L'Europa premia la ricerca Cnr
Le scienze fisiche sono al centro dei quattro progetti dell'Ente premiati nell'ultima tornata dei 'Consolidator Grants' dell'European research Council, presentati da ricercatori dell'Istituto nanoscienze e di Isc-Cnr. Tra gli altri riconoscimenti, due grant Horizon 2020 hanno premiato l'Ifac-Cnr di Firenze, mentre il progetto 'Persuaded' a cui partecipa l'Ifc-Cnr è stato segnalato come 'progetto del mese': aiuterà a comprendere il ruolo delle sostanze plastificanti nell'insorgere di alcune patologie
Sono quattro i progetti del Consiglio nazionale delle ricerche premiati nell'ultima tornata dei Consolidator Grants, il bando con cui l'European research Council sostiene annualmente, con finanziamenti fino a due milioni di euro ciascuno, le migliori proposte che contribuiscono ad accrescere la qualità della ricerca europea. I progetti premiati afferiscono tutti all'area Scienze fisiche: tre sono presentati da ricercatori dell'Istituto nanoscienze (Nano-Cnr) di Modena, Pisa e Lecce, cui si aggiunge un progetto dell'Istituto dei sistemi complessi (Isc) del Cnr di Roma.
xPrint, coordinato da Andrea Camposeo (Nano-Cnr), ha come scopo principale lo sviluppo di componenti tridimensionali con proprietà che cambiano nel tempo (quarta dimensione), attraverso nuove metodologie di stampa 3D. Di natura teorico-computazionale è il progetto Mimic presentato da Emanuela Zaccarelli dell'Isc-Cnr di Roma: l'obiettivo è approfondire lo studio dei microgels, particelle colloidali di scala micrometrica composte da una o più reti connesse di polimeri. Lo studio delle interazioni di impulsi brevissimi di luce con la materia è, invece, al centro di altri due progetti di Nano-Cnr Tame Plasmons, coordinato da Stefano Corni, sfrutta le particolari proprietà di nanosfere metalliche dovute a stati quantistici detti plasmoni, quando queste interagiscono con la luce. Sprint, invece, coordinato da Miriam Serena Vitiello, mira allo sviluppo di un innovativo sistema di generazione e rivelazione di impulsi ultra-brevi a frequenze Terahertz, basato sulla realizzazione di risonatori laser a semiconduttori non convenzionali, integrati in cavità con grafene flessibile, e di nano-rivelatori ultra-veloci a quantum dot, ingegnerizzati quantisticamente.
Altri importanti riconoscimenti riguardano i progetti dell'Istituto di fisica applicata del Cnr di Firenze Advanced Ultraviolet Radiation and Ozone Retrieval for applications (Aurora) e Revolutionary Design of Spacecraft through Holistic Integration of Future Technologies (ReDshift), destinatari di due grant di Horizon2020. Il primo, coordinato da Ugo Cortesi, riguarda la possibilità di monitorare con un'accuratezza senza precedenti il profilo di ozono in atmosfera sfruttando le capacità di misura dei sensori delle missioni Sentinel-4 e Sentinel-5 del programma Copernicus. Il progetto sarà focalizzato sugli strati più bassi dell'atmosfera di Europa, Nord Africa e Medio Oriente, principalmente interessati dall'azione dell'ozono come inquinante e gas serra, con l'obiettivo finale di sviluppare applicazioni commerciali nel campo della prevenzione sanitaria. ReDshift affronta invece il problema dei detriti spaziali; è coordinato da Alessandro Rossi e unisce i più recenti avanzamenti teorici nell'ambito della dinamica orbitale e tecnologie emergenti - come la stampa in 3D - per individuare nuove soluzioni per la rimozione dei satelliti al termine della loro vita operativa, esigenza comune a tutti gli utilizzatori dello spazio intorno alla Terra.
È stata, inoltre, segnalata come progetto del mese da parte del ministero dell'Ambiente, l'iniziativa coordinata dall'Istituto superiore di sanità con partnership dell'Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa Persuaded. Il progetto diretto da Amalia Gastaldelli si propone di misurare l'esposizione a sostanze plastificanti ampiamente utilizzate (ftalati e bisfenolo) in soggetti italiani residenti in tutto il territorio italiano, in particolare bambini, con l'obiettivo di comprendere il loro ruolo nello sviluppo di malattie quali obesità, diabete, malattie cardiovascolari e disturbi di origine endocrina.
A cavallo tra scienze umane e scienze digitali, infine, tre attività dell'Istituto di scienza e tecnologie dell'informazione del Cnr di Pisa sono state nominate per l'edizione 2015 dei prestigiosi Digital Humanities Awards. Si tratta di 3Dhop. 3D Heritage Online Presenter, strumento open source per la presentazione, nell'ambito dei beni culturali, di modelli 3D su piattaforma web; Dante Sources, applicazione web che permette di mappare le fonti usate dall'Alighieri nella compilazione delle sue opere (citazioni, luoghi, riferimenti, ect.) e Alchimia di Jackson Pollock in 3D, progetto attraverso il quale il laboratorio Visual Computing dell'Istituto, in collaborazione con diversi altri Istituti e con l'Ufficio stampa del Cnr, ha contribuito alla digitalizzazione 3D, documentazione e preparazione del materiale interattivo per la mostra temporanea dedicata al celebre quadro.
Fonte: Amalia Gastaldelli, Istituto di fisiologia clinica, Pisa , email amalia@ifc.cnr.it - Maddalena Scandola, Istituto Nanoscienze , email comunicazione@nano.cnr.it - Emanuela Zaccarelli, Istituto dei sistemi complessi del Cnr , email emanuela.zaccarelli@isc.cnr.it