del Comitato EvK2Cnr.

Del progetto si parlerà il 16 dicembre alle 19.00 presso il Centro culturale Mocobo di Roma; l'incontro prevede la proiezione del documentario realizzato durante la spedizione in Karakorum del 2009, l'illustrazione delle tecniche fotografiche di alta quota e un dibattito con il pubblico.