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Le Marche riscoprono l'orzo

pane
di Rosanna Dassisti

La riscoperta dei profumi e sapori di una volta ha riportato sulle nostre tavole questo cerrale, a lungo dimenticato, considerato una 'fonte di salute' per le molte proprietà benefiche. Un'interessante iniziativa arriva dal Cobi

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La riscoperta dei profumi e sapori di una volta ha riportato sulle nostre tavole l'orzo, un alimento dimenticato per secoli e in passato invece considerato una 'fonte di salute' per le molte proprietà benefiche. Non a caso, l'orzo da qualche tempo registra un aumento dei consumi del 10% all'anno.

 

Alla valorizzazione di questo cereale lavora anche il Consorzio marchigiano produttori dell'orzo e della birra (Cobi), che lo coltiva sulle colline della regione e che ne produce il malto nella propria malteria di Casine di Patern,o nel comune di Ancona, rifornendo ristoranti della zona. Tra questi il 'Vintora' di San Marcello presso Iesi, una realtà nata grazie al lavoro di 100 agricoltori regionali associati a 'La spesa sull'aia' (www.vintora.it).

 

Nutriente e tonico, antiossidante ricco di selenio e vitamina E, l'orzo agisce sul sistema digestivo favorendo l'assorbimento delle sostanze nutritive, grazie all'ordenina, principio attivo in esso contenuta. Inoltre, combatte il colesterolo e i radicali liberi.

 

"[immagine]"In cucina trova la massima espressione. Le minestre e il pane diventano alimenti di grande valore salutistico e gradevoli al palato. I prodotti consigliati sono l'orzo nudo semi integrale e le farine del malto di orzo (orzo enzimatico) usato per la preparazione del pane e dei prodotti da forno.

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