Era il 1756 quando il gesuita trapanese Leonardo Ximenes, una delle maggiori personalità scientifiche della Toscana dell'epoca, decise di far costruire nel centro di Firenze, a pochi passi dal Duomo e dalle Cappelle Medicee, un osservatorio che fungesse da base per avviare studi di cartografia, topografia, geografia e astronomia. Oggi, dopo oltre due secoli e mezzo di attività, lo Ximeniano non è solo sede di un patrimonio archivistico e di strumentazione scientifica dall'enorme valore storico, ma una realtà che contribuisce in maniera attiva allo svolgimento di attività di studio e monitoraggio ambientale, operando in collaborazione con istituzioni nazionali tra cui il Consiglio nazionale delle ricerche.
In particolare, è attiva una convenzione con l'Istituto di biometeorologia (Ibimet) del Cnr che prevede molteplici attività, da ricerche di meteorologia urbana alla divulgazione a favore di cittadinanza e scuole. “L'Ibimet e l'Osservatorio collaborano da molti anni portando avanti tematiche di interesse comune allo scopo di valorizzare il patrimonio scientifico-culturale della struttura: organizzazione di convegni, mostre, iniziative editoriali e momenti aperti al pubblico”, afferma Carolina Vagnoli dell'Ibimet-Cnr. “Una proficua collaborazione si è poi creata in ambito strettamente scientifico e alla centenaria esperienza negli studi meteorologici propria dell'Osservatorio si affiancano ora nuove tecnologie e competenze sviluppate dall'Istituto nell'ambito del monitoraggio dell'ambiente cittadino”.
L'Osservatorio detiene la più lunga e ininterrotta serie di rilevazioni quotidiane degli elementi meteorologici su Firenze: ogni 15 minuti vengono effettuate letture dei parametri meteorologici relativi all'area del centro storico fiorentino, periodicamente elaborate e pubblicate dai ricercatori del Cnr. A questa attività si è poi aggiunta quella del monitoraggio ambientale, con lo studio e la progettazione di nuovi sensori avanzati: diodi per la misurazione dell'ultravioletto in campagne specifiche ad alta quota, sensori per rilevare Co2 e contenuto ionico dell'aria e sensori termici per la misura del vento. Dal 2005, infatti, l'Ibimet ha installato presso l'Osservatorio Ximeniano una stazione che fornisce i dati relativi a parametri micrometeorologici e flussi di gas serra, in primis le emissioni di Co2 dovute al traffico veicolare e agli impianti di riscaldamento domestici, alle cui misure sono state affiancate per un breve periodo quelle di flussi di metano e di polveri. Tali attività si sono tradotte in numerose pubblicazioni e articoli su testate scientifiche.
“L'Osservatorio Ximeniano ha un inestimabile valore per la storia della scienza e rappresenta una struttura integrata di monitoraggio urbano unica nel suo genere, in grado di fornire in tempo reale un quadro completo del metabolismo della città”, conclude la ricercatrice.
Fonte: Carolina Vagnoli, Istituto di biometeorologia, Firenze, tel. 055/3033711 , email c.vagnoli@ibimet.cnr.it