Vita Cnr

Il Cnr valorizza il sito precolombiano di Chan Chan

Sito di Chan chan
di Francesca Gorini

Nell'anno del centenario della scoperta di Machu Picchu, l'Istituto per le tecnologie applicate ai beni culturali presenta il lavoro svolto in un altro sito peruviano di grande interesse storico e archeologico. Una città della costa settentrionale che è stata capitale dell'impero Chimù

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Nell'ambito delle celebrazioni per il centenario della scoperta di Machu Picchu, città simbolo dell'impero Inca, l'Istituto per le tecnologie applicate ai beni culturali (Itabc) del Cnr ha organizzato una giornata di studio finalizzata a presentare i lavori della Missione italiana in Perù (Mipe) che lo stesso Istituto conduce dal 2002  nel complesso archeologico di Chan Chan.

L'evento, organizzato nella sede del Cnr, a Roma, aveva l'obiettivo di far conoscere questo sito archeologico sulla costa nord del paese,  tra il IX e il XV secolo capitale politica, amministrativa e religiosa dell'Impero Chimù. Grazie alle sue imponenti dimensioni e alla particolarità delle sue strutture architettoniche (oltre 20 chilometri quadrati di sentieri urbani ed extra-urbani, campi coltivati, murature e campi di irrigazione), Chan Chan costituisce la testimonianza più rappresentativa della cultura precolombiana e uno dei principali monumenti dell'America continentale.

Il più vasto insediamento dell'America Latina costruito in 'adobe', il mattone in terra cruda essiccato al sole da cui è nata una delle tecniche costruttive più antiche al mondo, alternativa a quella basata sull'uso della pietra tipica dell'impero Inca", spiega Francesca Colosi dell'Itabc-Cnr, condirettore del progetto insieme con Roberto Orazi. "Il suo grandioso esempio di organizzazione urbana ha contribuito allo sviluppo della cultura andina".

Scopo della missione che la Mipe porta avanti nel sito iscritto nella lista Unesco del patrimonio mondiale è "contribuire allo sviluppo del territorio e sostenerne il tessuto socio-economico attraverso lo sviluppo dell'artigianato locale e la valorizzazione turistica", prosegue Colosi. "Obiettivo finale, la realizzazione di un grande parco archeologico dove dare spazio anche ad altre attività locali, quali la produzione ceramica".

Il progetto, sostenuto anche dal ministero degli Affari esteri, vede impegnate, oltre al Cnr, numerose istituzioni italiane e internazionali: dall'Università Politecnica delle Marche al dipartimento Dardus, dall'Università Roma Tre all'Istituto italo latino americano. Molte anche le collaborazioni con le principali istituzioni locali: Ministerio de cultura, Gobierno regional 'La libertad', Gerencia regional de comercio exterior, Turismo y artesanía, Plan Copesco (Ministerio de industria y turismo), Municipalidad de Huanchaco.

Fonte: Francesca Colosi, Istituto per le tecnologie applicate ai beni culturali, Monterotondo Stazione, tel. 06/90672689