Una tesi di laurea sul Cnr
È stata discussa all’Università Sapienza da Marco Serio e analizza l’attività di comunicazione e trasferimento tecnologico dell’Ente, fornendo indicazioni per migliorarne le performance
Lo scorso 21 gennaio, presso la cattedra di Comunicazione per il management d'impresa dell’Università 'Sapienza’ di Roma, Marco Serio ha discusso la tesi 'Comunicazione scientifica e trasferimento tecnologico del Cnr: stato dell'arte e prospettive di sviluppo’. Il lavoro analizza l'attività del Consiglio nazionale delle ricerche e le sue strategie di trasferimento e di divulgazione ai pubblici di riferimento, indagando criticità e punti di forza. Oltre all'analisi della letteratura di riferimento, Serio ha svolto per un anno lavoro sul campo, raccogliendo testimonianze di ricercatori di vari Istituti dell'Ente e intervistando il presidente Luigi Nicolais, il portavoce Giuseppe Festinese, Marco Ferrazzoli e Alberto Silvani, rispettivamente, capo ufficio stampa e direttore dell'Ufficio valorizzazione della ricerca.
Partendo da un'analisi di scenario, l'elaborato considera le caratteristiche principali della ricerca scientifica italiana, confrontandone dati e performance con quelli del resto del mondo. Prosegue con una descrizione della struttura e della storia dell’Ente, delle attività degli organi di ricerca e delle strutture di supporto, delle figure professionali che vi operano e delle iniziative di divulgazione scientifica e di trasferimento tecnologico. Viene inoltre confrontato un modello tipico della comunicazione aziendale con quello di una struttura pubblica, che, per sua natura, mission e vision, presenta caratteristiche diverse rispetto a un'impresa privata, orientata essenzialmente al profitto.
Il cuore dello studio sta nell’esame delle modalità di comunicazione adottata da parte del Cnr, dei suoi principali attori e dei suoi destinatari, tra queste un caso di comunicazione pull non ancora implementato e che verrà testato sul campo a partire dai prossimi mesi: il Cnr Innovation Mall.
In particolare, si analizzano le strategie comunicative dell’Istituto per le tecnologie applicate ai beni culturali e dell’Istituto di metodologie chimiche, di cui vengono presentate le esperienze di trasferimento e/o divulgazione dei risultati di ricerca proponendo alcuni correttivi. A corollario, alcuni spunti offerti da specialisti della comunicazione scientifica, quali Piero Angela, Giovanni Carrada e Andrea Granelli.