Un archivio web dà voce al passato
L’Istituto per la storia del pensiero filosofico e scientifico moderno del Cnr di Milano ha collaborato al progetto 'Le voci della scienza’, che ha reso accessibili on line documenti inediti del Museo nazionale della scienza e della tecnologia. Un patrimonio da cui emerge la storia scientifica del nostro Paese
Documenti e testimonianze inedite che permettono di ripercorrere le tappe più importanti della storia della scienza e dell’industria italiana. È il patrimonio contenuto negli archivi del Museo nazionale della scienza e della tecnologia (Must) di Milano, che conta oltre 40.000 volumi, 16.000 beni storici e 50.000 tra fotografie e audiovisivi. Oggi, con il progetto 'Le voci della scienza’, molto di questo materiale è accessibile on line sul sito web dedicato www.museoscienza.org.
A realizzarlo, il Museo in collaborazione con l’Istituto per la storia del pensiero filosofico e scientifico moderno (Ispf) del Cnr, con il sostegno di Fondazione Cariplo e Regione Lombardia. “È un lavoro durato oltre tre anni che ci ha coinvolto come storici e archivisti in un ampio processo di analisi, riorganizzazione e valorizzazione di documenti di grande importanza storica, in quanto restituiscono il quadro del dibattito culturale, sociale, scientifico ed economico dell’Italia nel periodo che ha preceduto la nascita del Museo e il suo sviluppo negli anni”, afferma Roberto Reali del Dipartimento di scienze bio-agroalimentari del Cnr, che con Giovanni Paoloni dell’Università 'Sapienza’ di Roma ha lavorato al progetto.
Il lavoro di catalogazione ha fatto emergere l’ampio contributo dato dal Cnr allo sviluppo dell’industria e della tecnologia italiana nei primi decenni della sua storia. Ad esempio, con la 'Raccolta documentaria dei primati scientifici italiani’ che accompagnava l’insieme di oggetti e modelli riuniti in occasione dell’Esposizione universale di Chicago del 1933 per volere dell’allora Presidente Guglielmo Marconi. “Al di là del valore della raccolta, che testimonia le eccellenze raggiunte dall’Italia in diversi ambiti, in questo materiale ripercorriamo anche gli ideali di 'superiorità' scientifica del Paese che hanno caratterizzato il Ventennio”, prosegue Reali. “Ma il sito permette di riscoprire anche vicende meno conosciute, come il recupero delle navi romane inabissate nel lago di Nemi o lo sviluppo dell’industria mineraria dello zolfo”.
Un viaggio nel passato, quindi, aperto anche al pubblico non specialistico. “'Le voci della scienza’ è uno dei modi attraverso i quali il Museo promuove la conservazione e la valorizzazione degli archivi della ricerca scientifica e tecnologica prodotta da soggetti pubblici o privati, singoli ricercatori, istituzioni o imprese”, afferma il direttore del Must, Fiorenzo Galli. “Questo anche per una più efficace trasmissione alle nuove generazioni delle origini della società di oggi, così permeata da scienza e tecnologia".
Il progetto è stato presentato al pubblico lo scorso dicembre. Il sito permette di scegliere percorsi differenti: 'Storie'; 'Documenti'; 'Archivi'.
Fonte: Roberto Reali , Dipartimento di scienze bioagroalimentari, tel. 06/49932195, email roberto.reali@cnr.it