La rivoluzione mestruale
di Marco FerrazzoliUn saggio, dedicato al ciclo femminile da una scrittrice francese. Un argomento tabù affrontato con piglio polemico verso i pregiudizi, gli stigmi religiosi e anche la ricerca scientifica legata al tema, ritenuta insufficiente
Se la più nota citazione evangelica sul sangue è ovviamente quella dall'ultima cena, anche l'episodio dell'emorroissa resta impresso nella nostra memoria come uno dei più emblematici del comportamento anticonformista e scandaloso di Gesù rispetto alle convenzioni del tempo. Come a storpi, lebbrosi, pubblicani, prostitute, anche alla donna che perde sangue e quindi impura, Cristo manifesta una vicinanza inammissibile per gli esegeti ufficiali della religione. Anzi, in questo passo è la donna sanguinolenta, “immonda, nonché fonte di impurità per chiunque o qualunque cosa lei toccasse o la sfiorasse” ai sensi del Levitico, come ricorda la suora e teologa africana Teresa Okure, ad avvicinarsi al Messia: “Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita”.
Il volume 'Questo è il mio sangue' di Elise Thiébaut (Einaudi) compie una crasi dei due episodi non meno scabrosa: la frase eucaristica fa infatti da titolo a un libro dedicato proprio alle mestruazioni che affliggevano la donna guarita da Gesù. Del resto l'argomento trattato, è quanto meno imbarazzante in generale: un tabù ancora soggetto a eufemismi e giri di parole (“ha le sue cose”, “è indisposta", “ha il marchese”), se non proprio a ostracismi. L'autrice - giornalista e attivista femminista, autrice di racconti e saggi – vi inanella informazioni scientifiche, aneddoti storici e miti, pregiudizi ed equivoci, a partire dalla sua esperienza personale.
Il ciclo mestruale determinato dall'evacuazione dell'ovulo non fecondato è spesso fonte di disagi e fastidi per le donne, ma anche di molto, eccessivo pudore, oltre che di stereotipi quale la presunta instabilità umorale femminile nel periodo interessato. Assorbenti e tamponi provocano spesso disgusto nei maschi, che di rado si avvicinano sessualmente alle compagne in questo periodo, avvertendo o presumendo di avvertire odori sgradevoli. Soprattutto in passato era poi considerato un impedimento, una vera e propria inabilità temporanea. Anche su questo piano ovviamente le cose stanno cambiando, grazie a testimoni come Kiran Gandhi che nel 2015 corse la maratona di Londra durante il ciclo, mostrando senza vergogna la tuta sporca di sangue per dimostrare la sua pienissima efficienza.
Il libro non è un inedito assoluto, alle mestruazioni sono state rivolte esposizioni e installazioni artistiche. E sono usciti tra gli altri saggi e romanzi quali 'Metafisica delle mestruazioni' di Antonio Carulli, 'La bambina con il calice di stelle' di Gabriella Karin Turci, 'Sulle mestruazioni' di Aldo Colleoni, 'Le mie cose' di Raffaella Malaguti, 'Mestruazioni. La forza di guarigione del ciclo mestruale dal menarca alla menopausa' di Alexandra Pope, 'Sangue magico' di Elena Piarollo. Elise Thiébaut affronta il tema con piglio, per sostenere che il mestruo va vissuto “con orgoglio” e che, addirittura, questa è “la madre di tutte le rivoluzioni e deve partire da noi donne". Non minore vis polemica l'autrice sfodera contro le prescrizioni religiose comuni alle tre religioni monoteiste, che hanno contribuito a formare “un tabù millenario” (il sottotitolo del volume è proprio “manifesto contro il tabù delle mestruazioni”): il tabù per eccellenza, possiao dire, visto che tale termine deriva dal polinesiano “tapu”, che indicherebbe proprio il sangue mestruale. La scrittrice se la prende poi con la politica che tratta “gli assorbenti come bene non essenziale, imponendo un'Iva di oltre il 20%” e con la ricerca scientifica che “non si occupa dell'argomento”. Ce ne vorrebbe di più - dichiara - per capire “cosa contengono davvero gli assorbenti”, cosa provochi la sindrome da choc tossico e per migliorare la diagnosi dell'endometriosi.
titolo: Questo è il mio sangue
categoria: Saggi
autore/i: Thiébaut Elise
editore: Einaudi
pagine: 209
prezzo: € 14.00