Vita Cnr

Per un'Europa senza barriere linguistiche

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di Francesca Gorini

La rete di eccellenza europea 'Meta-Net', che vede la presenza italiana attraverso l'Istituto di linguistica computazionale del Cnr, ha delineato un'agenda strategica per preparare l'Europa alla prossima 'rivoluzione delle tecnologie dell'informazione', dove l'assenza di barriere comunicative digitali aprirà la strada alla libera circolazione della conoscenza

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La maggior parte delle lingue europee è a rischio di 'estinzione digitale', ovvero non ha un supporto sufficiente per sopravvivere nel mondo della tecnologia dell'informazione. Ad affermarlo, già un anno fa, uno studio di 'Meta-Net', rete composta da 60 centri di ricerca di 34 paesi nata con l'obiettivo di costruire una società europea dell'informazione multilingue. Per l'Italia è membro l'Istituto di linguistica computazionale (Ilc) del Cnr di Pisa.

Dopo un lavoro di due anni, 'Meta-Net' ha sviluppato un''Agenda di ricerca strategica' per spiegare come un investimento mirato nelle tecnologie linguistiche possa generare considerevoli benefici economici e sociali. Il documento è stato presentato ufficialmente lo scorso 25 gennaio a Berlino.

 

Meeting 'Meta-Net', Berlino 25 gennaio 2013

Meeting 'Meta-Net', Berlino 25 gennaio 2013

"Ogni volta che cerchiamo e traduciamo pagine web, scriviamo un'e-mail o effetuiamo acquisti on line usiamo tecnologie linguistiche. In un futuro non lontano interagiremo con computer e telefoni unicamente con comandi vocali: le applicazioni già realizzate da Google e Apple sono solo i primi passi su questa strada", spiega Claudia Soria dell'Ilc-Cnr. "La comunità europea delle tecnologie linguistiche, accademica e industriale, ha le competenze molto forti per giocare un ruolo nella prossima rivoluzione dell'Ict che coinvolgerà il linguaggio umano, la conoscenza e le emozioni. Per realizzarla servono però software adeguati, nuovi servizi e nuovi mezzi: il mercato è enorme e l'Europa deve trasformare la propria diversità linguistica in un vantaggio competitivo".

L'Agenda raccomanda tre temi prioritari. Innanzitutto, il 'Translingual cloud', ovvero l'implementazione dei servizi di traduzione erogati a livello europeo, sia in traduzione automatica, sia coinvolgendo la comunità di traduttori e interpreti. Quindi, la 'Social intelligence and e-participation', ossia lo sviluppo di tecnologie e strumenti per sostenere comprensione e dialogo e processi collettivi di decisione. Infine, il 'Socially aware interactive assistants', lo sviluppo di 'assistenti digitali' che utilizzino il linguaggio parlato per interagire con gli utenti.

"L'Europa ha un grande bisogno di software di traduzione di alta qualità per le lingue europee e per le maggiori lingue non-europee", afferma Hans Uszkoreit, coordinatore internazionale di 'Meta-Net' e direttore scientifico del German Research Center for Artificial Intelligence (Dfki). "Sono questi ostacoli a impedire di stabilire un solo mercato digitale, impedendo la libera circolazione della conoscenza, dell'informazione, di beni, prodotti e servizi".

Fonte: Claudia Soria, Istituto di linguistica computazionale, Pisa, tel. 050/3153166 , email claudia.soria@ilc.cnr.it