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Il 44% per cento dei ragazzi che lasciano le discoteche ha un tasso alcolemico superiore alla soglia minima consentita dalla legge, ma il 35% l'ha già superata ancora prima entrare. E il guidatore 'designato' è davvero responsabile. Sono alcuni dei dati scaturiti dal bilancio dei primi sei mesi di attività dell'operazione 'Naso rosso', un'iniziativa che il ministero della Gioventù, in collaborazione con l'Istituto superiore di sanità e la Fondazione Ania, ha messo in campo contro l'abuso di alcol tra i giovani.
L'operazione ha coinvolto, in sei mesi, un campione di 11 regioni e 1.200 serate, 200 operatori impegnati in ogni serata, con 60 mila gli alcol test realizzati all'ingresso e all'uscita dei locali e 44 mila ragazzi intervistati.
Dai primi rilevamenti è emerso che due terzi dei ragazzi arriva i discoteca dopo aver già bevuto bevande alcoliche: di questi la metà presenta un tasso alcolemico superiore allo 0,5 g/l, soglia prevista dalla precedente normativa, diventata ora più stringente per il neo patentati. Positivi i dati sul comportamento, davvero responsabile, di chi all'ingresso dichiara di guidare. Per quanto riguarda i non guidatori i valori sono sempre più alti del limite ma non superano mai il livello di 0,6 g/l.
Sono infine 58 i casi in cui i volontari di 'Naso rosso' hanno riaccompagnato a casa i ragazzi sopra i limiti, una modalità di intervento che, come ha sottolineato il ministro Meloni, vuole essere "l'estrema ratio, perché non passi l'idea che posso bere, tanto poi qualcuno mi riaccompagna a casa".
Secondo il bilancio, è emerso che "è aumentata la consapevolezza tra i giovani che, se devono guidare, bevono con moderazione, e infine che le donne sono sempre più responsabili degli uomini e che i comportamenti responsabili crescono con l'età".