Riguardano il settore aerospaziale i brevetti presentati dall'Istituto per la scienza e tecnologia dei materiali ceramici (Istec) del Cnr di Faenza, che ha brevettato una nuova classe di materiali compositi a matrice ceramica ultrarefrattaria rinforzati con fibre di carbonio, in grado di sopportare lo shock termico e le temperature estreme. “Il settore a cui ci rivolgiamo è quello delle missioni spaziali, in cui è necessario disporre di materiali adatti a superare fasi come la propulsione o il rientro in atmosfera, nelle quali i flussi di calore possono superare i 2.000 gradi di temperatura. Oltre a fornire una protezione termica eccellente, il nostro materiale è anche economico, veloce da produrre e, soprattutto a differenza di quelli attualmente in uso, ri-utilizzabile”, spiega Luca Zoli. “Il vantaggio è duplice: ridurre notevolmente i costi delle missioni spaziali e i tempi di fabbricazione dei velivoli”. La ricerca su questi materiali è stata finanziata con otto milioni di euro dal progetto europeo 'C3harme' coordinato da Diletta Sciti, tra i cui partner spiccano Airbus e Avio, aziende leader del settore aerospaziale. “Per questa ragione pensiamo che questi brevetti non rimarranno a lungo nel cassetto”, conclude il ricercatore.
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Fonte: Nicola Coppedè , Istituto dei materiali per l'elettronica ed il magnetismo, Parma, email nicola.coppede@imem.cnr.it; Alessandra Scidà , Istituto per la sintesi organica e la fotoreattività, Bologna, email alessandra.scida@isof.cnr.it; Luca Zoli , Istituto di scienza e tecnologia dei materiali ceramici, Faenza, email luca.zoli@istec.cnr.it