Focus: Spazio

Pasta, per un futuro più green

Stazione spaziale internazionale
di Francesca Gorini

Un esperimento coordinato dall’Istituto di chimica della materia condensata e di tecnologie per l’energia del Cnr, in corso sulla Stazione spaziale internazionale, sfrutta la condizione di assenza di peso per individuare la migliore formulazione di emulsioni con ridotte quantità di tensioattivi, utili per prodotti alimentari, cosmetici, detergenti e chimici. Lo studio è frutto di oltre 20 anni di esperienza

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Tra gli esperimenti annunciati da Samantha Cristoforetti e attualmente in corso sulla Stazione spaziale internazionale, “PASTA-Particle-Stabilized Emulsions” è un progetto internazionale coordinato dall’Istituto di chimica della materia condensata e di tecnologie per l’energia (Icmate) del Cnr di Genova: servirà a formulare emulsioni con ridotte quantità di tensioattivi, utili per prodotti alimentari, cosmetici, detergenti e prodotti chimici. Proprio nello spazio, infatti, si verificano condizioni semplificate ideali per studiare la dinamica con cui si formano e si stabilizzano le emulsioni, cioè le miscele di due liquidi, uno dei quali si disperde nell’altro sotto forma di minutissime particelle, e di cui sono esempio una grande quantità di prodotti della vita quotidiana, dagli oli ai detersivi liquidi, dai detergenti a numerosi prodotti alimentari.

L’esperimento, finanziato dall’Agenzia spaziale europea (Esa), vede la partecipazione di partner accademici e industriali da Europa, Usa, Giappone e Russia; tra gli italiani, oltre ai ricercatori del Cnr-Icmate, Libero Liggieri, Francesca Ravera ed Eva Santini, partecipano un gruppo di fisici dell’Università di Parma - Luigi Cristofolini, Davide Orsi, Valentina Lorusso, Marco Vaccari - e lo spin-off Future Cooking Lab, della stessa Università. “Come Cnr-Icmate, e assieme ai colleghi di Parma, abbiamo partecipato a tutte le fasi di ideazione, pianificazione dell’esperimento, test e messa a punto dell'apparecchiatura che permette di studiare gli effetti di tensioattivi sui meccanismi responsabili della stabilizzazione delle emulsioni", spiega  Liggieri "Inoltre, abbiamo preparato e fornito i campioni di emulsioni che ora sono a bordo: l’obiettivo è capire se sia possibile realizzare emulsioni ugualmente efficaci anche utilizzando minori quantità di tensioattivi, che possono essere altamente inquinanti o nocivi per la salute, oppure come utilizzare al meglio tensioattivi green”. 

Gocce dell'olio che sarà emulsionato con un liquido composto da acqua e tensioattivo

Gocce dell'olio che sarà emulsionato con un liquido composto da acqua e tensioattivo

Lo studio è frutto della consolidata esperienza di oltre 20 anni della sede genovese dell'Istituto, nell'utilizzo delle opportunità offerte dalla sperimentazione in assenza di peso in ambiente spaziale. PASTA, infatti, è l'ultimo di una serie di esperimenti a partecipazione internazionale, ideati e coordinati dallo stesso gruppo di ricerca presso Icmate attorno alla tematica: gli esperimenti con la Facility for Surface Tension and Adsorption (Fast e Faster) in missioni dello Space Shuttle nel 1998 e 2003 e sulla Iss nel 2015, volti a testare modelli per gli effetti di tensioattivi sulle interfacce liquide; l'esperimento Fases (Fundamental and Applied Studies in Emulsion Stability) sulla Iss nel 2014, con un primo studio sulla stabilizzazione delle emulsioni. Altri ricercatori del Cnr-Icmate di Genova sono, inoltre, stati coinvolti in esperimenti in assenza di peso, a bordo di Space Shuttles e Iss, per la misura di proprietà termofisiche di metalli e leghe liquide.

Sono inoltre allo studio la continuazione dell'esperimento PASTA con nuovi campioni e nuovi esperimenti per lo studio di emulsioni, basati su tecniche innovative. Su un altro versante, gli stessi gruppi di ricerca hanno presentato progetti per lo sviluppo di materiali e tecnologie, basati sulle conoscenze acquisite su emulsioni e schiume, per applicazioni nell'esplorazione spaziale e planetaria, in accordo con gli indirizzi strategici indicati dalle maggiori agenzie spaziali.

Fonte: Libero Liggieri, Istituto di chimica della materia condensata e di tecnologie per l’energia,  e-mail: libero.liggieri@ge.icmate.cnr.it, tel. 010/6475722

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