Quando pensiamo al mare ci viene in mente la spiaggia dove in estate trascorriamo gradevoli giornate di riposo. In realtà, esso è fonte di numerosi benefici sia per gli effetti diretti che ha sulla nostra salute, sia per i cosiddetti “servizi ecosistemici” che ci garantisce, come spiega Ester Cecere dell’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr
Vita di mare
Anche gli animali comunicano tra loro, non sempre utilizzando un linguaggio fonico, ma ricorrendo a modalità diverse quali i movimenti, i colori o gli sguardi. Ester Cecere, dell’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr, illustra quelle utilizzate da diverse specie marine concentrandosi in particolare sui cetacei
Tra le raffigurazioni presenti nei mosaici sono molte quelle che rappresentano animali e, tra questi, ci sono naturalmente anche quelli marini, come ricorda Ester Cecere dell’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr, che propone una panoramica delle opere che li propongono. Le specie raffigurate sono davvero numerose: dal polpo al calamaro, dallo scorfano alla spigola, fino al dentice e alla triglia
Ester Cecere dell’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr parla di questo crostaceo - originario dell’Oceano Atlantico ma che ormai popola anche il Mare Nostrum - riportandone le caratteristiche, ma sottolineando anche come costituisca una minaccia per le specie indigene, in particolare per i molluschi bivalvi come vongole e cozze
Se le onde radio - con le quali Guglielmo Marconi ha reso possibile l’invio di segnali a distanza senza l’utilizzo di fili - hanno trasformato la nostra vita, le onde sonore sono fondamentali per alcuni animali, tra i quali delfini, orche e capodogli. Ester Cecere, dell’Istituto di ricerca sulle acque spiega come sia proprio grazie ad esse che queste specie possono utilizzare l’ecolocalizzazione, riuscendo così a orientarsi e individuare eventuali ostacoli
Tra gli animali con dimensioni “extra”, alcuni sono anche tra le specie marine, come la balenottera azzurra - il più grande essere vivente - il pesce remo o la manta gigante. A farcene una dettagliata panoramica è Ester Cecere dell’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr
Tra le conquiste dell’uomo va senz’altro considerata la possibilità di esplorare i fondali marini sia attraverso sottomarini che grazie ad attrezzature indossabili, che consentono ai sub la respirazione sott’acqua. Ester Cecere dell’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr ripercorre le varie tappe nei due diversi ambiti, spaziando tra fantascienza, letteratura e realtà
Ester Cecere dell’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr ricorda alcune importanti studiose che hanno operato in questo campo, partendo dalla pioniera in tale disciplina, Jeanne Villepreux-Power, per arrivare a Sylvia Earle, scienziata ancora in vita, che tuttora, a 89 anni di età, prosegue la sua campagna di sensibilizzazione per la protezione degli oceani
Prendendo spunto dal viaggio compiuto da Marco Polo in Cina, Ester Cecere, ricercatrice dell’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr, parla di alcune delle spedizioni effettuate da diversi naturalisti - da Darwin a Steller - che portarono questi studiosi a imbattersi in animali marini sconosciuti
A farlo sono anche numerosi animali marini, dalle meduse alle tracine, dal pesce pietra al cosiddetto “corallo di fuoco”. Ester Cecere dell’Istituto di ricerca delle acque del Cnr parla di alcuni di questi e delle caratteristiche e degli effetti delle loro punture
È così che percepiamo visivamente i coccodrilli e i loro simili, come gli alligatori e i caimani. In realtà esistono differenze morfologiche tra questi rettili, presenti soprattutto nel capo e nella forma del muso. A spiegarci meglio le diversità che caratterizzano le varie specie di questi vertebrati è Ester Cecere dell’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr
Quando si parla di paleontologia e di fossili non ci si riferisce a centinaia di anni bensì a milioni di anni. E così, volendo celebrare anche in questa rubrica un centenario, Ester Cecere dell’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr tratta di un ittiosauro vissuto 100 milioni di anni fa e di altri che invece allora si estinsero
Ester Cecere dell’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr parla della storia e delle possibilità offerte da questo mezzo, che permette di esplorare gli abissi marini, svelandone la biodiversità e consentendo di cercare qui preziose fonti di idrocarburi
La biologa Ester Cecere dell’Istituto di ricerca sulle acque del Consiglio nazionale delle ricerche ricorda alcuni animali marini estinti: dalla foca monaca dei Caraibi alla ritina di Steller, fino al lipote. All’origine della loro scomparsa ci sono varie cause, tra le quali la caccia per ricavare cibo, grasso e pelli
Ester Cecere, ricercatrice dell’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr, illustra le caratteristiche degli abissi marini, un luogo un cui la luce solare non penetra, la temperatura è prossima a 0ºC e la pressione idrostatica è molto forte. E di alcuni animali che qui vivono, contraddistinti da un aspetto inquietante, con occhi telescopici, bocche molto grandi, denti aguzzi e dotati di bioluminescenza
Sebbene siano animali molto diversi tra loro, cetacei, pinguini e tartarughe presentano un elemento del corpo in comune: le pinne. A determinare la presenza di questa appendice è il fatto che tutti vivono in acqua o a stretto contatto con essa. Ester Cecere dell’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr, illustra come in ciascuno di essi sia avvenuta la trasformazione
Le ricerche zoologiche hanno rivelato che esistono ancora specie marine con caratteristiche morfologiche e anatomiche di centinaia di milioni di anni fa: vengono definiti fossili viventi. Ester Cecere dell’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr ci parla dei più famosi
Alcuni abitanti marini si trasformano, assumendo forme e colori che consentono loro di confondersi con l’ambiente in cui vivono, in modo da rendersi invisibili ai potenziali predatori. A descrivere i diversi tipi di metamorfosi difensive e quali specie interessano è Ester Cecere, ricercatrice dell’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr
Ester Cecere dell’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr descrive le abilità di pesca di questo uccello acquatico. Sono le sue ottime capacità visive a renderlo un implacabile cacciatore subacqueo, un’abilità che i pescatori considerano una minaccia per la loro attività
Il polpo è un animale in grado di compiere, come spiega Ester Cecere dell'Istituto di ricerca sulle acque del Cnr, numerose attività complesse: riesce per esempio ad aprire bottiglie di plastica e barattoli di vetro, a fuggire dagli acquari o a costruirsi ripari per difendersi dai predatori raccogliendo oggetti dal fondo marino. È inoltre capace di riconoscere gli esseri umani e di stringere rapporti con loro. Insomma, viene da dire che “gli manca solo la parola”
Ad assumere forma sferica sono tante realtà, dai pianeti alle cellule, dagli addobbi natalizi fino alle opere d'arte. Ma questa configurazione è presente anche in mare, per esempio con alcuni agglomerati fibrosi presenti sulle spiagge, chiamati egagropili, o alcune specie di alghe. Ne parla Ester Cecere dell'Istituto di ricerca sulle acque del Cnr
Alcuni pesci sono in grado di generare elettricità e per questo vengono definiti elettrofori; la maggior parte vivono in acque dolci, ma ce ne sono anche in mare. Di questi animali parla Ester Cecere dell’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr
Ester Cecere dell’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr parla di questa specie dall'aspetto feroce sottolineando che non tutti gli esemplari si presentano così è il caso dello squalo lanterna e di quello elefante
Ester Cecere dell’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr parla di specie marine in estinzione poco note, concentrandosi sulla vaquita, l’orcella asiatica e l’orcella australiana