Studiare con internet? Non è una scorciatoia
di Cecilia MigaliGreco, matematica, inglese. Gli studenti sono al rush finale della loro preparazione agli esami e in questi ultimi anni la rete sembra essere diventata un'alleata insostituibile per lo studio.
Greco, matematica, inglese. Gli studenti sono al rush finale della loro preparazione agli esami e in questi ultimi anni la rete sembra essere diventata un'alleata insostituibile per lo studio. Ma come si possono utilizzare al meglio le nuove tecnologie per preparare gli esami di maturità?
"Un esame richiede impegno e metodo e, naturalmente, una preparazione costante e meditata, che non può essere sostituita da nessuna tecnologia", dice Rosa Maria Bottino, direttore dell'Istituto di tecnologie didattiche (Itd) del Cnr di Genova, "è bene precisarlo prima di tutto. Detto ciò, è chiaro che la rete e, più in generale, le nuove tecnologie sono una grande risorsa, se utilizzate con criterio, in modo critico. L'importante è che non diventino una scorciatoia per saltare la fase preliminare, quella dello studio e del ragionamento, che dà veramente la sicurezza delle conoscenze apprese".
Esistono comunque tecnologie mirate, come i software didattici che possono aiutare nella preparazione. "Si tratta di veri e proprio luoghi di apprendimento", aggiunge Giorgio Olimpo, ricercatore associato dell'Itd-Cnr, "per esempio i programmi interattivi per la matematica, la fisica, le lingue, la biologia e anche l'arte: possono essere di grande ausilio per approfondire conoscenze, effettuare simulazioni, esplorare ambienti virtuali e, quindi, colmare il gap fra sapere teorico e saper fare".
Importante, inoltre, sfruttare determinate funzionalità delle tecnologie per mettere a punto un metodo di lavoro. "Le possibilità di articolazione e di visualizzazione della struttura di un testo o di una presentazione ipermediale offerte dai più noti programmi", specifica Bottino, "costituiscono un valido strumento per imparare a organizzare il proprio pensiero, elaborarlo per livelli, esporlo in modo sintetico e ragionato".
Insomma: che si tratti di realizzare schemi, fare riassunti o presentare un discorso, il denominatore comune di ogni buona preparazione è l'atteggiamento mentale, che deve rimanere aperto e vigile. "Lo studente", conclude Giorgio Olimpo, "deve essere consapevole di ciò di cui ha effettivamente bisogno e deve imparare a non dare per certo quello che trova con i motori di ricerca. E' sempre possibile imbattersi, anche su fonti considerate affidabili, in errori contenutistici o essere fuorviati da un livello eccessivo di dettagli e stimoli. Infine, a fronte di mille suggerimenti, si rischia di perdere la fiducia nelle proprie capacità".
Fonte: Giorgio Olimpo, Istituto per le tecnologie didattiche, Genova, email olimpo@itd.cnr.it; Rosa Maria Bottino, Istituto per le tecnologie didattiche, Genova, email bottino@itd.cnr.it